Milano

Inflazione, ecco le città più care d’Italia

Nonostante il rallentamento dell'inflazione il 2023 ha visto un generalizzato aumento dei prezzi in tutta Italia con città che hanno risentito più di altre dei rincari

Nonostante la fase di flessione dell’inflazione (a +0.6% nel mese di dicembre da +11,6% del dicembre 2022) il 2023 ha visto il tendenziale aumento del costo della vita un po’ in tutta Italia, con alcune città che hanno risentito di rincari maggiori rispetto ad altre. Insieme ai consuntivi di fine anno alcune associazioni come Codacons e Unione Nazionale Consumatori hanno stilato la classifica delle località più care e di quelle più virtuose.

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Quali sono le città più care d’Italia

Milano si conferma la “regina dell’inflazione“, ossia la città dove l’aumento di prezzi e tariffe, a parità di consumi, ha determinato il più forte impatto sulla spesa delle famiglie, pari in media a 1.657 euro su base annua a nucleo a fronte di un tasso di inflazione medio del +6,1%.

Al secondo posto si piazza Varese (+6% di inflazione) con 1.581 euro annui, seguita da Bolzano con +5,8% e dove una famiglia tipo ha avuto nel 2023 una spesa supplementare pari a 1.542 euro.

Appena giù dal podio troviamo Grosseto (+6,8%, seconda inflazione più alta d’Italia, pari a 1.533 euro). Al quinto posto Genova, che nel 2023 (insieme a Brindisi) ha avuto la maggior inflazione del Paese, +6,9%, con un esborso a famiglia di 1.504 euro in più rispetto al 2022.

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Dalla sesta alla decima piazza delle città più care d’Italia, figurano nell’ordine Perugia (+6,4%, +1.470 euro), Alessandria (terza in Italia per inflazione a pari merito con Benevento, +6,6%), Siena (+6,5%, +1.465 euro), Lecco e Lodi ex aequo con un +5,7% di inflazione media e un rincaro di 1.447 euro.

Potenza

La top ten delle virtuose

Sul fronte opposto, la città dove il caro-prezzi ha pesato di meno è Potenza, con un aggravio medio di spesa nel 2023 pari a 731 euro a famiglia. In penultima posizione Catanzaro (con +4,4% è la seconda inflazione più bassa insieme a Reggio Emilia, +822 euro). Sul gradino più basso del podio troviamo invece Reggio Calabria, terza sia per inflazione (+4,5%) che per spesa (+840 euro).

Bene anche Campobasso, quarta, (+4,8% e +876 euro), Caserta (+4,6% e +897 euro), Trapani (+4,8% e +912 euro). Chiudono la top ten delle città risparmiose Bari (settima, con +5,3% e +920 euro), Ancona (con +4,7% e + 934 euro), Caltanissetta (+5% e +956 euro) e Cagliari (+5,4%, +1.014 euro).

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Inflazione: dove sono saliti di più (e di meno) i prezzi?

Le città dove i prezzi sono saliti maggiormente nel 2023 sono Genova e Brindisi, con un tasso medio del +6,9% (contro il +5,7% della media italiana). A ruota Grosseto (+6,8%), Alessandria e Benevento (entrambe al +6,6%), Siena (+6,5%), Imperia e Perugia (+6,4%), Pisa e Palermo (+6,2%).

Fanalino di coda Potenza con il +3,7% annuo. Meglio del resto d’Italia fanno anche Catanzaro e Reggio Emilia con un tasso medio di inflazione pari al +4,4%, Reggio Calabria e Parma (entrambe +4,5%), Caserta (+4,6%), Ancona e Cremona (+4,7%), Trapani e Campobasso (+4,8%).

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