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Contagio in ufficio: è infortunio sul lavoro

Il contagio da coronavirus in ufficio è considerato un infortunio sul lavoro e dà diritto a tutte le tutele previste. Ecco come procedere nell'eventualità che si contragga la malattia sul luogo di lavoro

Il contagio da coronavirus in ufficio è considerato un infortunio sul lavoro e dà diritto a tutte le tutele previste, indipendentemente dalle eventuali responsabilità del datore di lavoro e l’lnail ha chiarito con una circolare che il principio vale per tutti i lavoratori.

«Con il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro» spiega Remo Guerrini del patronato Inas Cisl Lombardia «il lavoratore che si ammala di Covid-19 ha diritto per tutto il periodo della malattia all’indennità temporanea garantita dell’Inail che sostituisce quella dell’Inps. E, se riporta danni permanenti, per esempio alle vie respiratorie, ottiene un’indennità aggiuntiva. In caso di decesso sono previsti un assegno funerario, una rendita ai superstiti che si aggiunge alla pensione di reversibilità Inps, un assegno a carico del Fondo gravi vittime sul lavoro».

Quando l’infortunio è riconosciuto automaticamente

«Per i lavoratori sanitari in prima linea contro l’epidemia, come medici, operatori delle Rsa, tecnici di laboratorio, infermieri, il riconoscimento è automatico» spiega Guerrini. «Lo stesso vale per chi svolge attività a contatto con la gente, come cassieri, commessi, estetiste e parrucchieri. La tutela vale anche per i lavoratori che non hanno rapporti con il pubblico, ma devono dimostrare che sono stati esposti al contagio nel luogo di lavoro, per esempio perché sono venuti a contatto con un collega o un fornitore infetti».

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Quali documenti servono

Si può aprire la pratica tramite patronato. Servirà un certificato medico e l’esito del tampone o un documento di una struttura ospedaliera con l’attestazione della diagnosi di Covid-19. Vanno aggiunte la descrizione della mansione lavorativa e un’autodichiarazione in cui viene descritta la situazione ambientale in cui è avvenuto il contagio. Sarà l’Inail a fare le verifiche del caso e a riconoscere l’infortunio, nel giro di un mese.

Se l’infezione da coronavirus è stata leggera

Dopo aver accertato che dipende dal virus, ti conviene comunque fare denuncia all’Inail. «In questo modo sarai protetto nel caso in cui la situazione si aggravi dopo qualche mese, o se scopri in seguito di avere riportato dei danni permanenti, che potranno così essere indennizzati dall’Inail».

Per informazioni, c’è il numero verde dell’Inas Cisl 800249307.

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