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Le nuove sfide della coppia

Molte cose sono cambiate: i tempi, le abitudini, le donne, gli uomini... e le coppie: quelle "non convenzionali" sono sempre più numerose e la divisione dei ruoli è sempre più flessibile. Così ci si trova alle prese con nuovi amori e nuove sfide da affrontare, tra uomini che cucinano meglio di noi e si farebbero volentieri un ritocchino, o che si stupiscono se non vogliamo sposarci o usciamo spesso da sole.

   

Ecco una guida per vincere la sfida che ogni amore ci pone nei tempi moderni.

Coppia: se lui guadagna meno di lei

In America le hanno definite “breadwinner”. Sono le donne che, con il loro stipendio, mantengono la famiglia. Anche nel nostro Paese può accadere che un uomo dipenda economicamente, seppure per un po’ di tempo, dalla moglie o dalla compagna. O può succedere che lei ottenga una promozione e a fine mese il suo stipendio sia superiore rispetto a quello di lui. Cosa che a un uomo può dare fastidio. Perché?

L’IMMAGINE DEL CASALINGO «In altri Paesi è culturalmente accettato che anche una donna possa mantenere la famiglia» spiega Carlo Trionfi, psicologo e psicoterapeuta. «In Italia, invece, è ancora percepito dal maschio come un “affronto”, una minaccia al proprio ruolo nella famiglia e nella coppia. Per queste ragioni, facilmente prendono il sopravvento problemi come ansia o depressione, che amplificano il disagio e rendono più difficile reagire alla situazione. Allo stesso tempo, può anche capitare che l’uomo diventi aggressivo nei confronti della compagna, irritato dal peso che lei ha assunto nella coppia o in famiglia».

TROVARE IL PROPRIO STILE «Il buon senso direbbe di provare a reinventarsi, a rimettersi in gioco, se non è possibile trovare un lavoro identico a quello che si aveva prima» consiglia l’esperto. «Nel frattempo, con lei che lavora, si può provare a dare una mano e calarsi nel ruolo domestico. Il segreto, per non sentirsi frustrati, è non imitare quello che lei fa in casa, ma muoversi a modo proprio». Chi non ama cucinare, ai fornelli potrà limitarsi allo stretto necessario, investendo più tempo in attività diverse, come riorganizzare gli scaffali, riordinare la cantina: in casa c’è sempre da fare.

Coppia: se lui desidera un figlio e lei no

Se molte donne decidono, grazie alla fecondazione assistita, di avere un figlio anche in età avanzata, altre invece rinunciano alla maternità. Ma per un uomo, a volte, è una cosa difficile da accettare. Magari anche lui aveva escluso di diventare papà, ma ora reagisce con invidia quando un amico gli dice che avrà un bebè.

I PERCHÉ DI QUESTA SCELTA «Le donne che non vogliono avere figli rimangono più concentrate su se stesse e, in molti casi, pensano che questo darà loro più chances di carriera, come succede ai maschi» commenta Chiara Lupo, psicologa e psicoterapeuta. Lui, però, meno coinvolto nella gestione pratica, in genere i figli li desidera. E gli sembra naturale che la compagna sia d’accordo. L’assenza di un desiderio di maternità gli sembra anomalo e una donna sente quasi di doversi giustificare, accampando anche delle scuse, come: «È tutta colpa del cattivo rapporto che ho sempre avuto con mia madre».

CAPIRE CHE COSA SI VUOLE «Quando ognuno rimane fermo sulla propria posizione c’è ben poco da fare» conclude l’esperta. «Se, invece, le convinzioni non sono così profonde, vale la pena di spiegare le proprie ragioni. Per capire, magari, se il rifiuto di avere figli sottintende una insicurezza sul partner o il timore per le conseguenze, anche pratiche, di un cambiamento così importante. O se l’insistenza di lui è solo dettata dalla paura di perdere lei, nella convinzione che un bambino possa unire una coppia in crisi sotto altri aspetti»    

Coppia: se lui vorrebbe sposarsi e lei nicchia

Gli uomini pensano che ogni donna sogni l’abito bianco. Eppure succede che qualcuna dica di no alla proposta di matrimonio, rilanciando con una frase del tipo: «Stiamo bene così, che bisogno c’è?». Oppure il “no” nasconde la paura perché c’è già un matrimonio fallito alle spalle. In ogni caso, un uomo resta sempre spiazzato di fronte a una donna che non desidera la fede al dito.

