“Sono due in particolare gli aspetti in cui la sigaretta elettronica può essere un’alleata di chi vuole smettere di fumare“, spiega l’esperta.
“Il primo, è che alternando l’e-cig a un numero sempre minore di sigarette vere, o usando dei liquidi con una certa concentrazione di nicotina, e diminuendone progressivamente le dosi, si possono minimizzare gli effetti della dipendenza da nicotina e della relativa astinenza, aiutando il fumatore a superare il periodo più difficile, quello in cui il corpo si disintossica -circa 15 giorni. Fino a farne completamente a meno, in modo soft.”
“Il secondo è il fatto che mantenere la gestualità e la ritualità del fumo, in una prima fase, supporta e conforta il futuro non fumatore, che non deve rinunciare improvvisamente a un’abitudine radicata e piacevole, può resistere più facilmente alla tentazione e non si sente escluso da situazioni sociali a cui è abituato. Così è più facile che vincere lo stress che accompagna il cambiamento, e arrivare fino in fondo”.
In altre parole, la sigaretta elettronica funge da surrogato (un po’ come il ciuccio per i neonati), e ci permette di interrompere la dipendenza.