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Comunione, arrivano il baby planner e la lista viaggio

La comunione è sempre più simile al matrimonio: con agenzie di baby planners che organizzano festa, catering, torta. E per i regali arriva la lista viaggio. Un'aspirazione a volere sempre di più che comincia da quando il bebè è nella pancia, con il baby shower e il baby painting

Come ogni anno in questa stagione fervono i preparativi per i matrimoni, ma anche per la prima Comunione, che sempre più spesso richiede un’organizzazione molto simile a quella delle nozze: dalla scelta dell’abito e dell’acconciatura (specie per le bambine) agli addobbi floreali della chiesa, ai servizi fotografici professionali, senza dimenticare gli immancabili regali. La tendenza è quella a fare “liste-regali“, che se da un lato aiuutano amici e parenti a scegliere doni utili ed evitare “doppioni”, dall’altro sono arrivate a includere anche la possibilità di regalare un “viaggio da sogno”, che tanto ricorda la luna di miele dei neo sposi. “La prima Comunione è sempre più spesso un evento da spettacolarizzare sui social: tutto deve essere perfetto, dal catering all’allestimento della festa per i bambini” commenta Chiara Hoffmann, psicoterapeuta, con esperienza nel settore del baby planning.

La comunione sembra sempre più un matrimonio

Aumenta il numero di genitori che per la Comunione si affidano a un baby planner, ovvero una figura specializzata in feste ed eventi per i più piccoli. Si occupano di inviti e partecipazioni, bomboniere, torte (rigorosamente stile cake design), decorazioni a tema o floreali (in chiesa e anche nella location scelta per il rinfresco o il pranzo), ma anche e soprattutto della gestione del party, con tanto di animazione ad hoc per i bambini, oltre che dell’allestimento e gestione degli spazi (l’angolo buffet, lo sweet table, ecc). Non manca neppure la messa a punto della “lista comunione“, che prevede un’ampia gamma di suggerimenti sui regali da fare al festeggiato o alla festeggiata. Tra questi anche la possibilità di contribuire a un viaggio in Italia o all’estero.

“La tendenza è quella ad affidarsi sempre più spesso a professionisti, che si occupino di tutto per rendere unica la festa dei figli. Le mamme chiedono esplicitamente spazi esterni, soprattutto se ci sono più bambini, in modo che possano divertirsi. Per questo anche alle comunioni sono richiesti gli animatori, anche per non intralciare i camerieri nelle sale dei ristoranti”spiega a Donna Moderna Paola Pagano, titolare di Baby Planner Italia.

Le liste viaggi

Si tratta di una delle novità degli ultimi anni. Molte agenzie si sono attrezzate da tempo, creando delle vere “liste viaggi“, del tutto simili a quelle per le nozze: ogni invitato, amico o parente può così contribuire con una quota a coprire i costi di un viaggio che viene spesso definito “da favola”. La meta più gettonata è Disneyland Paris, dove la bambina o il bambino che ha fatto la prima Comunione potrà visitare le attrazioni, incontrare i propri “eroi” e soggiornare con la famiglia per un week lungo. Oltre alle classiche agenzie viaggi, c’è poi chi punta sui cofanetti: i principali gestori dei pacchetti viaggio, prenotabili online, offrono formule-regalo che prevedono, ad esempio, l’ingresso gratuito in musei, teatri o spettacoli, oltre a vere e proprie mini-vacanze per i più piccoli, accompagnati dalla famiglia. “Noi abbiamo la sede principale ad Ancona, ma lavoriamo un po’ in tutta Italia” dice Paola Pagano. “Abbiamo notato che là dove la Comunione viene fatta insieme alla Cresima, i genitori scelgono le vacanze-studio, specie all’estero. Si tratta di bambini di età tra i 10 e i 12 anni, per i quali questa possibilità viene ritenuta importante da mamme e papà”.

Il fenomeno coinvolge varie fasce sociali

“A volte purtroppo penso che i genitori abbiamo perso di vista il valore reale della Comunione, che è un momento di crescita, soprattutto per la cultura italiana e cattolica. Capisco che il bambino pensi anche alla festa, ma forse madri e padri dovrebbero un po’ ridimensionare e riportare questo momento ad una sfera più familiare” spiega Chiara Hoffmann. Nonostante quello che si possa immaginare, si tratta di un fenomeno che coinvolge diverse fasce sociali: “E’ una trend piuttosto trasversale. Si tende a spingersi sempre oltre, a cercare di rendere l’evento unico e perfetto” aggiunge l’esperta.

