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Crisi di coppia? Impara a riconoscerla e affrontala così

Parliamo di crisi di coppia: saperla affrontare con maturità e affetto, vi permetterà di superare il momento difficile e uscirne arricchite, con o senza partner

Come affrontare e superare una crisi di coppia

Dopo la fase più passionale e simbiotica dell’innamoramento, la relazione diventa più affettiva, si stabilizza nelle sue dinamiche e diventa routinaria. La frequenza del sesso diminuisce, il partner diventa un’abitudine più che una presenza, e così iniziamo a porci delle domande: cos’è cambiato? Ci amiamo ancora? Perché non stiamo più così bene insieme? Cosa manca?

Abbiamo chiesto alla psicoterapeuta e sessuologa Sara Padovano come affrontare una crisi di coppia, tenendo sempre a mente che se tutte le crisi possono essere superate, non tutte si possono superare insieme.

Che cos’è una crisi di coppia

«La crisi di coppia è quasi sempre una tappa obbligata nell’evoluzione di un rapporto – spiega Sara Padovano – ed esserne consapevoli permette di affrontare la situazione (per quando dolorosa e difficile) senza cadere nel panico e in modo costruttivo».

Infatti crisi significa cambio di direzione, e indica la fine di una fase dell’amore, ma non necessariamente la fine della storia. Anzi: forse segnala che siete pronti per passare ad una fase dell’amore più matura, che si sviluppa proprio superando l’ostacolo della crisi di coppia.

Ed è come una coppia affronta la crisi a fare la differenza: «in generale – aggiunge l’esperta – chi molla di fronte al primo ostacolo sarà portato a farlo anche in amore. Ma tenere duro permette di superare le difficoltà ancora più legati e in sintonia, trasformandole in un’opportunità di crescita per entrambi i partner».

Quali sono le cause scatenanti la crisi di coppia?

Stare insieme non è più così entusiasmante, ci sentiamo in una fase di stanchezza e anche il partner non ci sembra più meraviglioso come prima. Si inizia anche a dare per scontato l’altro, a trascurare troppo a lungo i suoi bisogni, e i momenti di individualità non sono compensati da quelli di condivisione» spiega l’esperta. E allora è necessario rivalutare il rapporto, il partner, i nostri desideri e sentimenti, attraversare qualche difficoltà e affrontare la realtà, per poter continuare la nostra evoluzione. Ma raramente una metamorfosi avviene in modo indolore.

La risposta, è contenuta nella naturale evoluzione dell’amore, che «passa dalla fusione simbiotica dell’innamoramento alla necessità di riaffermarsi come individui, fino a trovare un nuovo e migliore equilibrio di coppia, oltre che personale» sottolinea la Dottoressa Padovano.

Le fasi della crisi di coppia

Non tutte le crisi di coppia si svolgono in maniera turbolenta, alcune possono anche consumarsi in silenzio, ma tutte «si sviluppano nella fase della differenziazione, in cui gradualmente i partner iniziano a scoprire che il compagno o la compagna non è così perfetto/a come si credeva e viene smitizzato, buttato giù dal piedistallo, con un senso generale di disillusione, tristezza e rabbia.

Poi si inizia a sentire la necessità di prendere distanza da questo dolore e dal partner, entrando così nella fase successiva, quella della sperimentazione, in cui i partner sentono l’esigenza di uscire all’esterno dal nucleo della coppia». E quando i partner si allontanano, ciascuno privo del punto di riferimento fino a poco tempo prima rappresentato dalla coppia, la relazione può entrare in crisi.

I segnali della coppia in crisi

I segnali della crisi non sono difficili da cogliere:-

  • Assenza di dialogo: si comunica spesso attraverso il litigio,
  • Le emozioni prevalenti sono rabbia, tristezza o delusione,
  • Mancanza di interesse per il nostro partner e mancanza di ascolto: si ha la sensazione di parlare da soli, di non essere insieme, in sintonia
  • Si scopre che il partner è all’ultimo posto nella scala delle nostre priorità.

«Tuttavia – spiega la dottoressa Padovano – se la crisi non si può evitare, si può arrivare preparati ad affrontarla, che è molto più importante: ben consapevoli che si dovrà rimettere il rapporto, le proprie priorità e abitudini, sé stessi, e ben determinati a trovare nuovi equilibri tra coppia e individualità, a beneficio di entrambi».

Come affrontare la crisi di coppia

Se la tua coppia è in crisi, non ti allarmare. «La prima cosa che puoi fare per superarla, è cambiare quella che è la tua idea di crisi e il tuo modo di affrontare i conflitti con il partner» consiglia l’esperta.

