Colesterolo, pressione, glicemia, trigliceridi: quali sono i valori giusti?

Per prevenire le malattie cardiovascolari come infarto e ictus si può fare molto. La prima regola è tenere sotto controllo i principali fattori di rischio per il cuore: ipertensione, colesterolo e trigliceridi alti, iperglicemia. Ma quali sono i valori giusti e cosa fare per riportarli nella norma quando sono sballati? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Michela Caracciolo, cardiologa dell'UO di Cardiologia Universitaria dell'IRCCS Policlinico San Donato

Occhio alla pressione

Se la pressione arteriosa è di poco superiore alla norma (135 mmHg per la massima e 85 mmHg per la minima) non bisogna allarmarsi: non è sempre necessario iniziare subito una cura farmacologica. «Oltre ai valori della pressione, si tiene conto anche dei valori di colesterolo e glicemia e degli altri fattori di rischio cardiovascolare: sovrappeso, fumo, familiarità per malattie di cuore» spiega la dottoressa Caracciolo. «E, prima di prescrivere i farmaci, in genere si prova prima a cambiare lo stile di vita: smaltendo i chili di troppo, smettendo di fumare, facendo attività fisica regolare e seguendo una dieta a basso contenuto di sale».

Colesterolo sotto controllo

«Il colesterolo è un grasso presente nel sangue che viene in parte prodotto dal nostro organismo e in parte assunto con la dieta» dice la dottoressa Caracciolo. Non c’è solo il colesterolo totale: quest’ultimo, infatti, comprende due tipi di lipoproteine: LDL e HDL. L’LDL è il cosiddetto colesterolo “cattivo”  quello responsabile del danno vascolare perché quando è in eccesso, può portare alla formazione di placche che ostruiscono i vasi sanguigni. L’Hdl, quello “buono”, protegge invece il cuore perché agisce come un vero e proprio spazzino che aiuta a tenere pulite le arterie».

Una questione di rischio

«I valori raccomandati di colesterolo totale sono in genere sotto 200 mg/dl ma, anche qui, bisogna considerare altri fattori di rischio cardiovascolare, per esempio la presenza di diabete o ipertensione» specifica l’esperta. «Vale lo stesso discorso per l’LDL. Se in una persona con un basso rischio cardiovascolare è sufficiente che i valori di colesterolo cattivo siano inferiori a 130, nel caso il rischio sia intermedio è consigliabile stare sotto i 100. E se il rischio è alto (per esempio quando una persona ha già avuto un problema cardiovascolare) bisogna mantenerlo sotto 70». Per quanto riguarda l’HDL, i valori normali sono 40 negli uomini e 50 nelle donne. Ma per avere un’azione protettiva è meglio stare sopra i 60. Oltre alla dieta, per mantenere nella norma il colesterolo (ma anche tutti pressione e glicemia), è di grande aiuto l’attività fisica. L’ideale è l’esercizio aerobico, come 30 minuti di camminata al giorno, quattro volte alla settimana.

Non trascurare i trigliceridi

Gli altri grassi pericolosi sono i trigliceridi. «I valori giusti sono inferiori a 150 mg/dl» aggiunge la cardiologa. «Tra i 150 e i 200 sono considerati al limite, mentre  fra 200 e 400 sono alti».   Attenzione a tavola Per abbassare i trigliceridi bisogna stare attenti agli zuccheri e alle bevande alcoliche. E portare in tavola più spesso i grassi buoni, come quelli insaturi vegetali e gli Omega 3. Li trovi per esempio, nel pesce, soprattutto quello azzurro come sgombro e sardine, nella frutta secca, in particolare le noci, nell’olio extravergine di oliva.

Iperglicemia o diabete?

Il valore della glicemia indica il livello di zuccheri nel sangue.  «Si parla di iperglicemia quando i valori sono superiori a 100 mg /dL a digiuno» dice l’esperta. «Si parla, invece, di diabete in presenza di un valore di glicemia a digiuno maggiore di 126 mg/dl, confermato in almeno due giorni differenti. Per prevenire l’insorgenza di iperglicemia è consigliato regolare esercizio fisico e una dieta povera di bevande zuccherate e cibi calorici».    

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