donna anziana al telefono preoccupata

Bollette luce e gas: attenti alle truffe telefoniche

Telefonate da finti addetti per farvi cambiare gestore di luce e gas e lettere dell'Agenzia delle entrate con richieste di denaro: ecco le nuove truffe a cui stare attenti, denunciate dalla Polizia postale

La truffa telefonica sulle bollette della luce e del gas

L’ultima truffa circola al telefono. Punta a ottenere con l’inganno, dal titolare di utenze di luce e gas, i dati necessari per effettuare un passaggio di gestore all’insaputa del diretto interessato. Stando a quando riferisce la Polizia online sulla base delle denunce ricevute, funziona così. La persona nel mirino viene chiamata, in genere a casa, dal finto addetto di una società del settore. Il telefonista di solito si presenta solo con il nome di battesimo e non dà indicazioni precise dell’azienda per cui lavora. Fa semplicemente credere di occuparsi della fatturazione di energia elettrica o di metano e dice: “Lei sta pagando tariffe troppo alte. Dal mese prossimo ci attiveremo per abbassare i prezzi per tutto il 2016 e il 2017”.

Basta poco, lascia credere il procacciatore di contratti, per poter avere lo sconto. E’ sufficiente fornire i dati contenuti in una vecchia bolletta. “Questo – spiegano i poliziotti di Una vita da social – è il vero obiettivo dei truffatori: ottenere il numero di codice identificativo Pod per la bolletta dell’energia elettrica e Pdr per quella del gas. Si tratta delle informazioni necessarie per attivare il passaggio di gestore all’insaputa del raggirato. Contratti del genere – ecco il trucco – possono infatti essere stipulati telefonicamente e la registrazione della conversazione è una prova del consenso del cliente”.

L’adesione del malcapitato di turno viene simulata con un trucchetto. “La telefonata truffa inizia sempre con la domanda: E’ lei il signor … o è lei la signora…?”. Il sì di risposta – comunicano sempre gli operatori di polizia – viene registrato e poi usato per fingere di aver avuto l’ok a un nuovo contratto per la luce o per il gas, in realtà mai chiesto”. Come proteggersi? La difesa migliore è semplicemente riattaccare, senza fornire i codici richiesti.

La finte lettere del Fisco

Al rientro delle ferie, in particolare nel Lazio, alcuni contribuenti hanno trovato lettere apparentemente spedite dall’Agenzia delle Entrate. Attenzione. Hanno il logo dell’ufficio del Fisco e la firma di un presunto dirigente. Ma sono false e non c’è alcuna somma da pagare con le modalità indicate.

Le missive da ignorare, viene precisato dalla stessa Agenzia, contengono la richiesta di chiarimenti sulla base di presunti controlli automatizzati dei 730 e del redditometro. Ai destinatari si intima di regolarizzare la propria posizione versando più di 4mila euro ad una società, collettore dei soldi così estorti, tramite conto corrente postale o bonifico bancario. Non funziona così. L’Agenzia delle Entrate non si serve mai questi canali, ma utilizza i modelli di riscossione delle imposte F23 o F24. Il suggerimento, nel caso si sia finiti nella rete, è quello di denunciare il tentativo di truffa recandosi in un ufficio fiscale o dalle forze di polizia.

La telefonata della Uil

La segreteria della Uil pensionati del Trentino mette in guardia iscritti e familiari residenti nella regione, e la pagina Fb Una vita da social rilancia l’allarme in tutta Italia. “Diversi tesserati ci hanno comunicato di essere stati contattati a casa nelle ore pomeridiane per fissare con urgenza un appuntamento. Non siamo a conoscenza di nessuna iniziativa in corso e si tratta evidentemente di un tentativo di truffa o di un meschino sistema di monitoraggio delle abitazioni, in particolare quelle in cui vivono persone anziane, da parte di malintenzionati”. Non è il caso, se si riceve la telefonata, di precipitarsi di corsa al sindacato. Anzi. Per togliersi ogni dubbio, prima di uscire, basta fare una chiamata di riscontro alla stessa Uil.

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