UN RIFIUTO CHE FA SOFFRIRE «I maschi, in genere, sono molto attratti dal tipo di donna che si dichiara libera, salvo poi rimanerci malissimo se lei è coerente con quanto afferma» dice Carlo Trionfi, psicologo e psicoterapeuta. La reazione più classica? Svalutare la libertà che la compagna cerca e che fino a ieri il partner dichiarava di rispettare quanto e come lei. In realtà, mentre le donne sono abituate a fare i conti con un uomo che sfugge, giocando con la sfida e con l’idea che “tanto prima o poi cede”, un uomo che fa una proposta di matrimonio e riceve un rifiuto si sente impotente e deluso. Così, scoprendosi insicuro, può anche mettere in discussione il legame».

AVERE MOLTA PAZIENZA «In generale, in un rapporto di coppia è buona norma imparare ad accettare il rifiuto e a fare i conti con la propria frustrazione» spiega l’esperto. «In questo gli uomini fanno più fatica perché considerano la pazienza e la perseveranza due doti poco virili. Invece, sono proprio questi gli ingredienti che ci vorrebbero. Perché essere attenti ai bisogni del partner, rispettare i suoi tempi, imparare che quello che si vuole ottenere può anche richiedere qualche mese di riflessione, ha un effetto molto benefico sulla relazione».

Coppia: se lui pensa al congedo di paternità

È già da qualche anno che anche gli uomini possono, per legge, prendere un congedo di paternità. Una possibilità che va incontro alle donne che lavorano e ai papà, sempre più numerosi, che esprimono il desiderio di volersi occupare dei figli. Eppure, alla fine, sono pochissimi quelli che usufruiscono di questa possibilità. Per quale motivo vi rinunciano?

UN PROBLEMA DI RUOLO «Gli uomini vedono così fortemente minacciato il loro ruolo di maschio che lo presidiano anche nelle situazioni in cui gli piacerebbe abbandonarlo. Il timore è quello di perderlo per sempre» commenta Carlo Trionfi, psicologo e psicoterapeuta. «In fondo un uomo ha paura che la compagna gli dica: “Se ti hanno concesso il congedo di paternità, allora potrai anche tornare prima a casa la sera…”. Alla paura di essere messo sotto pressione si aggiunge il timore che, organizzando il lavoro in modo diverso, i capi possano reputarlo meno affidabile. O che gli amici comincino a vederlo come uno che ha abdicato al suo ruolo».

COGLIERE L’OPPORTUNITÀ «L’uomo, per superare l’impasse in cui si trova negli ultimi anni, dovrebbe comprendere che la vera forza sta nel rivalutare il suo ruolo sia all’interno della coppia sia con i figli. Abbandonando il cliché del maschio “sul trono”, forte davanti ai colleghi e sempre disponibile e preparato di fronte al capo» prosegue l’esperto. «Questa posizione rigida, infatti, non è più in sintonia con i cambiamenti che sono avvenuti nel rapporto uomo-donna e all’interno della famiglia. I maschi di oggi, in realtà, vogliono davvero prendersi cura dei loro figli ed entrano in crisi perché, spesso, hanno paura a dirlo. E, soprattutto, non riescono a farlo».

Coppia: se non vuole figli e lei sì

Gianna Nannini, con la sua bambina, ha “sdoganato” le cinquantenni e oggi, per le donne, si è aperta una nuova frontiera: potere avere un figlio in età matura. E realizzare questo sogno, se serve, anche con la fecondazione assistita. Così, se lui non vuole diventare papà, può non essere più un problema.

