Sanremo 2018, il meglio e il peggio della seconda serata

Il Festival di Baglioni riparte pieno di ospiti e con le prime 4 Nuove Proposte in gara. In una serata dai ritmi serrati, ecco cosa ci è piaciuto e cosa no

La seconda serata della 68esima edizione del Festival di Sanremo inizia con un duetto Disney tra il “dittatore” artistico Claudio Baglioni e Michelle Hunziker. La conduttrice è splendida nel suo abito fucsia firmato Alberta Ferretti. Anche questa sera ha in mano il ranuncolo bianco contro la violenza sulle donne.

È la serata delle Nuove proposte, mentre su Twitter l’hashtag #IoStoConMetaMoro testimonia la solidarietà dei fan alla coppia formata da Fabrizio Moro e Ermal Meta, accusata di plagio e, allo stesso tempo, tra le favorite del Festival. Michelle, vera mattatrice di quest’anno, non si perde in chiacchiere e dà il via alla gara, immaginiamo con l’obiettivo di chiudere i battenti in orario e non in clamoroso ritardo come ieri.

Lorenzo Baglioni, Il congiuntivo

Per dedicare una canzone al congiuntivo, effettivamente, ci vuole coraggio. Così come ci vuole coraggio a vestire i coristi con tanto di toga e tocco e far eseguire loro quella coreografia. Non il migliore degli inizi. Voto 4

Giulia Casieri, Come stai

La ragazza ha grinta e padroneggia il palcoscenico: una prima volta affrontata con stile. Promossa. Voto 7

Mirkoeilcane, Stiamo tutti bene

Il suo brano è il racconto del viaggio di un bambino migrante che arriva in Italia dal mare. Il tono è incalzante ed è difficile non emozionarsi. Sarà anche telefonatissimo, ma noi tifiamo per lui. Voto 7

Alice Caioli, Specchi rotti

La seconda serata del Festival, per fortuna, conta molte più presenze femminili rispetto alla prima: in quanto a voce, presenza scenica e carattere le ragazze si fanno riconoscere. Un solo appunto, forse un po’ troppo classica la canzone? Voto 6

Per ovviare ai tempi lunghi della prima serata, la prima versione della classifica demoscopica è già in onda dopo i primi quattro concorrenti: purtroppo il nostro Mirkoeilcane è ultimo, ma noi siamo fiduciosi. Primo cambio d’abito per Michelle: per lei Ferretti ha scelto solo abiti romanticissimi, che Michelle porta con la sua esuberante naturalezza.

Le Vibrazioni, Così sbagliato

Questa sera hanno l’occasione di intercettare il pubblico che durante la prima serata aveva probabilmente ceduto al sonno quando è arrivato il loro turno. Niente, a noi la canzone continua a non convincere. Voto 5

Nina Zilli, Senza appartenere

Niente da fare, Nina Zilli è di una bellezza da togliere il fiato e ogni volta che sale sul palco gli occhi sono tutti per lei. La sua canzone ci convince a metà, probabilmente servirebbero più ascolti per apprezzarla meglio. Gli abiti di Vivienne Westwood, invece, Nina li porta alla grande. Voto 6

È la volta dei primi ospiti: si tratta del trio Il Volo, che canta prima Nessun Dorma e poi Canzone per te in omaggio a Sergio Endrigo, che cinquant’anni fa vinceva il Festival (era il 1968). Il Twitter, a questo giro, tifa per Baglioni, che sembra reggere le tonalità più alte decisamente meglio dei tre giovani tenori.

Diodato e Roy Paci, E adesso

Un pezzo intenso ma che non rimane particolarmente impresso. Almeno per noi, ma siamo sicuri che la coppia avrà il suo pubblico. Voto 6


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Michelle Hunziker in Alberta Ferretti


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Il Volo


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Nina Zilli

Ansa
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Claudio Baglioni e Pippo Baudo

Ansa
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Sting

Ansa
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Michella Hunziker e Ornella Vanoni

Ansa
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Ansa
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Pierfrancesco Favino e Michella Hunziker 

Ansa
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Michella Hunziker canta “Despacito”

Ansa
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Biagio Antonacci

A Baglioni si vuole bene per le canzoni, ma la stoffa del presentatore un po’ (comprensibilmente) gli manca: dopo un siparietto del tutto dimenticabile, chiama sul palco il “Festival in persona”, ovvero il sempreverde Pippo Baudo, che riesce a scherzare anche meglio del conduttore sul fatto che questo Sanremo, beh, è pieno di anziani. Baudo non demorde e dimostra che, nonostante l’età, è ancora il mattatore di una volta: va a braccio e, come vuole la tradizione, ricorda a tutti che la Pausini, Giorgia ed Eros Ramazzotti li ha inventati tutti lui. Quindici minuti di auto eleogio a cui nessuno può sfuggire, perché se Sanremo è Sanremo un po’ è anche perché Pippo Baudo è Pippo Baudo. Un solo dubbio: il pulpito era proprio necessario? A un certo punto tornano sul palco gli Elio vestiti da Mago Otelma e finalmente, tra qualche intoppo, si riprende la gara.

