Energie rinnovabili: la Basilicata guarda verso un futuro più sostenibile

  • 15 12 2023
Con il “Bonus Gas” e i “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili” la Regione Basilicata guarda verso un futuro più sostenibile. Che strizza l’occhio all’ambiente e ai suoi cittadini

L’allarme suona forte e chiaro ormai da tanto tempo. E anche i fatti lo confermano: è in atto un vero sconvolgimento del sistema climatico globale.

Una situazione che è sbagliato continuare a considerare come una mera emergenza. Si tratta, infatti, di una realtà e come tale va affrontata: con una strategia e interventi strutturali.

Ecco allora che alla domanda: “Cosa si può fare per agevolare la transizione verso una società più sostenibile e attenta all’ambiente?” la regione Basilicata ha provato a rispondere in maniera concreta e lungimirante.

Energie rinnovabili: la Basilicata guarda al futuro

Da un lato, c’è la volontà di offrire ai suoi cittadini un sostegno vero e proprio, traducibile in un risparmio energetico e, quindi, economico.

Dall’altro, la necessità di iniziare un percorso che guarda avanti, verso un futuro più sostenibile e attento alle necessità dell’ambiente.

Da qui la svolta della regione: la scelta di offrire ai suoi abitanti incentivi e contributi per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica o termica da fonti rinnovabili.

Perché scegliere il rinnovabile conviene?

Sole, vento e acqua sono risorse di energia inesauribili. Inoltre, a differenza dei combustibili fossili le fonti rinnovabili permettono di produrre energia elettrica e calore “puliti”, abbattendo le emissioni di gas serra nell’atmosfera responsabili dell’inquinamento. Scegliere di sfruttare queste fonti significa quindi contribuire in maniera significativa alla lotta contro il riscaldamento globale e al miglioramento della qualità dell’aria.

Ma c’è di più. L’installazione di impianti fotovoltaici o eolici rende la comunità che li ospita autosufficiente dal punto di vista energetico, un’indipendenza che si traduce in valore soprattutto nel lungo periodo. In più, gli impianti di ultima generazione che le utilizzano sono altamente efficienti e garantiscono risparmi in termini di risorse ed economici.

Alla luce di queste considerazioni, la regione Basilicata ha avviato un piano di transizione energetica che, come ha spiegato il Presidente della Regione Vito Bardi: «punta a superare lo scetticismo per permettere alla Basilicata di proporsi come modello e punto di riferimento».

“Bonus Gas”: dall’attività petrolifera un aiuto concreto

L’accordo raggiunto dalla Regione con le compagnie petrolifere prevede che una parte dei guadagni derivanti dalla vendita di metano da parte delle compagnie vada a compensare i costi sostenuti in bolletta dai cittadini. La misura, in meno di un anno, ha permesso di erogare a oltre 140mila utenze residenziali contributi pari a circa 87 milioni di euro.

«Un aiuto concreto che i lucani hanno fortemente apprezzato e ancora più importante visto che si inserisce in un contesto nazionale in cui l’inflazione sta mettendo a dura prova i bilanci famigliari degli italiani», ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Territorio ed Energia Cosimo Latronico.

Rinnovabili a fondo perduto: una misura unica a livello nazionale

Ma perché di vera transizione ecologica si tratti serve un radicale rinnovamento degli impianti. Costi importanti, che la maggior parte dei cittadini non è in grado di sostenere.

Ecco allora la decisione da parte della regione Basilicata di stanziare 90 milioni di contributi a fondo perduto per incentivare e sostenere l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica da fonte rinnovabile.

In altre parole, i cittadini che ne faranno richiesta potranno disporre di un importo variabile tra i 5.000 e i 10.000 €, in base al tipo di intervento realizzato, a fondo perduto. I fondi stanziati provengono anch’essi dalle compensazioni per le estrazioni petrolifere.

A oggi, le istanze di prenotazione del contributo protocollate sono più di 6.250, per un ammontare di circa 40 milioni e mezzo di euro, mentre i contributi già erogati ammontano ad oltre 2 milioni di euro.

Un esempio che guarda al futuro

Di fronte a un tema così complesso com’è quello della transizione energetica e all’urgenza di rispondere a una necessità incontrovertibile, ovvero abbattere le emissioni di gas serra nell’atmosfera responsabili dell’inquinamento e quindi contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale e al miglioramento della qualità dell’aria, la Basilicata ha legiferato, scegliendo di imboccare la strada verso un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Un unicum, per ora, a livello nazionale. E un esempio di buona gestione che, ci auguriamo, possa essere preso come modello e punto di riferimento da molte altre regioni italiane.

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