UNA DECISIONE CHE DIVIDE «Quando una donna vuole dei figli è inarrestabile» afferma Chiara Lupo, psicologa e psicoterapeuta. «Anche se ha una relazione, e lui non è d’accordo, può arrivare al punto di decidere di avere un bambino da sola. Questo accadeva anche quando non esisteva l’inseminazione artificiale: allora si ricorreva a metodi più naturali, come l’amante di una notte oppure un amico disponibile. Oggi, in genere, di fronte a un compagno riluttante lei cerca tutti gli argomenti per farlo cedere, magari promettendogli che si accollerà tutte le fatiche. Spesso, riesce a convincerlo. Se però l’uomo è irremovibile, di solito la coppia non regge la tensione e si separa».

FARE SUBITO CHIAREZZA «Una relazione dove i figli non sono previsti ha indubbi vantaggi: c’è più tempo per se stessi e per il proprio benessere, si può godere di maggiori occasioni di svago, c’è la possibilità di fare una brillante carriera e, in genere, si hanno meno preoccupazioni economiche» continua l’esperta. «Per distogliere la compagna dal desiderio di un bambino, lui può provare a sottolineare tutti questi aspetti. Ma deve dirlo subito. Farle credere di voler mettere su famiglia e poi fare marcia indietro, è un errore. A quel punto, infatti, lei non cambierà mai idea».

Coppia: se lui a letto è meno esperto di lei

Contrariamente alla generazione precedente, le donne di oggi non hanno problemi a esprimere chiaramente le proprie fantasie e i desideri già sperimentati con il compagno precedente. Così, a lui può accadere di trovarsi di fronte una donna più esperta e che, magari, gli chiede prestazioni del tutto inaspettate. Ma una donna disinibita è un’opportunità o una sfida che castra il desiderio?

IL PESO DELL’ESPERIENZA «La donna molto esperta a letto è sempre fonte di inibizione per gli uomini, che possono non sentirsi all’altezza. O provare fastidio all’idea di essere confrontati con chi li ha preceduti» commenta Giuliana Proietti, psicoterapeuta. «Così lui può rischiare la défaillance, colto dall’ansia da prestazione. Specie se la donna è più giovane oppure molto attraente. Con una coetanea o con una compagna non bellissima, invece, si sente meno impegnato a dover dare buona prova di sé e riesce ad apprezzare con piacere e gratitudine la possibilità di essere introdotto a nuove esperienze».

DARE SPAZIO ALLA PASSIONE «Dove manca l’esperienza, entra in gioco la passione» prosegue l’esperta. «Una donna è sempre molto attratta da un amante coinvolto e interessato a lei, anche se meno esperto. Un’idea utile per lui è di documentarsi, in libreria o su Internet, sul piacere femminile. Basta non colpevolizzarsi: non c’è nulla di più naturale che fare l’amore e, per diventare esperti, basta farlo spesso».  

Coppia:se lui cucina meglio di lei

Lei non si è mai appassionata alle faccende domestiche. Invece a lui non dispiace esibirsi ai fornelli, né trova strani oppure avvilente pulire i pavimenti. Un vantaggio? Non sempre. A volte un uomo troppo abile nel ménage può essere un problema. Perché una donna, sotto sotto, dietro a un casalingo non riesce a vedere un maschio in tutto e per tutto. Al punto che lui può fare marcia indietro e tornare a rivestire un ruolo più tradizionale.

I RISCHI DI UN DIETROFRONT È decisamente anacronistico che la donna si prenda cura da sola della casa e della famiglia, mentre l’uomo, tornato dal lavoro, si mette in poltrona davanto alla tivù» esordisce Giuliana Proietti, psicoterapeuta. «Anche lei lavora e ha bisogno di momenti di libertà. Nella convivenza e nel matrimonio, dunque, l’uomo ha il dovere di collaborare, dando il suo aiuto in casa e nella cura dei figli. Ciò detto, è innegabile che un perfetto casalingo perda, sul piano simbolico, molta della sua virilità e del suo sex appeal. Fino al punto di diventare per lei un motivo di tensione».

