20 libri da leggere quest’estate

I libri perfetti per le vostre vacanze, sia che andiate lontano sia che rimaniate in città, sono qui. Thriller, storie di riscatto, noir, reportage, romanzi storici e saggi: ne abbiamo uno per tutti i gusti

Per chi sta preparando le valigie o semplicemente vuole ritagliarsi del tempo per sè e provare a rilassarsi, non c’è niente di meglio che un buon libro. E se non sapete cosa portare in vacanza quest’estate, ecco una lista di libri da leggere che accontenteranno i gusti più variegati. L’offerta è davvero ampia: dall’intenso romanzo La storia delle api di Maja Lunde dove l’autrice indaga sul rapporto fra uomo e natura fino a Il corpo che vuoi, il romanzo di esordio della 28enne Alexandra Kleeman che arriva finalmente in Italia, grazie a Black Coffe. Nel 2015 fu applaudito da autori del calibro di Zadie Smith e indicato dalla critica come uno dei migliori esordi al femminile degli ultimi anni. Da segnalare anche La compagnia delle anime finte, il nuovo romanzo di Wanda Marasco, che annoda tanti destini in una storia corale di fragilità e ferocia ed è ambientato in una città millenaria che attende una redenzione, Napoli. 

20 libri da leggere quest’estate


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Prima che sia domani (Mondadori) di Clare Swatman

Ed e Zoe si sono conosciuti ai tempi dell’università, si sono innamorati e poi persi di vista. Anni dopo le loro vite si incrociano e la loro storia sboccia più potente che mai. Ma qualcosa di tragico deve compiersi: un giorno Ed viene coinvolto in un incidente e Zoe non sa come potrà sopravvivere. Soprattutto come potrà perdonarsi di non avergli detto verità essenziali. Un romanzo sull’Amore denso di domande e risposte convincenti.

Alessandra Appiano


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Un Bastimento carico di riso (in edicola con Donna Moderna) di Alicia Giménez-Bartlett

“Un barbone sdraiato su una panchina, questo era tutto“. Comincia dal ritrovamento di un cadavere malconcio (ma con le scarpe stranamente eleganti) una delle migliori indagini di Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona. Pur avendo visto più morti di Napoleone e Nelson messi insieme, come commenta il suo vice Fermìn Garzòn, l’investigatrice si sente subito coinvolta nel caso, in apparenza banale e invece di non facile soluzione. Mentre la macchina delle indagini si addentra tra le strade della città e si perde nel problema sociale e urbano dei senzatetto, si presenta anche un certo dottor Ricard Crespo, psichiatra che, con la scusa di aiutarla nelle indagini, inizia uno spiazzante corteggiamento: “Rimasi lì seduta come un imbecille. (…) Arrabbiata? No. Umiliata? In un certo senso sì. Non è mai stata mia abitudine lasciare all’altro l’ultima parola”. Petra Delicado la dura, la cinica, la femminista anticonformista è presa in contropiede, dopo due divorzi e una convivenza fallita potrebbe essere una nuova occasione? Proprio come l’indagine, anche questa relazione prenderà una pista falsa. Fino alla soluzione, mai scontata, come nello stile di Petra.

Puoi trovare “Un bastimento carico di riso” in edicola con Donna Moderna. Per tutto il mese di agosto saranno disponibili, oltre a questo volume, altri tre romanzi gialli della serie dell’ispettrice Petra Delicado firmata da Alicia Giménez-Bartlett: “Morti di carta”, “Serpenti nel Paradiso” e “Nido vuoto”.


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Il libro del mare (Iperborea, traduzione di Francesco Felici) di Morten Strøksnes

«Il mare ha sempre mantenuto la sua attrazione su di me. Molto di ciò che da bambini troviamo misterioso e affascinante perde il suo alone magico fin dall’adolescenza. Il mare invece è diventato semplicemente più grande, più profondo, più fantastico». Morten Strøksnes in Il libro del mare (Iperborea, traduzione di Francesco Felici) racconta la storia vera della pianificazione e realizzazione, insieme all’amico artista Hugo, della caccia al più temibile e longevo abitante dei fondali dell’estremo Nord: lo squalo della Groenlandia. L’autore si ispira a Herman Melville, Joseph Conrad e Jules Verne per scrivere un libro affascinante, mosso dalla voglia di fare luce sugli abissi più profondi. Il mistero del mare assume i contorni di molti altri misteri che tormentano e irretiscono l’uomo dalla notte dei tempi: dalla ricerca spasmodica della conoscenza al desiderio di sottomettere la natura al suo volere. Sfogliando le pagine, il lettore scopre un trattato ambizioso e appassionante sulla storia e la cultura nordica, sulla biologia marina e sulle umane fissazioni. Quelle che facevano dire al capitano Achab di Moby Dick: «Roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di un’idea incurabile».