I genitori vogliono dare tutto: troppo

La dimensione familiare delle feste va dunque scomparendo: “Se è vero che a volte mancano spazi adeguati, in generale mi sembra che si tenda a esagerare: ho visto feste di compleanno per bambini di 6 anni con il mangiafuoco o l’uomo ragno come animatori. A 18 anni, allora, cosa gli si organizzerà? Io credo che la generazione dei genitori 30/40enni si senta in dovere di offrire il massimo ai figli, finendo col dare loro troppo. Si teme che non vengano accettati nella società, se non si mette loro a disposizione il meglio. Si pensa di dare loro sicurezza, in realtà si fa il contrario, crescendo bambini molto insicuri. Secondo me sarebbe meglio una festa con pochi amici selezionati, magari con un dolce fatto dalla mamma in casa, che non un party con una torta di 10 piani!” dice Hoffmann.

Le idee regalo, tra tradizione e innovazione

Il repertorio dei regali per la Comunione è molto ampio e può essere suddiviso per genere.

1) Regali tradizionali: i più classici rimangono i gioielli come orecchini per le bambine, gemelli per i maschietti, braccialetti, collane o orologi. Il loro valore, oltre che legato all’oggetto in sé, è soprattutto ideale: sono doni duraturi, che permetteranno al festeggiato di ricordare quel giorno e la persona che glielo ha fatto per sempre.

2) I tecnologici: per chi preferisce un regalo un po’ più moderno ecco tablet, smartphone e computer, ma anche lettori mp3, cuffie o macchine fotografiche digitali, che i bambini di 9/10 anni sanno spesso già maneggiare abilmente.

3) Gli “educativi”: esiste un vasto filone di regali più legati al valore della Comunione. Il più gettonato è il libro della Bibbia (magari in versione illustrata o a fumetti), seguito dai cofanetti con le storie dei Vangeli in dvd o anche i grandi classici della letteratura e del cinema (in versione libro o film). Tra gli evergreen anche una vasta gamma di oggetti di tipo religioso: monete, angioletti in ceramica, candele, portachiavi, ecc. Sempre tra i classici non mancano le penne (anche se spesso sono più adatte alla Cresima) e le cornici in argento o ceramica per le foto ricordo di questo giorno speciale.

4) I regali “esperienziali”: rientrano in questa categoria i viaggi o le esperienze. Ecco, allora, gli ingressi a parchi divertimenti, musei, teatri, biglietti per concerti o buoni per week end da trascorrere con la famiglia, con l’augurio di vivere momenti indimenticabili.

5) Gli “sportivi”: si tratta di regali adatti a bambini che praticano attività sportiva e consistono in attrezzature che i festeggiati possano usare nel proprio sport o anche nel tempo libero. Si va dalla bicicletta (che a quest’età può diventare piccola in fretta) ai pattini, senza dimenticare abbigliamento specifico o “griffato” della propria squadra del cuore.

Il budget

“Sempre più di frequente le mamme chiedono un pacchetto completo, che comprenda la location, l’allestimento, la confetteria e le bomboniere, ma anche a volte il catering e la predisposizione delle partecipazioni. Naturalmente il costo può variare sensibilmente. Si va da una base di circa 200 euro per un allestimento semplice, a una media di 500 euro. Ma si può arrivare tranquillamente a superare i 1.000 euro, specie per una festa con una media di 60 invitati, esclusi i costi di location e pranzo” spiega la baby planner.
Il budget deve infatti prevedere i costi di ristorazione (dai 15 euro in su a persona per il catering, mentre per un pranzo al ristorante in media non si spendono meno di 40 euro a invitato) e della torta (se si sceglie il cake design il prezzo lievita in base al tipo di elaborazione richiesta e alla grandezza). “Un servizio di animazione può costare intorno ai 120-150 euro per battesimi e comunioni” aggiunge Pagano. Per le bomboniere, infine, si può decidere se affidarsi a un’agenzia che offra un pacchetto completo o optare per un negozio, dove per una bomboniera si possono spendere da 1,5 euro fino a oltre 6. La scelta più economica è quella, offerta da molti grossisti, dell’acquisto dei singoli elementi (sacchettino, oggetto ricordo e confetti) da assemblare poi da soli, oppure il fai-da-te, se si è bravi nei lavoretti manuali.

Le tendenze in arrivo: baby shower e baby painting

Per una perfetta organizzazione, dunque, in molti si rivolgono a figure professionali come i baby planner. Si tratta di esperti nell’organizzazione di feste a tema, per compleanni, battesimi ed eventi di ogni genere. Nate in America, pian piano si stanno affermando anche in Italia, nonostante nel nostro Paese non abbiano ancora preso piede alcune tendenze tipicamente statunitensi come il baby shower. Si tratta del party della futura mamma, che viene fatto solitamente dal settimo mese di gravidanza. Si svolge con amiche e familiari: “È l’occasione in cui vengono fatti i regali per il bebè, compresa la possibilità di baby paintingche si sta diffondendo moltissimo in Italia: è il disegno che viene fatto sul pancione della mamma e spesso immortalato con un apposito servizio fotografico, anche questo regalato di frequente dalle amiche” spiega Paola Pagano.

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