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Lo scorso 14 maggio, bambini di tutte le età hanno risposto all’appello e si sono ritrovati in libreria con i loro volumi: l’idea era che portassero fiabe, racconti e storie di cui volevano liberarsi. Perché letti e straletti o perché poco graditi. In cambio avrebbero trovato un banchetto per giocare ai piccoli librai ed esporre la loro “merce”. E, soprattutto, tanti altri volumi, portati da altri bambini, tra cui scegliere .
E invece? «Invece i bambini sono andati oltre il bookcrossing tradizionale» commenta Renata Gorgani, presidente della libreria. «Ne è nato un piccolo, colorato e spontaneo “mercato”, con piccoli gruppi attratti dallo stesso volume, e bambini che tenevano banco raccontando le storie di quelli lasciati a metà».