malattia del sonno

Che cos’è la malattia del sonno? I sintomi e i rimedi

  • 24 03 2017

La tripanosomiasi africana è un'infezione parassitaria trasmessa all'uomo tramite la puntura di una mosca tse-tse infetta. La diagnosi precoce è la migliore cura. Scopriamone i sintomi.

Tutti la conoscono, o ne hanno sentito parlare, come malattia del sonno ma il nome scientifico è tripanosomiasi ed è causata da un parassita che viene inoculato nell’organismo dell’uomo con la puntura della cosiddetta mosca tze-tze (Glossina palpalis). Sono due le forme di tripanosmiasi: quella americana, detta anche malattia di Chagas, e quella africana, conosciuta appunto come malattia del sonno.

Questo tipo di malattia ha tre stadi. Durante la prima fase, che può durare anche per mesi, il parassita si diffonde nei linfonodi del collo e si ha febbre intermittente, ingrossamento delle ghiandole del collo, del fegato e della milza. Se non è curata, la tripanosomiasi entra nel secondo stadio, molto più difficile da debellare e anch’esso con una durata molto lunga. Infine c’è il terzo e ultimo stadio, quello in cui il parassita si diffonde nel cervello, dove inizia a distruggere grandi quantità di cellule: è qui che ha inizio l’encefalite letargica, con tremori e soprattutto una sonnolenza sempre più profonda, che con il tempo si trasforma in vero e proprio coma.

Sintomi

Ma quali sono i sintomi tipici della tripanosomiasi? Febbre innanzitutto, talvolta aritmia e scompenso cardiaco. Nella forma cronica si riscontrano ingrossamento di stomaco, esofago e colon ma il principale sintomo è una progressiva sonnolenza, da cui deriva il nome. Questi sintomi si manifestano solitamente tra i 6 e i 20 giorni dall’infezione ma, purtroppo, possono comparire anche dopo anni.

Terapie

Per questa malattia purtroppo non esiste un vaccino, né un’apposita profilassi, ma soltanto un trattamento farmacologico; la prevenzione però può essere attuata evitando la permanenza in zone povere e utilizzando insetticidi e zanzariere. In caso di tripanosomiasi si può intervenire con appositi medicinali e un trattamento ad hoc, ma è possibile aggredire il virus solo nel primo stadio. Diverso invece (e più complicato) è l’intervento da adottare nella fase avanzata della malattia, quando è stato già attaccato il sistema nervoso centrale.

Prevenzione

Al di là della lotta alla mosca tse-tse e alla sua diffusione e riproduzione sul territorio, è consigliabile prendere determinate precauzioni per cautelarsi da ogni eventuale contatto accidentale con quest’insetto. È utile, quindi, evitare di indossare vestiti dalle tonalità scure e dalla texture sottile perché questi insetti riuscirebbero a sorpassare questa barriera. Punta su cotone e lino molto resistenti e colori mimetici che coprano quanto più è possibile ogni parte del corpo. Se capisci che è una zona rischiosa, non avere paura ad utilizzare appositi insetticidi.

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