DIVIDERE A METÀ I COMPITI «La soluzione migliore è che nella coppia non ci sia una netta e cristallizzata divisione dei ruoli» continua l’esperta. «E che ciascuno si occupi di un po’ di tutto, a seconda delle necessità del momento. Così non saranno deluse le reciproche aspettative (spesso inconsce) circa i ruoli legati tradizionalmente alle figure maschile e femminile. Però, allo stesso tempo, si riuscirà a essere più collaborativi, oltre che negli impegni fuori casa, anche tra le pareti domestiche».

Coppia: se lui non approva i ritocchi e lei sì

In genere lui non obietta se lei da mora vuole diventa bionda, si taglia i capelli oppure decide di perdere 10 chili. Ma la chirurgia estetica è un’altra cosa. E può comportare trasformazioni anche radicali. Ecco perché, sull’argomento, lui pensa di avere voce in capitolo e, soprattutto, ritiene che lei debba tenere conto delle sue opinioni.

LA VOGLIA DI PIACERE «Chi ha scelto di vivere un rapporto di coppia stabile, non è più del tutto libero di prendere decisioni in completa autonomia. A meno che, sotto sotto, non desideri tornare single» afferma Giuliana Proietti, psicoterapeuta. «Credo che optare per un intervento di chirurgia estetica, se non è per nulla condiviso, possa nascondere conflitti più profondi. E, cioè, sia un modo per manifestare al compagno il desiderio di una certa indipendenza, nel pensiero e nelle azioni, che va ben oltre la questione della propria immagine. Insomma, dietro una forzatura di questo tipo potrebbe esserci un bisogno di libertà che riguarda anche la propria vita sociale e sessuale».

COMPRENDERE LE SUE RAGIONI «Spiegare e ascoltare. È questa la prima cosa da fare» prosegue l’esperta. «All’interno di una coppia unita e innamorata, infatti, nessun uomo, anche se contrario alla chirurgia estetica, potrebbe rimanere insensibile di fronte ai desideri e ai bisogni della sua compagna. Così come nessuna donna affronterebbe un duro conflitto coniugale per soddisfare un puro bisogno narcisistico». Detto questo, se lui ci dice che il nostro naso è bellissimo e che regala personalità al viso si può provare ad ascoltarlo. E imparare ad apprezzare il fatto che il suo amore comprenda anche le nostre (piccole) imperfezioni».

Coppia: se lui pensa al lifting e lei non vuole

Oggi tanti uomini si fanno la ceretta o esprimono il desiderio di eliminare un inestetismo che li ha sempre infastiditi. La reazione di lei, però, in genere è sempre di grande sorpresa. Come farle capire che anche in estetica vale la par condicio?

LA PAURA DEL CAMBIAMENTO «La chirurgia estetica serve a migliorare l’aspetto della persona e può sembrare improbabile che la moglie o la compagna sia dispiaciuta di avere un uomo curato e più bello. È probabile che, dietro alla contrarietà nei confronti di un intervento di bellezza, ci sia una preoccupazione diversa: la paura che il proprio uomo stia cambiando o che abbia fatto propri dei valori e degli atteggiamenti diversi, che non sembrano appartenere alla storia della coppia. Un altro timore potrebbe essere dato da stereotipi e pregiudizi: a lei sorge il dubbio che un uomo “rifatto” non possa piacerle, da qui il suo parere negativo».

CHIARIRE LE PROPRIE IDEE «Nella coppia non si può e non si deve ragionare solo in modo logico. Occorre anche tenere conto dei sentimenti, dei valori, dei desideri dell’altro. Detto questo, bisogna innanzitutto rassicurare lei su quello che si desidererebbe fare e perché. A volte alla base di una trasformazione ci sono esigenze di lavoro, se la propria attività richiede un aspetto gradevole. Altre volte, ci si toglie uno sfizio. La soluzione sta nel cercare di spiegare il motivo alla propria moglie o compagna. Ci sarà tempo per riflettere: l’intervento non è ancora stato programmato, nulla è stato ancora deciso».  

