Silvio Berlusconi e Marta Fascina

Berlusconi e un impero da spartire: ecco la sua eredità

Fininvest, Mediolanum, Mondadori, le proprietà immobiliari: cosa lascia Silvio Berlusconi ai suoi eredi

La morte di Silvio Berlusconi apre la partita sulla successione dell’impero che l’ex premier ha costruito in oltre 40 anni di attività.

Un patrimonio di 7 miliardi di dollari

Berlusconi, che ha detenuto più volte il titolo di uomo più ricco d’Italia, ha dichiarato al fisco nel 2021 un imponibile di oltre 50 milioni di euro. Secondo l’ultima stima della rivista americana “Forbes”, il patrimonio del Cavaliere ammonterebbe a circa 7,1 miliardi di dollari: una cifra che ne faceva il 352esimo uomo più ricco del mondo (il terzo più ricco in Italia, dopo Giovanni Ferrero e Giorgio Armani). 

Silvio Berlusconi

La galassia imprenditoriale del Cavaliere

Con un fatturato di quasi 4 miliardi di euro e più di 15mila dipendenti, il gruppo Fininvest, fondato da Berlusconi a metà anni Settanta, è il cuore pulsante della galassia del Cavaliere. Si tratta una delle maggiori realtà imprenditoriali italiane e opera nei settori della televisione, della radio, del cinema e dell’editoria.

Nel suo portafoglio figurano le partecipazioni nelle quotate Mediaset, oggi MFE-MediaForEurope (47,9%), Mondadori (53,3%), Banca Mediolanum (30%). Tre partecipazioni che tutte assieme oggi valgono in Borsa oltre 2,8 miliardi di euro.

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Le quote Fininvest assegnate ai figli di Berlusconi

L’impero di Berlusconi, già prima dell’ingresso in politica del Cavaliere, aveva il suo fulcro in Fininvest, controllata con un sistema di sette holding di cui quattro sono riconducibili a Silvio Berlusconi con una quota complessiva del 61,21%. Nelle altre tre holding ha fatto entrare con una quota ciascuno i cinque figli: Marina e Piersilvio con il 7,65% rispettivamente nelle holding IV e V; Barbara, Luigi ed Eleonora con una quota complessiva del 21,42% nella holding XIV. Il restante 2% circa sono azioni proprie.

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Mediaset

Il gruppo Mediaset vede al suo vertice Pier Silvio Berlusconi come amministratore delegato e Fedele Confalonieri in qualità di presidente: è quotato alla Borsa di Milano dal 1996. Nel novembre del 2021 l’assemblea ha approvato definitivamente la trasformazione in MediaforEurope, trasferendo la sede legale ma non fiscale in Olanda. I conti del 2022 non sono ancora stati approvati, ma nel 2021 Mediaset-Mfe ha registrato ricavi netti per 2,9 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 2020, con un utile netto di 374 milioni, in aumento del 169% rispetto all’anno precedente e circa il doppio del 2019 pre-Covid.

Piersilvio Berlusconi bacia papà Silvio

Mediaset opera in Italia attraverso due concessionarie pubblicitarie televisive, entrambe controllate al 100%: Publitalia ’80 (tv free) e Digitalia ’08 (tv pay). In Spagna l’attività di raccolta pubblicitaria è affidata a Publiespana. Per le attività pubblicitarie all’estero c’è Publieurope, società con sede a Londra. Le attività online del Gruppo sono gestite da Mediamond, concessionaria costituita pariteticamente con Mondadori. Mfe, inoltre, possiede il 40% di 2i Towers, controllante di Ei Towers, ed è salita fino al 29,9% del gruppo media tedesco Prosieben.

Mondadori

Al vertice del gruppo Marina Berlusconi (presidente) e Antonio Porro (amministratore delegato). Si tratta del maggiore editore di libri e magazine in Italia e possiede inoltre uno dei più estesi network di librerie sul territorio nazionale. Il gruppo ha registrato nel 2022 ricavi netti a 903 milioni, in crescita del’11,8% rispetto all’anno precedente, e un utile di 52 milioni, il miglior risultato netto degli ultimi 15 anni.

L’anno scorso Mondadori era tornata a distribuire il dividendo dopo 10 anni di assenza della cedola per gli azionisti. Oltre 600 i punti vendita in gestione diretta e in franchising con le insegne. A questi canali si aggiunge il sito mondadoristore.it per l’attività di e-commerce, in un sistema multipiattaforma di presidio di tutti i canali di vendita.

Banca Mediolanum

Controllata da Fininvest e dal gruppo Doris, è leader del mercato finanziario italiano con oltre un milione di clienti. L’anno scorso ha registrato un utile netto di 521 milioni, ottenendo buoni risultati nonostante la forte correzione dei mercati. E anche questa volta non ha deluso gli azionisti, a partire appunto dalle famiglie Doris e Berlusconi, distribuendo nel complesso 369 milioni di dividendi. E le previsioni economiche del gruppo per il 2023 sono nettamente migliori dei risultati dell’anno scorso.

Passione calcio: Berlusconi dal Milan al Monza

Proprietaria del Milan per 31 anni (fino ad aprile 2017), nel settembre 2018 la holding della famiglia Berlusconi ha rilevato il 100% del Monza calcio sborsando 2,9 milioni e rilanciando il club, portandolo prima in Serie B e poi in A.

Silvio Berlusconi allo stadio di Monza

Teatro Manzoni

Ma la holding di casa Berlusconi racconta anche il legame dell’ex premier con la città di Milano: dal marzo 1978, infatti, è sua la proprietà del Teatro Manzoni. Allora Berlusconi prese l’impegno di preservare la storica sala dalla minacciata trasformazione in un supermarket, affidandone la direzione a un appassionato di teatro come Luigi Foscale.

Il patrimonio immobiliare di Berlusconi

Tramite Fininvest, Real Estate & Services gestisce inoltre alcune proprietà immobiliari, come Villa Gernetto a Lesmo, e possiede Alba Servizi Aerotrasporti che governa la flotta aerea del gruppo.

La gran parte del patrimonio immobiliare, incluse le residenze più famose è invece custodito nella società Dolcedrago, di proprietà esclusiva del Cavaliere. I beni più preziosi sono in una controllata di Dolcedrago, l’Immobiliare Idra. Qui ci sono alcune delle case di famiglia, compresa Villa Certosa, in Costa Smeralda.

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