Rimedi omeopatici, quando sono utili

I battiti cardiaci che accelerano, la mancanza di energia, gli occhi che vedono "tutto nero"...ansia, forme depressive e stress sono disturbi sempre più diffusi nella società contemporanea occidentale. E vanno a braccetto con l'aumentato consumo di farmaci antidepressivi, ansiolitici e sonniferi.

Chi è più soggetto ad attraversare questi stati psicofisici debilitanti sono le donne, gli adolescenti gli anziani. Le cause di tale quadro sono facilmente rintracciabili nel surmenage lavorativo, nella difficoltà a gestire lavoro e famiglia, nell'aumentata pressione della realtà virtuale sulle relazioni reali e anche nelle condizioni economiche instabili. Quest'ultime colpevoli della costante percezione di precarietà, povertà e insicurezza per il futuro prossimo.

Ad esempio pensiamo ad adolescenti e anziani, due categorie solo apparentemente lontane: i primi sofferenti di inadeguatezza, ansia da prestazione e mancanza di certezze, i secondi invece veri e propri "survivors" in un mondo che cambia alla velocità della luce e li abbandona spesso in solitudine.

Condizioni personali e sociali di questo tipo rendono più predisposti a soffrire di disturbi psicofisici più o meno gravi, per ciascuno dei quali è sempre necessario rivolgersi al medico curante. Solo quest'ultimo, infatti, potrà consigliare al paziente la visita specialistica più indicata (neurologo, psicoterapeuta, psichiatra). Quando tali disturbi sono lievi, l'omeopatia può essere di grande aiuto evitando il ricorso "fai da te" ai farmaci. A spiegarci come sfruttare i benefici delle cure omeopatiche, è il dott. Massimo Saruggia - medico chirurgo, esperto in omeopatia e psicoterapeuta.

Ansia, insonnia e stress? L’omeopatia può aiutarti

Ansia lieve, stress e insonnia. Scopri i rimedi omeopatici suggeriti dall'esperto, il dott. Massimo Saruggia

N.B. Le informazioni riportate non devono costituire fonte di autodiagnosi e autocura. Per ogni dubbio si rimanda alla consultazione del proprio medico di fiducia.

I vantaggi della medicina omeopatica

Differenza tra depressione e ansia lieve

Come sottolinea il dott. Saruggia, vi è un’importante e fondamentale differenza tra la depressione intesa come patologia clinica e una condizione di ansia lieve e moderata. In quest’ultimo caso è possibile evitare il ricorso indiscriminato alle benzodiazepine (il principio attivo ansiolitico più utilizzato) e tentare la via dell’omeopatia. Le cure dolci omeopatiche possono, infatti, rivelarsi efficaci per chi soffre di disturbi quali: insonnia, nervosismo, irritabilità accentuata, stanchezza mentale, tensione muscolare (che spesso causa forme di cefalea muscolo-tensiva) e dolori spasmofilici (spasmi muscolari involontari, disturbi intestinali, tremori) che siano riconducibili all’ansia lieve.

I vantaggi dell’omeopatia, in questo caso, sono la mancanza di effetti collaterali e la possibilità di somministrazione a pazienti di ogni età. Non marginale è, inoltre, l’assenza di sostanze che generino dipendenza e assuefazione, nonché di effetti secondari quali calo dell’attenzione e alterazione dei riflessi (frequenti, invece, conseguentemente all’assunzione di benzodiazepine).

Infine, il ricorso all’omeopatia non esclude comunque di seguire, contemporaneamente alle cure dolci, una terapia farmacologica di tipo “tradizionale”.

Stress, quando è eccessivo

Cos’è il distress

Lo stress, spiega Saruggia, è la nostra risposta a un cambiamento ambientale. In sostanza, questa tensione psichica e nervosa, che spesso proviamo, è un meccanismo che permette di adattarsi all’ambiente in cui viviamo e, per questo motivo, non ha soltanto una valenza negativa.

Differente è, invece, il caso in cui si stia vivendo una condizione di distress ovvero di stress eccessivo: questo disturbo è gestibile in modo efficace con l’aiuto dell‘omeopatia. I rimedi omeopatici possono, infatti, aiutare ad affrontare i cambiamenti contingenti che provocano eccesso di stress così come costituire un vero e proprio “trattamento di fondo” del distress.

Insonnia, risolverla senza sonniferi

Per riappropriarti della tua giornata

Chi non dorme o dorme male lo sa, l’insonnia condiziona negativamente tutta la giornata portando con sé irritabilità e poca lucidità mentale. Inoltre, l’insonnia genera ulteriori effetti negativi sulla nostra salute, tra i quali si riscontrano una maggior predisposizione al sovrappeso e una risposta ormonale anomala alla mancanza di sonno.

I disturbi del sonno affliggono circa un italiano su tre, in differenti forme. Infatti, c’è chi fatica a prendere sonno e chi, invece, si sveglia all’alba e non riesce più ad addormentarsi.