E in particolare:

  • Abbandona il falso mito della passione eterna: ogni sentimento e storia, per poter proseguire, ha bisogno di continue evoluzioni
  • Accetta gli alti e i bassi della relazione: sono fisiologici in ogni coppia normale, e che la crisi è un passaggio naturale che vi permetterà di crescere insieme, di sentirvi ancora più uniti, di amarvi realmente per quello che siete
  • Non lasciarti travolgere da tutto ciò che in questo momento ti allontana dal partner, ma cerca di concentrarti su quanto ancora vi unisce e cerca di condividere situazioni ed emozioni piacevoli, piuttosto che emozioni e situazioni negative

«Quando i partner entrano in conflitto, è naturale che cerchino soddisfazioni e valvole di sfogo all’esterno: qualcuno si butta nel lavoro, altri in un’attività o nelle amicizie: le distanze tra i partner aumentano, e per un certo periodo possono anche perdersi di vista.

Quello dell’indipendenza è il periodo più problematico nel ciclo della coppia e quello più a rischio di rottura e tradimento, ma anche il più importante per la successiva evoluzione della coppia: infatti è proprio la distanza che permette ai partner di riaccendere il desiderio, di ridefinire i propri spazi e obiettivi personali, di stabilire nuovi e più solidi equilibri nella coppia, e di incontrarsi di nuovo».

Si passa così alla fase dell’interdipendenza, in cui i partner mantengono e rinsaldano il legame e anche le reciproche sfere di autonomia, e la coppia non è più l’unica fonte di benessere, ma una dimensione in cui si trovano di intimità, fiducia e sostegno.

Come superare la crisi

Ma come si fa a superare la coppia e a sviluppare un legame di questo tipo?

  • Imparate l’arte del litigio intelligente, trasformandolo in un’occasione di ascolto, confronto e comprensione reciproca
  • Imparate la flessibilità nel ricercare il benessere personale: «entrambi i partner dovrebbero sentirsi liberi di fare ciò che più desiderano (ad esempio: andare al cinema a vedere film diversi, o restare in casa quando l’altro va al cinema), o prendersi la libertà di farlo: è importante che entrambi riescano a realizzare il proprio benessere, senza che questo sia di ostacolo al benessere del partner. Ma a volte bisogna anche sapere rinunciare a vantaggio del partner, o a trovare dei compromessi. L’importante è che non sia sempre lo stesso partner a cedere».
  • Imparate a coltivare il benessere all’interno della coppia: non datelo per scontato e non pensate che si auto-alimenti, ma fate qualcosa di concreto per far piacere al partner, per creare momenti piacevoli da vivere insieme, per dimostrare anche con un piccolo gesto quanto tieni al vostro rapporto.

Una volta superata la crisi, la coppia ne esce rafforzata da un legame di interdipendenza fatto di impegno, intimità e fiducia, in cui si impara a stare in relazione con l’altro, conoscendolo e amandolo per quello che realmente è, accettandolo, quindi, nella sua imperfezione.

Quali sono i bisogni della coppia?

Dopo essersi riavvicinati, di solito i partner sentono il bisogno e la voglia di costruire qualcosa insieme. «Tuttavia, l’amore si nutre di attenzioni quotidiane, e in qualsiasi fase del rapporto è bene ricordare che donne e uomini hanno bisogni diversi, pertanto dovremmo evitare di amare l’altro come vorremmo essere amate – sottolinea la Dottoressa Padovano –

Se noi donne abbiamo bisogno di sentirci amate, gli uomini hanno bisogno di sentirsi necessari, di sentirsi gratificati quando fanno qualcosa di concreto per noi e non di sentirsi criticati per quello che secondo il nostro punto di vista non hanno fatto.

Gli uomini dal canto loro dovrebbero imparare ad ascoltare davvero le loro compagne consentendo loro di aprirsi profondamente, invece di cercare al posto loro una soluzione ad un eventuale problema!

Insomma, che gli uomini imparino ad ascoltare le proprie donne anziché cercare di risolvere i loro problemi, e le donne imparino a mettere in risalto i successi degli uomini più dei loro difetti e delle loro mancanze (John Gray)».

Non tutte le crisi si possono superare rimanendo insieme

Tutte le crisi possono essere superate, ma non tutte si possono superare insieme. «A volte infatti è meglio prendere due strade diverse – consiglia l’esperta – piuttosto che restare in una coppia in cui si sarebbe infelici entrambi, in cui il benessere dei partner non è conciliabile, in cui c’è divergenza di obiettivi e progetti comuni, o peggio: quando manca la motivazione nel voler andare avanti e affrontare i problemi.

Continuare potrebbe diventare umiliante e soprattutto controproducente per sé stessi». E la fine di una storia non è un fallimento: «mollare il colpo non vuol dire perdere, anzi spesso denota una grandissima forza d’animo, e può essere l’inizio di una rinascita interiore e di una nuova storia d’amore: prima di tutto con sé stessi». “Ed evitare vendette e ritorsioni ricordando: Non c’è niente  che faccia più impazzire la gente che vederti felice (Alda Merini)”.

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