Coppia: se lui ha una partner molto attraente

Avere al fianco una donna bella e desiderata è stimolante. Ma può anche dare fastidio vedere quanti uomini sono attratti da lei. Se prima, però, la gelosia era tollerata (e talvolta perfino apprezzata), oggi è da retrogradi protestare per le attenzioni e gli sguardi che una compagna riceve da altri. Come vivere meglio questa situazione, senza urtarla perché si è irritati?

I PERICOLI DELLA GELOSIA «Bisogna prima di tutto fare una distinzione. Ci sono due tipi di gelosia» spiega Chiara Lupo, psicologa e psicoterapeuta. «Ce n’è una ironica, divertente, persino stimolante per la coppia: è quella che nasce anche dalla soddisfazione di stare con una donna molto desiderata. C’è un tipo di gelosia, invece, che si trasforma in aggressività verso di lei. Si verifica in genere quando, sotto sotto, c’è un problema di fiducia sia verso se stessi sia nei confronti di lei. E un sentimento del genere non porta benefici alla coppia».

CREDERE NEL RAPPORTO «Questo tipo di gelosia» sottolinea Chiara Lupo «nasconde un meccanismo perverso. Da un lato l’uomo vuole essere invidiato per essere in compagnia di una donna che non passa inosservata. Però, essendo insicuro, patisce gli sguardi che le lanciano gli altri. La strada da percorrere, per quanto difficile, è provare a rivalutarsi, convincendosi che ci sono ottime ragioni per meritare il suo amore, invece di avvelenare tutto con la diffidenza».

Coppia: se lui sta con una donna in carriera

A lui non solo fa piacere che lei lavori, ma è anche contento per i suoi successi professionali e cerca perfino di aiutarla a conseguirli. Gli spiace, invece, che lei sia così concentrata sul lavoro da non ricambiare le sue attenzioni. Ci sarà un modo per farle capire: «Ti supporto, ma a volte non ti sopporto»?

IL MALUMORE SI ACCUMULA «È facile che in questi casi si sviluppi una situazione di sofferenza» spiega Chiara Lupo, psicologa e psicoterapeuta, aggiungendo: «Gli uomini non sono abituati a esternare le proprie richieste come facciamo noi, soprattutto quando si tratta di rivelare i malumori causati dalle troppo ore che lei passa in ufficio. Un uomo che soffre perché lei è poco accogliente e attenta, vive il disagio in silenzio e accumula malcontento e rancore. Così succede che, alla prima occasione, lui esprima le sue esigenze con aggressività».

AFFRONTARE IL CONFLITTO «Gli uomini non devono avere paura di affrontare un sano scontro, quello in cui si fanno presenti i propri disagi senza nervosismo e senza forzare l’altro. Se lui sente che lei nella vita quotidiana è distante, fa bene a farlo presente subito, prima che si creino lacerazioni difficili da ricucire. E, visto che gli uomini hanno sempre paura di apparire poco virili, è bene ricordare che chiedere non vuol dire essere lagnosi, ma porre un problema per cercare di superarlo insieme». Insomma, invece di sbottare sfruttando un pretesto qualsiasi, è meglio affrontare l’ostacolo ed esprimere i propri bisogni.

Coppia: se lui ama una donna più grande

Scandaloso e raro fino a qualche tempo fa, oggi il rapporto tra un ragazzo giovane e una donna più matura è sempre meno raro. Eppure una relazione di questo tipo continua a spiazzare un po’ tutti. Spesso provoca malumori in famiglia e sollecita gli sguardi curiosi degli estranei. Aspetti che, dopo un po’, infastidiscono anche una coppia innamorata e, in particolare, lui. Se, infatti, è facile capire il punto di vista femminile (ha puntato su un compagno giovane e sbarazzino), quello maschile suscita perplessità.

