Ma secondo Simone Perotti, gli uomini ci temono. Si sentono surclassati. Allora fuggono, scompaiono, indossano ma- schere, diventano odiosi, certe volte aggressivi (mai e poi mai giustificheremo un’aggressione, fisica o psicologica). Nei casi di odiosità generata da smarrimento, proviamo a buttarla in ridere: divertiamoci con loro. Woodyalleniamoci, troviamo il lato buffo, cerchiamo di essere un po’ più autoironiche: Luciana Littizzetto è bravissima a far notare, con affetto, le debolezze degli uomini, ma perché, con af fetto, non lo facciamo anche noi su noi stesse e il nostro senso eroico dell’esistenza?
Quello per cui, se qualcuno ci dice: «Ciao, come stai?», sentiamo il bisogno di dirgli che abbiamo appena scalato l’Everest a mani nude, mentre preparavamo una torta di carote biologiche e risolvevamo una grave crisi internazionale. Tutti i manuali del mondo celebrano la nostra meritatissima grandiosità, ma la grandiosità sta anche nel non prendersi troppo sul serio.