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Pooh: 4 motivi per cui ci mancheranno

Il 30 dicembre sarà davvero l'Ultima Notte Insieme della band nata 50 anni fa a Bologna e che proprio a Bologna chiuderà i festeggiamenti durati un anno con un concerto che verrà trasmesso in diretta in tutti i cinema d'Italia. Ma perché i Pooh ci piacciono tanto?

Manca poco più di un mese a quella che sarà, per davvero, L’ultima notte insieme dei Pooh. La location prescelta per il concerto del 30 dicembre, che li vedrà suonare fino all’ultimo minuto di questo anno così speciale, è Bologna, la città in cui la band è nata cinquant’anni fa.

Per l’occasione il concerto verrà quindi trasmesso eccezionalmente in diretta via satellite in 200 sale cinematografiche italiane. Un concerto evento per permettere a tutti i fan di assistere alla grande festa finale. È stato un anno speciale per i Pooh: “Abbiamo avuto la sensazione che stampa e pubblico si siano davvero accorti di noi per la prima volta. Siamo stati circondati da un affetto incredibile. L’emozione di oggi è indescrivibile. C’è tanto dolore in questa chiusura. Ma è necessaria. Ed è ora di scoprire che cosa c’è nelle nostre vite, oltre ai Pooh”, racconta Roby Facchinetti. 

Da gennaio a oggi concerti, apparizioni televisive e serate speciali, Sanremo, stadi e palazzetti, un album celebrativo in formati pensati per ogni tipo di fan, un dvd, canzoni riarrangiate di nuovo in radio. Ora anche il libro Pooh50Verona edito da Contrasto che esce il 1 dicembre e raccoglie le foto  e le emozioni dei tre concerti sold out all’Arena di Verona. 

L’anno dei festeggiamenti per il cinquantennale dei Pooh giunge ora al termine.
Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli si apprestano a salutare per sempre il loro pubblico. Ognuno di loro continuerà, singolarmente, il proprio percorso artistico ma i Pooh, come band, rimarranno solo un ricordo. E ci mancheranno tantissimo perché:

I Pooh sono la “nostra” band
Cinquant’anni di storia all’interno della musica italiana non sono pochi. E i Pooh sono gli unici ad aver raggiunto un traguardo temporale così lungo. Hanno cambiato formazione, dal fondatore Valerio Negrini alla batteria, a Red Canzian arrivato nel 1973 in sostituzione a Riccardo Fogli che scelse la carriera solista, a quella che oggi è la Reunion di una band composta da cinque elementi che ha segnato e percorso la musica italiana portandosi dietro fan di ogni età. Oggi ci sono i nonni e i nipoti, genitori e figli. A far quello che fa di solito la musica senza tempo: unire le generazioni.

Mondadori Portfolio
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– I Pooh in concerto allo stadio San Siro, 2016

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– I Pooh in concerto allo stadio San Siro, 2016

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– I Pooh con il premio Vota la voce,1975

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– 1990. I Pooh al 40° Festival di Sanremo

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– 1986. I Pooh festeggiano i20 anni di carriera

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– 1969 – La prima formazione.
Da sinistra: Valerio Negrini, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli e Roby Facchinetti; nel corso degli anni cambieranno spesso i membri all’interno della band

Luisa Carcavale
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Alessio Pizzicanella
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Alessio Pizzicannella
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Alessio-Pizzicannella
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Alessio Pizzicanella
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Credit: Luisa Carcavale
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I Pooh si esibiscono sul palco dell’Ariston, per la prima volta in una formazione a cinque, come super ospiti della 66° edizione del Festival di Sanremo, in occasione dei festeggiamenti per il loro 50 anni di carriera.

Ansa
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I Pooh in uno degli ultimi tour con l’Ensemble Symphony Orchestra

Ansa
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Pooh

Lapresse
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Francesco Facchinetti nasce a Milano nel 1980, è figlio di Roby, tastierista dei Pooh, e fratello minore della stilista Alessandra. Debutta nelle librerie con “Quello che non ti aspetti” (Sperling&Kupfer), autobiografia romanzata.

Francesco e Roby Facchinetti al Festival di Sanremo 2007.

Laura Villani
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La famiglia Facchinetti quasi al completo alle sfilate milanesi… Francesco (ex Dj Francesco) ed il padre Roby Facchinetti, gli occhi blu dei Pooh!


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I Pooh sono la “nostra” musica
Tante sono le canzoni che rimarranno per sempre nella memoria degli ascoltatori. Da Piccola Katy, il primo vero grande successo a Ancora una canzone, l’inedito di quest’anno che celebra il festeggiamento. Cinquant’anni di canzoni, di ritornelli intramontabili, ma non solo. Cinquant’anni di ricerca sonora. Ascoltare i loro album da ieri a oggi lascia l’esempio di come sia cambiata la musica in Italia. Sempre al passo, a volte anche anticipando mode e tendenze anche a livello scenico. Dall’aver utilizzato per primi un impianto luci di proprietà nel 1971, alla tecnologia laser del 1978, alla prima macchina del fumo.

I Pooh sono il “nostro” sguardo
Non solo canzoni d’amore. Se Tanta voglia di lei è esempio della classica canzone che fa battere il cuore, sono tanti i brani che hanno affrontato, in questi anni, temi sociali di cui a volte era anche difficile parlare. I Pooh li hanno affrontati, li hanno portati sulla bocca di tutti, tra strofe e melodie “popolari”, per essere assimilate da qualsiasi tipo di pubblico, per fare in modo che se ne parlasse.

Di certo uno dei grandi punti di forza della band. Dall’uccisione di un finanziere in Brennero 66, a un uomo ingiustamente in galera in Pensiero, a Io e te per altri giorni dove il tema è l’adulterio, passando per l’intramontabile Pierre – attualmente in rotazione radiofonica – che parla di omosessualità. Poi il muro di Berlino (Lettera da Berlino Est), la prostituzione (Tra la stazione e le stelle), il razzismo nei confronti degli zingari (Gitano), fino al brano dedicato a Ilaria Alpi e a tutti i reporter che rischiano la vita ogni giorno (Reporter) solo per citarne alcuni.

E poi…
I Pooh sono la band che ha sempre fatto parlare di sé, sono la voce potente e perfetta di Roby Facchinetti, lo sguardo di Riccardo Fogli, la chitarra di Dodi Battaglia, l’estro di Red Canzian, la creatività di Stefano D’Orazio. Sono il ricordo di Valerio Negrini, fondatore, autore, sesto Pooh da sempre e per sempre con loro. Sono quelli che, quest’anno più che mai, hanno riempito pagine di giornali e spalti, a sottolineare che dal 30 dicembre in poi la musica italiana avrà un grande pezzo in meno. Nel futuro. Non nel passato, perché i dischi rimarranno per sempre. E per sempre le loro canzoni.

Gli ultimi concerti dei Pooh
Ci sono ancora poche date, per vederli dal vivo l’ultima volta. Il 10 dicembre al Pal’Art Hotel di Acireale (Catania), il 14 dicembre al Pala Maggiò di Caserta, il 17 dicembre al Pala Alpitour di Torino, il 20 dicembre al Palalottomatica di Roma, il 22 dicembre al Mediolanum Forum di Assago a Milano, il 27 dicembre al Pala Verde di Treviso. Ricordando che l’appuntamento finale, l’ultima festa, l’ultima notte, è il 30 dicembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO).

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