Elena Sofia Ricci e Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi e Veronica Lario

Elena Sofia Ricci e Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi e Veronica Lario

L’ultima seduzione di Sorrentino

È nelle sale “Loro”: un biopic dell’ex premier Berlusconi a metà tra fedele imitazione e pura invenzione. Con un grande Toni Servillo

Il film italiano più misterioso dell’anno è un mistero anche adesso che è uscito nelle sale. Che cosa vuole dirci il regista Paolo Sorrentino con Loro, la biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi? Che è tutto vero e tutto falso, come recita la frase che accompagna il film. I fatti sono documentati ma anche dichiaratamente immaginati in questo ritratto diviso in 2 parti (la prima ora nelle sale, la seconda in uscita il 10 maggio) che mischia scenario politico e vita privata, scandali e famiglia, sesso e amore.

E che si regge sulle spalle di Toni Servillo, a metà strada tra fedele imitazione e pura invenzione nei panni dell’ex premier rappresentato come «un pensionato ricco», per stessa ammissione del personaggio.

Elena Sofia Ricci nei panni di Veronica Lario

Elena Sofia Ricci nei panni di Veronica Lario

Silvio non arriva subito in scena: ci vuole un’ora buona prima che il protagonista faccia il suo ingresso insieme alla moglie Veronica Lario (interpretata da Elena Sofia Ricci, praticamente una goccia d’acqua). All’inizio in scena ci sono il fantomatico Sergio Morra (Riccardo Scamarcio), un “maneggione” disposto a tutto pur di arrivare al Grande Capo, e Kira (Kasia Smutniak), una donna enigmatica dalla dubbia mondanità e moralità. Il resto è tutto da leggere tra le righe di un’opera debordante, certamente lontana dai biopic classici. «La scelta dei fatti da raccontare insegue unicamente il fine di provare a scavare, a tentoni, nella coscienza dell’uomo» dice il regista premio Oscar per La grande bellezza nelle “note di regia” che descrivono la sua ultima opera.

Riccardo Scamarcio ed Euridice Axen nei panni di Sergio Morra e della sua compagna, personaggi ispir

Riccardo Scamarcio ed Euridice Axen nei panni di Sergio Morra e della sua compagna, personaggi ispirati all’imprenditore Gianpaolo Tarantini

Un grande affresco individuale e insieme sociale: «Berlusconi è diventato un simbolo» continua l’autore. «E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. In questo senso, dunque, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani». Ogni spettatore di Loro leggerà in questi simboli ciò che vuole. Ma la seduzione di Paolo Sorrentino, come sempre, non lascerà indifferente nessuno.

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