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Pope Francis meets members of a Canine unit at the end of his weekly general audience in St Peter's square at the Vatican on September 18, 2013. AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO == RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS == (Photo credit should read OSSERVATORE ROMANO/AFP/Getty Images)

Papa Francesco non ama gli animali. Peccato

Bergoglio torna a demonizzare la cultura della denatalità e le spese eccessive per gli animali domestici.rnRassegnamoci, evidentemente non è sensibile al tema

Amici animalisti, facciamocene una ragione. Papa Francesco, a differenza del grande uomo del quale ha scelto il nome non ama gli animali.

Nella sua recentissima intervista a Il Messaggero, Bergoglio ribadisce la sua preoccupazione per la cultura della denatalità in Italia e cita una statistica che indica nei criteri di spese degli italiani, dopo alimentazione, vestiti e farmaci (voci necessarie), ci sono cosmetica e spese per gli animali domestici. «Si tratta di un altro fenomeno di degrado culturale. Questo perché il rapporto affettivo con gli animali è più facile, maggiormente programmabile… Avere un figlio è una cosa complessa» ribadisce il pontefice.

A me fa strano che un uomo come lui non consideri l’altra faccia del problema. Quella che riguarda i sentimenti e la sensibilità che smuove l’amore per i nostri fratelli più piccoli.

Francesco d’Assisi, che con i cani divideva gli avanzi dei deschi dei ricchi, trovava la consolazione di Dio nel canto degli uccelli o nell’innocenza di un agnellino salvato dal macello. La sua ascesi è passata soprattutto attraverso la natura che insegna il bisogno di nulla, né soldi né abiti né vizi.

Altra storia, certo. Ma la lezione è uguale. Si tratta di educazione emotiva e sentimentale, così assente di questi tempi.

E poi, non siamo tutti Paris Hilton, che veste i suoi poveri chihuahua come bambole griffate. Vorrei poter dire al papa che per i nostri cani e i nostri gatti la maggior parte di noi fa del suo meglio, ma di certo non si sbanca. Quanto costa davvero mantenere un animale domestico? Vaccinazioni e cure possono essere fornite a costi ridottissimi dai veterinari delle associazioni nazionali. Quanto al cibo, tornando alla dieta naturale a base di riso o pasta, e carne (quella degli “avanzi”, per intenderci, fra l’altro la più sana) non credo si tocchi l’euro al giorno.

Infine, caro papa Francesco, glielo chiedo con il cuore, ci faccia un regalo. Non insista sul tema proprio adesso. È il periodo dell’anno più vergognoso per i dati di abbandono di cani e gatti, per i quali il nostro Paese vanta un vero primato.

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