Davide Piacenza


4 di 21

Io sono Dot di Joe R. Lansdale (Einaudi)

Dorothy “Dot” Sherman ha 17 anni e lavora come cameriera sui pattini in un fast food. Ha una famiglia disastrata che vive sulle sue spalle. Compreso lo zio Elbert, apparso dal nulla e dai modi molto strani. Forse è un criminale, forse no. Comunque, paradossalmente, sarà lui a dare a Dot quel sostegno che non ha mai avuto. Io sono Dot di Joe R. Lansdale (Einaudi) potrebbe essere un romanzo deprimente su un’esistenza infelice: invece, grazie all’abilità narrativa e alla prosa sincera e immediata dell’autore, diventa una storia positiva. Anzi, di riscatto, visto che Dot capirà molte cose su di sé e sulla sua famiglia.

C.M.


5 di 21

Il corpo che vuoi di Alexandra Kleeman (Black Coffee)

Nel 2015 Il corpo che vuoi della 28enne Alexandra Kleeman fu applaudito da autori del calibro di Zadie Smith e indicato dalla critica come uno dei migliori esordi al femminile degli ultimi anni. A 2 anni di distanza arriva anche in Italia grazie a Black Coffee, casa editrice che punta a riscoprire il meglio della narrativa indipendente Usa. I protagonisti del romanzo si chiamano A, B e C. Perché a contare non sono i loro nomi né il contesto in cui si muovono – una non meglio specificata città americana – ma i loro corpi. Corpi modellati su quelli dei reality show amati da C, stressati dagli additivi delle merendine che ingurgita B, la sua fidanzata, o resi esili dall’unica alimentazione che la sua coinquilina A si concede: ghiaccioli e arance. Oppure corpi che spariscono, come quelli dei vicini di A che, non uscendo quasi mai di casa, perde la sua unica interazione col mondo reale ed è costretta a farsi molte domande. Ma le risposte sono davvero ciò che la ragazza cerca?

G.F.


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La storia delle api di Maya Lunde (Marsilio)

Tre romanzi in uno uniti da una scrittura avvincente, fino al finale a sorpresa in cui scopriamo il filo rosso che lega le diverse vicende. È questo il segreto del successo internazionale di La storia delle api (Marsilio), bestseller della scrittrice e sceneggiatrice norvegese Maja Lunde, che arriva ora anche nel nostro Paese (tradotto da Giovanna Paterniti). William è un biologo inglese dell’Ottocento che passa la sua vita a studiare le api: un mondo apparentemente perfetto dove ognuno ha un ruolo. George è un apicoltore dell’Ohio ridotto sul lastrico da una grave crisi ambientale nel 2007. Tao è una mamma che nella Cina del 2098 in pieno disastro naturale deve impollinare a mano i fiori perché le api sono scomparse. L’autrice sviluppa le 3 storie in perfetta alternanza, dedicando un capitolo alla volta a ciacuna di esse. Il figlio di Tao si ammala, glielo sottraggono, e per il resto dell’opera seguiamo la donna che va alla sua ricerca. Anche George ha dei problemi familiari, in conflitto con un figlio che preferisce i libri al lavoro nei campi. Mentre William, in modo leopardiano, si ammazza di fatica per compiere ricerche dall’esito incerto. Un romanzone sul rapporto tra l’uomo e la natura nei secoli , con un importante messaggio “green”. Se non la smettiamo di distruggere il Pianeta in cui viviamo, faremo la fine della Cina di Tao: senza cibo, senza animali, senza soldi. Ma siamo ancora in tempo per evitare quel futuro immaginario, suggerisce Lunde. Non a caso, l’ultima parola del libro è «speranza».

Annarita Briganti


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La compagnia delle anime finte di Wanda Marasco (Neri Pozza)