Poi ci sono coloro che si svegliano anche una decina di volte a notte, sperimentando un ben poco riposante sonno frammentato. In questi casi, sono numerosi gli insonni che ricorrono all’assunzione di sonniferi e che incorrono in una vera e propria dipendenza da farmaci ipnotici. L‘omeopatia può evitare tutto ciò, intervenendo sulla riduzione dell’ansia lieve che spesso si trova a monte delle varie forme di insonnia.

Il dott. Saruggia consiglia, a chi soffre di insonnia da ansia moderata, l’assunzione del rimedio omeopatico Datif PC. Può accadere, inoltre, che l’insonnia sia causata da un evento specifico, spesso legato a una perdita affettiva o a uno shock emotivo. In questi casi, si consiglia l’aggiunta di Gelsemium 9 CH e Ignatia 9 CH.

Infine, avete presente quando non ci si riesce ad addormentare per i mille pensieri e per le elucubrazioni mentali infinite? Ebbene, questo disturbo ha un nome: si tratta di iperideazione, condizione frequente per le donne, sempre chiamate a dare il massimo su più fronti. In questi casi, oltre alle cure dolci, si potrebbe prendere in considerazione un percorso di psicoterapia, che aiuti ad allentare il bisogno di controllo eccessivo.

Ansia lieve, un aiuto per gestirla

Diversi sintomi da trattare

L’ansia è uno dei mali più frequenti della società occidentale. Le manifestazioni di ansia lieve o moderata assumono molteplici forme e, spesso, sconfinano in veri e propri disturbi fisici (le malattie psicosomatiche insegnano), tanto che non sempre è facile individuare uno stato d’ansia alla base dei vari sintomi.

Esistono anche, come illustra il dott. Massimo Saruggia, diverse forme di ansia lieve (entrambe molto diffuse): vi è chi soffre di ansia da anticipazione e chi, invece, di stati ansiosi causati da frustrazione. Nel primo caso, si notano questi sintomi: apprensione, attività frenetica (ad esempio, camminare su e giù per la stanza senza sosta), vertigini e crampi.

Nel secondo caso, invece, le manifestazioni più frequenti sono: irritabilità eccessiva, insonnia e sonno disturbato, palpitazioni e sensazione di avere il classico “nodo alla gola“. I rimedi omeopatici consigliati, in questi casi, sono sempre Datif PC con aggiunta di Argentum nitricum 7 CH (per l’ansia da anticipazione) e Ignatia 5 CH (per l’ansia da frustrazione).

Astenia, ritrova l'energia perduta

Quando tutto sembra troppo pesante

Negli stati di forte astenia è difficile affrontare con serenità anche le più banali attività quotidiane. Tutto quanto, in presenza di sovraffaticamento, assume infatti un peso enorme e diventa un ostacolo insuperabile.

In questi casi, è bene intervenire il più tempestivamente possibile. Innanzitutto, è sempre consigliabile effettuare controlli ed esami specifici in modo da escludere eventuali infezioni in corso oppure carenze nutrizionali (per esempio, anemia o mancanza di altri minerali indispensabili).

Anche l’omeopatia, per chi attraversa un periodo di forte astenia, può diventare un’ottima risorsa per ritrovare le energie date ormai per disperse: fondamentale è farsi consigliare da un medico esperto in omeopatia per individuare la strategia ottimale a seconda del tipo e del grado di stanchezza.

Quando l‘energia vitale ci abbandona, è frequente che invece ci raggiunga un virus molto subdolo che riposa in attesa di un nostro sovraffaticamento: stiamo parlando dell’herpes. In questi casi, il dott. Saruggia consiglia l’assunzione dei rimedi omeopatici Rhus toxicodendron 5 CH e Apis mellifica 5 CH.

 

Stress nell'adolescenza, allarme inadeguatezza

Mettere un freno all’ansia da prestazione

L’ansia lieve, così come lo stress, sta diventando un’emergenza anche per gli adolescenti (e se ne individuano sempre più casi persino nell’età pre-adolescenziale).

Ma perché accade ciò? Prima di tutto, l’adolescenza è un’età già di per sè delicatissima e complessa, essendo dominata da continui cambiamenti fisici e sbalzi ormonali.

In secondo luogo, è proprio in questa fascia di età che è più frequente provare un senso di inadeguatezza (nei confronti del piccolo gruppo ma anche verso il mondo inteso nel senso più ampio) e una forte ansia da prestazione (scolastica, sportiva, affettiva, legata all’immagine esteriore).

I sintomi che evidenziano questa tipologia di ansia nell’adolescenza sono per lo più: palpitazioni, senso di oppressione, cefalee (muscolo-tensiva in primis), irritabilità, problemi di concentrazione e scarsa energia fisica.

Non è raro, poi, che l’ansia moderata a quest’età si ripercuota anche sull’apparato gastrointestinale, provocando sia episodi di bruciori di stomaco sia manifestazioni di colite con crampi addominali.

Il dott. Massimo Saruggia, in questi casi, consiglia i rimedi omeopatici Iris versicolor 5 CH e Kalium bichromicum 5 CH (per reflusso e bruciore) oppure Cuprum metallicum 5 CH e Colocynthis 5 CH (in caso di dolori crampiformi).

Riproduzione riservata