Lo scatto sul letto che scotta

Tu, lui... e la fotocamera. Un gioco eccitante. A patto di non prendersi troppo sul serio e non trasformare l’alcova in un set

Conquistati come siamo dalle ultime diavolerie tecnologiche, va a finire che ormai le fotografie le facciamo ovunque, anche in camera da letto.

«Per rendere questo gioco di scatti a due ancora più complice, meglio mostrarsi a piccole dosi, senza svelare tutto subito » suggerisce Alessandra Rosati, autrice della mostra L’ironia è sexy (fino al 5 febbraio a Milano, www.erotic pink.it). «Così l’eventuale imbarazzo iniziale si trasforma in un’arma di seduzione, specie se la modella è lei. Perché la donna che si nega all’obiettivo, in un mix di innocenza e furbizia, risulta più eccitante di qualsiasi femme fatale ».

È il cosiddetto effetto-verità, che va mantenuto anche sul set. «Evitiamo messinscene troppo teatrali tra giochi di specchi, lustrini o frustini» consiglia l’esperta. «Altrimenti si rischia di fare una caricatura, più che un ritratto sensuale. Invece funziona ciò che è estemporaneo e spiritoso».

Scambiandosi anche i ruoli, naturalmente. «In base alla mia esperienza personale oltre che professionale, gli uomini adorano essere fotografati. Mettersi in posa davanti alla propria compagna ha un effetto inebriante sull’ego, ma soprattutto sulla libido» svela Alessandra Rosati.

«Ma non siate banali nella scelta del soggetto: puntate sui gesti. Sotto sotto è un invito malizioso al partner: se gli si inquadrano le mani, la parte più virile del corpo maschile, di certo lui inizierà a usarle bene».

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