15 maggio 2013: nella giornata che lo IEO ha dedicato alle donne, una notizia shock arriva dall’America quasi ad irrompere nelle testimonianze delle donne curate per un tumore al seno, sconvolgendone il senso temporale. Non si tratta infatti di un racconto su una cura post-diagnosi ma su un trattamento preventivo pre-diagnosi.
Angelina Jolie, 37 anni, ha deciso di sottoporsi ad una mastectomia totale, perché portatrice del gene mutato che aumenta sensibilmente la probabilità di ammalarsi di cancro al seno e alle ovaie. E lo ha fatto prima ancora di ricevere la diagnosi, per abbassare tale probabilità.
È una strana coincidenza che la rivelazione dell’attrice, figlia di una donna morta di cancro a 56 anni, si incrocia con le storie di chi ci è passata. La sua scelta coraggiosa, espressa in una lettera al New York Times, cambia per sempre la sensibilizzazione alla prevenzione al tumore al seno, aprendo nuovi interrogativi. Di carattere scientifico ed etico.
Ne abbiamo parlato con l’oncologo Virgilio Sacchini, Professore presso il Weill Medical College of Cornell University e il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, e autore del libro Dai sempre speranza. I pazienti che hanno cambiato la mia vita, edito da Mondadori.