La compagnia delle anime finte di Wanda Marasco (Neri Pozza) ha un messaggio limpido nella sua durezza: «La vita nasconde per tutti un tradimento». Voce narrante è quella di Rosa: è davanti a Vincenzina, la madre morente che a lei ha «infettato la miseria come una filosofia di vita», e ne ripercorre l’esistenza tra la campagna arcaica di Villaricca e Napoli: quella ipogea dei rifugi antiaerei, Capodimonte spogliata dei fulgori antichi e i vicoli più sordidi del Decumano. Potenti, nell’inquietudine che trasmettono, i personaggi: Vincenzina è «venuta dal niente e dalla paura»; Rafele, padre di Rosa, «dalla caduta e dalla viltà»; Lisa (madre di Rafele e suocera di Vincenzina) che mostra qualche tenerezza solo verso Filomena, la figlia morta bambina il cui corpo eterico vaga per le stanze buie di casa Maiorana. Poi le zie: Moira che, corteggiata da un ingegnere, ha «consumato il sentimento nella paura di viverlo», e Iolanda che, tornata dal manicomio, resta «ancora un poco stupetiata». E ancora: il maestro Nunziata che incrocia filosofia e pazzia; Carmine Musca che conduce Vincenzina nei gironi infernali dell’usura; Emilia, l’amica che un giorno rientra dal bosco con le gambe insanguinate; Mariomaria che diventa donna, ma la famiglia lo riconsegna maschio all’eternità mettendo una foto da ragazzo sulla sua lapide… Wanda Marasco omaggia la città in cui è nata dando voce alle anime disperate e attingendo anche alla sua lingua, così capace di evocare drammi e di imprimere moti vorticosi alla fantasia.

Myriam De Filippi


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I guardiani di Maurizio De Giovanni (Rizzoli)

L’antropologo Marco Di Giacomo accompagna una giornalista tedesca nei luoghi più misteriosi di Napoli per un reportage in collaborazione con la sua università. Ma mentre il tour procede si materializzano dai sotterranei inquietanti messaggi in codice e cadaveri raccapriccianti… Così la “missione possibile” diventerà uscire vivi da quell’incubo. Un noir da brividi e un po’ esoterico.

Alessandra Appiano


9 di 21

Le mamme ribelli non hanno paura di Giada Sundas (Garzanti)

Che cosa succede quando si diventa madri? Che non si è mai più la stessa persona: lo sperimenta Giada che ha consultato ogni manuale per far crescere al meglio la sua adorata Mya, ma che capisce che non esistono regole né ricette perfette. Esiste solo una meravigliosa (e complicata) esperienza fatta di ninne nanne e pappe improvvisate. Dalla mamma più famosa del web un romanzo che sa di vita vera.

Alessandra Appiano


10 di 21

Ma liberaci dal male di Costantino D’Orazio (Sperling & Kupfer)

Virginia è una trentenne in crisi che cerca pace nel convento dei Santi Quattro Coronati, a Roma, dove vivono le monache di clausura Agostiniane. Mentre adempie ai rituali di preghiera, si accorge che le suore hanno ferite ovunque. Quando arriva un giovane studioso di storia dell’arte che la coinvolge nella ricerca di una stanza segreta, l’enigma si intrica fino ad giungere al Male. D’Orazio usa l’arte per indagare sulla vita.

Alessandra Appiano


11 di 21

Didone regina di Gaia Servadio (Sperling & Kupfer)

Il tramonto di un mito, il riscatto di una ribelle. Il saggio Didone regina (Sperling & Kupfer), firmato dalla giornalista Gaia Servadio, liquida l’immagine della sovrana che ci è stata tramandata dall’Eneide di Virgilio (e che viene studiata a scuola). Al posto dell’eroina romantica, abbandonata da Enea, la fondatrice di Cartagine emerge come una donna volitiva e intelligente, che per amore del principe Yarbas si gioca tutto: gli affetti, lo status e la benevolenza dei sudditi. E la sua morte, a opera di un potere maschile che ne teme la libertà di vita e di giudizio, prefigura una tragedia attuale: quella di quante, volendo decidere del proprio destino, finiscono vittime di femminicidio.

E.V.


12 di 21

Da domani mi alzo presto di Simona Toma (Sperling & Kupfer)

Per Michela trasferirsi a Milano dal paesello del sud, trovare un lavoro e un fidanzato, è stato per anni il Sogno Realizzato. Ma dopo un lungo idillio metropolitano si ritrova disoccupata, single e costretta a tornare a Canossa. Un sconfitta bruciante, lenita dalla presenza dell’adorabile cugina Giulia e dai saggi consigli di una bimba sbucata sul pianerottolo. Un romanzo divertente che ribalta i luoghi comuni del successo e della realizzazione.

