Il punto G è l'altro lato del clitoride, letteralmente. Ecco i segreti della vagina e dell'orgasmo femminile spiegati da una ricerca e alcuni consigli per vivere la sessualità a tutto tondo
Orgasmo clitorideo o orgasmo vaginale? Il punto G esiste? Che cos’è? Io ce l’ho? Tutte queste domande hanno creato un sacco di confusione sulla sessualità femminile e sull’orgasmo femminile e spesso grandi frustrazioni, facendo sentire alcune donne escluse da un ipotetico circolo di elette nell’ambito del sesso.
Ci sono donne che raggiungono l’orgasmo solo con la stimolazione clitoridea, altre che sanno esattamente dove sia collocato il punto G. Un valido aiuto da cui prendere spunto per trovare la posizione ottimale per il ragigungimento dell’orgasmo e ravvivare il rapporto di coppia ci è dato dal kamasutra.
Ha iniziato Freud con il suo classificare la maturità sessuale delle donne identificandole con diverse tipologie di orgasmo (grazie Sigmund per questo sporco lavoro); le scarse ricerche scientifiche e l’uso di termini inappropriati hanno fatto il resto, cementando dolorose convinzioni.
Finalmente, appare uno studio di Foldes e Buisson “Il complesso clitorideo: uno studio ecografico dinamico”, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine nel 2009 che potrebbe – dico potrebbe perchè è stata eseguito su un campione di sole 5 donne – fornire risposte semplici – e a mio parere sensate – riguardo il cosiddetto orgasmo vaginale, il punto G e il clitoride.
Prima però, una piccola lezione di anatomia femminile…