Elio e le Storie Tese, Arrivedorci

Lo abbiamo un po’ detto tutti ormai, è un anno che gli Elio ci dicono addio. A un certo punto, però, bisogna andare, meglio se senza tutto quel trucco in faccia. Voto 6

Al ritorno della pubblicità si parte subito con Biagio Antonacci, anche lui ce l’ha con gli smartphone e ci invita a citofonare alle persone che amiamo. Noi ci sentiamo di raccomandare di farlo solo a orario pasti per evitare inconvenienti, accuse di stalking ed eventuali sentenze restrittive. Dopo il suo omaggio (non proprio riuscito) a Baglioni, ricomincia la gara con una Michelle sempre più efficiente.

Ornella Vanoni, Imparare ad amarsi

Possiamo fare tutte le battute che vogliamo sull’età dei concorrenti, ma la signora Vanoni è classe pura. Un altro livello. Noi le daremmo tutti i premi possibili, perché è una vera icona. Voto 9

Pierfrancesco Favino, questa sera scintillante in Salvatore Ferragamo, ci piace molto, è simpatico anche se alle volte un po’ legnosetto, ma facevamo volenteri a meno della rivisitazione in chiave romanesca di Despacito. Anche no, grazie.

Red Canzian, Ognuno ha il suo racconto

Ora, capiamo che i Pooh si siano divisi dopo cinquant’anni. E capiamo che lasciare il palcoscenico di Sanremo non dev’essere facile, come gli Elio e Pippo Baudo hanno ampiamente dimostrato. Però, a una certa, bisogna mollare il colpo signori ex Pooh. Voto 4

Mentre Michelle si cambia di nuovo d’abito (si può dire che preferivamo gli Armani Privè di ieri?), arriva Sting: si mantiene ancora una favola, ma l’italiano non l’ha imparato nonostante viva in Toscana da vent’anni. Però ci riporta Shaggy ed è subito il 2000.

Alle undici e mezzo finalmente l’ospite che stavamo aspettando: la favolosa Franca Leosini, che commenta con l’inconfondibile piglio delle sue interviste il testo di Questo piccolo grande amore, mentre Baglioni la esegue al piano e il pubblico in sala (e anche quello a casa) canta a squarciagola. «Con me l’adorazione non attacca eh Baglioni» taglia corto la divina di fronte ai troppi convenevoli e in men che non si dica è già andata via. Troppo poco per i Leosiners, ma almeno l’abbiamo rivista, impeccabile nel suo tailleur pantalone, chic sì ma non troppo, come il suo stile misurato impone. Ma andiamo avanti con la gara.

Ron, Almeno pensami

Risentire un pezzo di Lucio Dalla è un privilegio. Quindi grazie Ron. Voto 7

Renzo Rubino, Custodire

Il giovane cantautore pugliese porta a Sanremo un brano che parla dei genitori separati. Abbiamo un appunto però: il look. Ma glielo perdoniamo senza problemi, anche perché è salito sul palco all’ultimo momento in sostituzione di Ermal Meta e Fabrizio Moro, che sono dietro le quinte in attesa di sapere se potranno ancora partecipare alla gara. Voto 5

Sul palco compare brevemente Sabrina Impacciatore, mentre al ritorno dalla pubblciità ritroviamo Baglioni con Il Volo, ma non li avevamo già archiviati?

Annalisa, Il mondo prima di te

La nostra preferita. Se i suoi autori le rendessero giustizia, avremmo una popstar perfetta. Voto 7

Decibel, Lettera dal duca

Enrico Ruggeri e compagni si presentano sul palco vestiti come i Kraftwerk, mentre la loro canzone è dedicata a David Bowie. Forse un po’ troppi riferimenti eccelsi. Voto 5

A fine serata compare anche Roberto Vecchioni che canta Samarcanda mentre la classifica finale riserva delle sorprese: purtroppo Nina Zilli finisce nella parte bassa, a metà classifica ritroviamo Annalisa, tra le posizioni alte Ornella Vanoni, la coppia Diodato e Roy Paci e Ron. E Sanremo si conclude così, a domani!

Tutto sul Festival di Sanremo 2018: le canzoni, i cantanti, i presentatori e gli ospiti

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