Alessandra Appiano


13 di 21

Ti meriti un amore di Alessandra Appiano (Cairo)

«Ti meriti un amore che ti voglia / spettinata / con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta / con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire…». Così inizia una poesia della pitttice Frida Kahlo e attorno a questi versi densi Alessandra Appiano costruisce un romanzo che parla di donne, di amore e violenza: Ti meriti un amore (Cairo). Le protagoniste sono la regista e opinionista tv over 50 Cinzia e l’insegnante Emma: anche lei ha passato i 50 di una vita sciatta ed è depressa perché abbandonata da un giovane che l’ha raggirata. Il riferimento, che l’autrice svela nei ringraziamenti, è a Gloria Rosboch, professoressa di Castellamonte (To) trovata morta nel febbraio 2016 e per il cui omicidio è sotto processo un suo ex allievo. Attraverso le voci di Cinzia ed Emma, diversissime fra loro, emergono la gioia e la sensualità della prima, che sta vivendo un amore scoppiettante e inaspettato, e la solitudine, la disperazione e l’amarezza della seconda che fa un bilancio della sua esistenza vuota. Un gioco di specchi in cui Cinzia, con il suo successo e la sua felicità, è la proiezione di Emma, che vorrebbe essere come lei. Ti meriti un amore è un progetto ambizioso, perché parte da un fatto di cronaca per raccontare i tanti aspetti legati all’essere donna – la maturità, la femminilità, il corteggiamento, le delusioni, la violenza, il raggiro – usando diversi timbri stilistici e moltissimi riferimenti letterari. E ciò che all’inizio sembra una favola leggera e superficiale si dimostra un racconto duro dal sapore un po’ amaro.

Isabella Fava


14 di 21

Il mistero delle antiche rotte – Elena Torre (Cairo)

Nella stiva di un relitto romano viene alla luce una nave egizia dedicata a Iside: per valutare il ritrovamento è convocato John Cartridge, archeologo di fama mondiale. Ma qualcuno vuole impossessarsi del misterioso reperto: Erik Rein, capo di una setta che non vede l’ora di portare a termine un piano delirante. Dopo Il segreto dei custodi della fede, Elena Torre fa centro con un’altra storia ad alta tensione.

Alessandra Appiano


15 di 21

L’arrivo di Saturno – Loredana Lipperini (Bompiani)

Sono cresciute insieme, in una Roma rivoluzionaria, con il culto dei libri e dei film. Una delle due, Graziella De Palo, il 2 settembre 1980 è scomparsa nel nulla insieme a un collega mentre stavano realizzando un reportage a Beirut. L’altra, Loredana Lipperini, giornalista culturale di la Repubblica e tra i conduttori della trasmissione radiofonica Fahrenheit, oggi racconta questa vicenda. L’arrivo di Saturno (Bompiani), il suo romanzo autobiografico, è la storia di un’amicizia che si intreccia con i misteri d’Italia, ti lega alla pagina e ti fa riflettere. Graziella De Palo e il collega Italo Toni stavano indagando su qualcosa di grosso e l’hanno pagata con la vita? I loro corpi non sono mai stati trovati, una medium sostiene che Graziella sarebbe trattenuta in una casa, forse senza memoria. Ma, dopo tanto tempo, le speranze che i due siano ancora vivi sono minime. L’autrice avrebbe potuto sottrarre l’amica al suo destino? Le due avevano litigato, per motivi banali legati alla crescita e alle ambizioni reciproche. Loredana avrebbe potuto impedire a Graziella di partire, se fossero state ancora vicine? Un’opera appassionante, ricca di ricordi, che riflette sul rapporto tra realtà e finzione e ha molti pregi: in primis quello di restituire alla memoria degli italiani 2 dei tanti giornalisti scomparsi facendo il proprio lavoro. Pensiamo anche al caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, alle menzogne e ai depistaggi con cui si scontrano i familiari delle vittime. C’è una frase, delle tante, che ti resta dentro: «Poi verrà il gelato». Loredana e Graziella se lo ripetevano in continuazione per farsi coraggio, perché dopo le cose brutte arrivano quelle belle.

Annarita Briganti


16 di 21

Fate presto e mirate al cuore – Aldo Costa (Piemme)

Il sostituto procuratore Serena Ainardi è nel mirino della “Spa”, una società criminale sotto inchiesta che ingaggia il killer Salvatore Nicosia per farla fuori. L’assassinio deve sembrare un incidente e l’uomo indaga sulla vita della donna, che ha un neo: Lorenzo Cremona, ex imputato e ora suo amante. Ma a cambiare le carte in tavola del destino irrompe la malattia. Un noir dove persino la morte è meno terribile della verità.

