All’origine spesso c’è un bisogno

All’origine spesso c’è un bisogno

«Per cominciare va detto che, al di là di eventuali differenze o affinità, due sconosciuti guardano subito l’aspetto fisico: se qualcosa dell’altro li respinge, che siano il corpo o la gestualità, non potranno mai innamorarsi» commenta Emanuele Jannini. «Non parlo di fedeltà ai canoni estetici: possediamo un istinto animale che ci porta a essere inconsapevolmente attratti da chi sembra offrirci il miglior patrimonio genetico possibile. Poi, visto che le relazioni umane si basano sulla parola e sullo scambio, ecco che avere subito un punto di contatto, dalla professione che si svolge alla meta delle ultime vacanze, è l’occasione per cominciare a parlare. E scoprire eventuali differenze di età, interessi, stile di vita». In realtà, però, in amore il balletto delle affinità e delle divergenze tocca leve più profonde, e meno consapevoli, di semplici gusti e interessi. «Avete presente l’amica che si lamenta di perdere sempre la testa per uomini “sbagliati”?» spiega Agnese Eleuteri.
«La verità è che questi fidanzati “no” hanno caratteristiche che rispondono a delle esigenze irrisolte del partner. Per esempio, la donna insicura, o che teme di essere abbandonata, sarà attratta da uomini possessivi e autoritari». In questi casi, dunque, il collante è dato da un incastro di bisogni: quello di dominare e quello di essere dominata.

È vero che in amore gli opposti si attraggono?

Un uomo e una donna molto diversi hanno due possibilità: o “esplodono” o si innamorano.

Il personal trainer con la modella curvy, il macellaio con la surfista vegana, l’avvocato con la ragazza che lavora al mercato: cosa potrebbe succedere a queste coppie se dovessero convivere per 5 giorni? È la formula del nuovo reality A letto con il nemico (su Fox Live ogni martedì alle 21). Costretti alla coabitazione forzata,
un uomo e una donna diversi che più diversi non si può hanno due possibilità: esplodere o innamorarsi. «O, quantomeno, incuriosirsi della vita dell’altro» commenta Agnese Eleuteri, psicologa, sessuologa e consulente per questo programma. A lei e al sessuologo Emanuele Jannini abbiamo chiesto se, per far scoccare la scintilla, contano di più le affinità o le differenze.

Le differenze passano in secondo piano

Le differenze passano in secondo piano

Quante volte ti è capitato di commentare: «Ma come faranno quei due a stare insieme? ». A prima vista, le relazioni tra persone molto diverse, per esempio l’intellettuale e la fashion victim o il personal trainer e la ragazza pigra che ama i suoi chili di troppo (per citare una coppia del reality), non possono funzionare. Di cosa
parleranno? Su cosa si potranno trovare d’accordo? A sorpresa, invece, possono rivelarsi solidissime. «Vuol dire che entrambi sono andati oltre gli stereotipi e hanno scoperto di avere in comune valori importanti. Come la lealtà, l’amore per la famiglia, la collaborazione e così via» spiega l’esperta. «E questo basta per volersi bene e a tollerare senza difficoltà che, nel tempo libero, ognuno faccia cose differenti e frequenti amici diversi anzi,stare un po’ per i fatti propri diventa un’esperienza, necessaria e rigenerante, che porta ossigeno alla relazione». Perché in amore avere dei punti di contatto è indispensabile, ma ciascuno stabilisce quali devono essere.

Esiste anche l’incastro perfetto

Esiste anche l’incastro perfetto

Ma qual è il mix ideale di affinità e differenze perché tra due persone, al di là dell’attrazione fisica, scocchi la scintilla? «Quello in cui i limiti dell’uno si incastrano bene con i difetti dell’altro» commenta Agnese Eleuteri. «Se, per esempio, lui è molto disordinato e lei è talmente distratta da non far caso al calzino per terra o ai giornali sparsi sul divano, tra loro non ci saranno mai discussioni né richieste di cambiamento». Insomma, la convivenza felice si regge solo in parte sull’amore. Per il resto, contano di più i difetti. «L’importante è che siano limiti opposti: non conta se lei è vegetariana e lui onnivoro, su questi stili opposti ci si può rispettare senza difficoltà. Diverso è se tutti e due sono anche permalosi e brontoloni. In questo caso, è facile prevedere che non funzionerà a lungo».

E a letto possono esserci dei vantaggi

E a letto possono esserci dei vantaggi

L’amore non è come l’amicizia: servono desiderio e passione. «E, in generale, perché l’eros si risvegli contano più le differenze, le sfumature, i contrasti» continua Emanuele Jannini. «A letto, se lui e lei sono troppo simili, la noia è dietro l’angolo. Peggio ancora se sono una coppia cosiddetta simbiotico-fusionale: fare tutto
insieme, avere gli stessi amici, interessi e impegni uccide il desiderio». E, fuori dal letto, la quotidianità può facilmente trasformarsi in una gabbia. «L’eccessiva somiglianza impedisce di evolvere» spiega Agnese Eleuteri. «Così il legame diventa fragile e può bastare un piccolo imprevisto,come un cambiamento che riguarda solo uno dei due, per mandare in crisi il rapporto».

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