LA SINDROME DEL TOY BOY «Un ragazzo che esce con una donna più grande è oggetto di invidia da parte degli altri uomini, grazie all’immaginario legato al rapporto con una signora più esperta» spiega Gabriele Baroni, sociologo e coach. «Nello stesso tempo, però, c’è chi lo mette sull’avviso perché “di sicuro lei lo usa solo per divertirsi”. In effetti ci può essere una piccola parte di verità: una donna adulta ha meno problemi di un ragazzo che ancora studia o lavora da poco, magari desidera godersi la vita e può anche permetterselo. Il rischio maggiore è, oltre a una dipendenza economica, che lei lo sovrasti, lo influenzi sotto il peso della sua personalità, impedendogli di formarsi in modo autonomo. Senza parlare dell’orologio biologico, che per lei può scattare quando lui è ancora un ragazzo.».

VALORIZZARE I PREGI «Invece di sminuirsi, pensando di essere meno colto, ricco ed esperto di lei, un uomo dovrebbe valutare quanto è prezioso ciò che può offrire. Non si tratta solo dell’aspetto fisico. La differenza di approccio alla vita può arricchire anche lei e un uomo più giovane è una garanzia di novità, una boccata d’aria fresca!».  

Coppia: se lui la vorrebbe a casa

In linea di principio, lui non è affatto contrario alle donne che lavorano. Né vorrebbe “chiudere in casa” la partner per gelosia. Semplicemente, gli piacerebbe che lei lasciasse il lavoro per passare finalmente più tempo insieme. E poi, così, potrebbe dedicarsi alla casa e alla famiglia. Peccato che la sua compagna non sia molto d’accordo.

LA VOGLIA DI STARE AL CENTRO «Una richiesta di questo tipo può nascondere motivi diversi» spiega Gabriele Baroni, sociologo e coach. «Se, per esempio, lei ha un impiego appassionante, che assorbe molte delle sue attenzioni, può esserci un pizzico di gelosia: agli uomini piace essere l’elemento più importante nella vita di una donna, anche se non lo ammettono. Se poi lui ha raggiunto una certa posizione sociale, la visibilità e il successo della moglie possono metterlo a disagio, facendolo sentire “in ombra”. In questo caso, l’uomo potrebbe chiederle di puntare su un’occupazione più defilata».

RINUNCIARE AL PRESSING «In generale, in una relazione di coppia è sempre giusto che ciascuno possa avanzare le proprie richieste» prosegue l’esperto. «Parlandone insieme potrebbe affiorare un punto di incontro, soprattutto se lei vive un momento di stanchezza sul lavoro. Al contrario, una donna fortemente motivata sarà in difficoltà ad accettare richieste di questo tipo. E non è giusto che ceda solo perché sottoposta a un pressing da parte del marito: con il tempo ci sarebbero ricadute negative nel rapporto. Meglio specificare per quali motivi si pensa che lei debba essere più presente e, soprattutto, in quali momenti».  

Coppia: se lui è meno mondano di lei

Fino a qualche tempo fa erano gli uomini ad avere un ampio calendario di svaghi extra domestici, dal calcetto alla cena “only for men”. Oggi, invece, ogni volta che lei si appresta a uscire per un film o una cena con le amiche, succede che lui le chieda: «Ma non ti va di passare un po’ di tempo con me?».

UNA QUESTIONE DI MISURA «Uscire con le amiche, così come gli uomini hanno sempre fatto, è per le donne una conquista piuttosto recente. Resa ancora più attraente da fiction e film che l’hanno trasformata, in un certo senso, in un successo da pari opportunità» osserva Gabriele Baroni, sociologo e coach. «Su questo è facile che gli uomini facciano delle ironie, soprattutto se le amiche sono tutte single. Ma il loro vero timore è che lei rimpianga un po’ la sua condizione precedente. O che possa fare incontri “pericolosi”. Diverso è il caso in cui la moglie ha un calendario fitto d’impegni da cui il marito è escluso: è normale che lui possa nutrire dei dubbi».

PROVARE A FARSI AVANTI «In primo luogo è utile che l’uomo rifletta su come è stata negli ultimi tempi la vita in comune» continua l’esperto. «Per provare, magari, a ricordare come lei abbia cominciato a uscire con altre persone perché non la si è mai voluta accompagnare agli eventi che le interessavano. Basta in questo caso riproporsi, scoprendo magari nuovi interessi reciproci. Così le prossime serate con le amiche suoneranno meno minacciose».  

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