Alessandra Appiano


17 di 21

Mi chiamo Sara, vuol dire principessa (Marsilio) di Violetta Bellocchio

La musica ci salverà, diceva Beethoven. Il futuro non è scritto, diceva Joe Strummer. Dentro la vita di Sara di musica ce n’è parecchia: walkman, juke box e programmi tv per adolescenti sputano testi e note con la casuale ferocia di un coro greco. Anche il futuro non sembra un problema: Sara ha solo 15 anni, ma i suoi sogni si stanno già realizzando. Quello che manca, nella traiettoria disegnata da Violetta Bellocchio in Mi chiamo Sara, vuol dire principessa (Marsilio), è la salvezza. Perché crescere è un processo violento sempre e comunque. Figurarsi per una ragazzina scappata di casa senza traumi apparenti ma con troppe parole non dette, e catapultata nella Milano da bere da una campagna emiliana fatta di vacche, distributori di benzina e coetanei bavosi. Sara sale su un treno, si finge maggiorenne e cambia il suo nome in Roxana. Ha un viso d’angelo, cosce perfette, una pelle bianco latte ma non sa cantare: poco importa, perché nell’Italia del 1983 il playback basta e avanza per diventare un’icona della musica dance. C’è un mentore, naturalmente: Antonio, maschio alfa problematico, deejay e impresario, che inizia la ragazzina a ciò che immaginate. Ci sono cadute, risalite, leggerezza, stupore: tutto reso ora più ovattato ora più ruvido dallo sguardo (e dalla narrazione in prima persona) di un’adolescente alle prese con una formazione molto poco convenzionale. Violetta Bellocchio, dopo il memoir Il corpo non dimentica e il progetto di storie non fiction del sito Abbiamo le prove, ha messo la sua scrittura asciutta e visiva al servizio del romanzo classico.

Gianluca Ferraris


18 di 21

La fioraia del Giambellino (Sonzogno) di Rosa Teruzzi

Essere accompagnata dal padre all’altare è il desiderio più ovvio per una romantica ragazza all’antica. Manuela però non può rintracciarlo: la madre avvolge la sua identità nel mistero. Così Manuela si affida a un trio di bislacche investigatrici: la poliziotta Vittoria; la mamma Libera, fioraia; e la nonna Jole, antesignana dello yoga. Un romanzo delizioso che regala al thriller il valore aggiunto di esilaranti tipologie femminili.

Alessandra Appiano


19 di 21

La vita soltanto (Cairo) di Andrea Munari

La vita soltanto (Cairo) di Andrea Munari, saga basata su vicende realmente accadute, è un inno alla famiglia. La trama ruota attorno a Germa, nata nel 1921 a Casagiamarra, frazione di Vetto, provincia di Reggio Emilia. Un contesto contadino dove fin da piccoli s’impara che, se c’è un pezzo di pane, si divide per tutte le bocche da sfamare. La povertà costringe la protagonista a compiere quella che, raccontata a posteriori, ha l’aria di essere un’impresa. Germa “emigra” a Milano, dove lavora in un negozio di frutta e verdura nella ricca via della Spiga: una città che le riserva prove dure, comprese perdite e malattie, ma le permette anche di realizzare qualche sogno, per lei e per quelli che sarebbero venuti dopo. La narrazione si intreccia anche con le vicende collettive del secolo scorso, dalla seconda guerra mondiale al boom economico. I personaggi che illuminano di una forza speciale questo romanzo sono persone reali, come capiamo dalla foto d’epoca in copertina, e la protagonista era la nonna dell’autore. Non solo. Unendo le lettere iniziali di ogni capitolo si forma una frase, che costituisce la traccia extra del libro. Per scriverlo ci sono voluti 18 anni, data la difficoltà di ricostruire le proprie radici, che, come sostiene Munari, sono la base su cui poggiamo.

Annarita Briganti


20 di 21

Il terzo relitto (Salani)  di Barbara Bellomo

Isabella De Clio è una archeologa che trova un manoscritto antico dove l’autore svela una nuova versione della battaglia delle Lipari, combattuta da Cornelio Scipione nel 260 a.C. Nel testo si racconta di 3 relitti affondati nel mare delle Eolie per difendere un carico prezioso. Inizia così una ricerca piena di insidie che la porterà a scoprire un truce assassinio. Dopo La ladra dei ricordi la Bellomo fa centro con un thriller storico.

Alessandra Appiano


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Cercando segnali d’amore…(Mondadori) di Luca Barbareschi

Senza rimpianti e pudori uno dei più noti attori italiani si racconta con ironia ed energia. Mostrando un lato sconosciuto alle cronache che l’hanno spesso visto al centro di polemiche accese e amori turbolenti. E facendoci scoprire un uomo in cammino alla ricerca di motivazioni profonde, come quella di sentirsi meno protagonista e più “divulgatore di cultura”. Un libro dedicato a chi crede nel potere dei sogni.

Alessandra Appiano

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