Virginia Raffaele

Virginia Raffaele nei panni di Saveria, uno degli alter ego della sua nuova serie "Come quando fuori piove", in onda sul Nove

Stavolta Virginia Raffaele si fa in quattro

Nella serie “Come quando fuori piove” la Raffaele presenta un poker di personaggi irresistibili. Dall’attrice nevrotica all’economista dark

Quattro donne in viaggio in auto, tutte diverse, tutte interpretate da una straordinaria Virginia Raffaele. Sono le protagoniste di Come quando fuori piove, 12 episodi su Nove il mercoledì alle 21.25 e online su Dplay. Una novità per l’attrice, che ha utilizzato il linguaggio delle serie tv «per sviluppare i personaggi, superando i limiti dello sketch». Le iniziali delle parole del titolo dello show fanno riferimento ai semi delle carte da poker: cuori, quadri, fiori e picche, di cui ognuna delle protagoniste è “regina”. L’azione si svolge in 24 ore e mette in scena «una fuga dalla solitudine che le accomuna tutte».

Si è ispirata a Emma e Valeria Bruni Tedeschi

La più divertente tra le protagoniste è Saveria Foschi Volante (già vista nello show di Rai2 Facciamo che io ero), attrice insicura e ipernevrotica che attraversa la città diretta a un provino con Pedro Almodóvar. Assolutamente identica a Valeria Bruni Tedeschi, «anche se io non l’ho detto, e mi dissocio» scherza Raffaele. L’economista Gregoria Barbiero Bonanni, che va in Svizzera per partecipare a una lobby di potenti, invece è una novità: «È dark, misteriosa, una vera dama di picche». Poi c’è Giorgiamaura, in viaggio dalla Puglia per incontrare Maria De Filippi, una parodia amara dell’adolescente in cerca di rivalsa, «una specie di Emma». E c’è la neo sposa Susanna, «la meno caricaturale», che rischierà di morire insieme al marito.

I suoi uomini sono vittime o carnefici

Accanto a loro, gli uomini sono vittime o carnefici: l’autista di Gregoria è schiavo dei suoi capricci, lo zio di Giorgiamaura cerca di abbandonarla in autostrada, il manager di Saveria è una voce fuori campo che guida la sua vita «come un navigatore». Potrebbe essere un dramma, invece si ride molto. «Ho lavorato sui personaggi partendo dalle loro caratterizzazioni per poi creare le storie, spesso improvvisandole sul set» racconta la Raffaele. «La più vicina a me? Susanna, che è totalmente frutto della mia fantasia».

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