Calcio, a cosa serve

Il calcio è un elemento che non dovrebbe mai mancare nella dieta di donne e uomini di qualsiasi età. Inoltre, ci sono momenti della vita femminile in cui l'apporto di questo minerale dovrebbe essere maggiore: vedi gravidanza, allattamento e menopausa.

Ma a cosa serve il calcio? Innanzitutto, la sua assunzione va a rafforzare la salute di denti e ossa, prevenendo o aiutando ad affrontare fragilità ossea e osteoporosi. Inoltre, il calcio serve anche ad attivare gli enzimi e gli impulsi nervosi, nonché a proteggere al meglio le cellule e rinforzarne la membrana.

Ma non basta soltanto assumerlo il calcio, importante è anche assorbirlo in modo ottimale. E come? Un ruolo fondamentale, per la biodisponibilità di questo importante minerale, viene svolto dalla vitamina D (sintetizzata dal colesterolo con l'esposizione ai raggi solari) e anche da zuccheri (lattosio) e aminoacidi (in particolare, lisina e arginina). Vediamo insieme quali cibi consumare per esser sicuri di fare una buona scorta di calcio. E non di solo latte si tratta…

Calcio, non solo nel latte

  • 02 04 2014

Il calcio non è solo in latte e derivati. Ecco dove possiamo trovarlo, con un occhio di riguardo al cibo etnico

Il calcio è fondamentale per la nostra salute.

Sfoglia la gallery per scoprire tutte le fonti alimentari (alternative al latte) di questo prezioso minerale.

Latte, sì o no?

L’eterno dilemma del latte

Innanzitutto premettiamo che il latte e i latticini sono, per natura, fonti di calcio. Ciò significa che assumendo tali cibi, l’organismo fa scorta di questo prezioso minerale.

Ma di quanto calcio si ha bisogno in media? In passato, i nutrizionisti parlavano addirittura di 1500 mg al giorno, oggi le ultime ricerche in campo medico sono arrivate a decretarne una quantità necessaria che si aggira attorno ai 700 mg pro die (praticamente, la metà).

A queste nuove scoperte, si è aggiunta anche la crescente avversione nei confronti di latte e derivati, presunti portatori di danni più che di benefici alla salute. Analizzando con obiettività la questione, il danno provocato dal latte vaccino e derivati  (o comunque non vegetale) alla salute dell’uomo è fondamentalmente da attribuirsi all’elevato contenuto in ormoni (soprattutto estrogeni, responsabili di uno sviluppo sessuale precoce nelle bambine e di maggior incidenza di tumori femminili).

Ma perché il latte (e i formaggi) a oggi contengono tanti ormoni? Perché le mucche, causa allevamenti intensivi e pericolo di epidemie, assumono molti antibiotici. Dunque, sia la loro carne sia il latte riportano i residui di tale “cura” medica.

Una soluzione per aggirare tutto ciò sarebbe optare per latte e prodotti caseari di origine biologica garantita (senza residui di ormoni e OGM) e, comunque, fare sempre leva sul buon senso. Non c’è infatti bisogno di bere un litro di latte al giorno, se si assume una tazza di questo alimento si può poi bilanciare il resto dell’apporto di calcio con altre tipologie di cibi.

Ricotta, fonte magra di calcio

Assorbire al meglio il calcio, no a caffè e grassi

Inoltre, è bene ricordare che: il calcio si assorbe meno in presenza di un’alta percentuale di grassi. Dunque, meglio scegliere latticini magri e latte scremato (a tutto vantaggio anche della linea).

A questo proposito, un’ottima scelta è la ricotta ottenuta da solo siero di latte (da acquistare nella versione senza crema di latte o panna). Quest’ultima, infatti, non è un vero e proprio formaggio pur risultando invece una buona fonte di calcio per tutta la famiglia.

Ulteriore avvertenza: l’assorbimento di calcio diminuisce con l’aumento del consumo di caffè. Ciò significa che unire caffeina e latte non è affatto una buona idea: se non si può fare a meno della tazza di latte, meglio consumarlo da solo.

E se si ama il cappuccino? Optare per un cappuccio alternativo preparato con latte vegetale di soia, di riso o di mandorla. Ormai quasi tutti i bar lo propongono ed è davvero gustoso e sano.

Acqua, meglio del rubinetto

L’acqua del sindaco, fonte naturale di calcio

Sfatiamo immediatamente il mito che il calcare contenuto nell’acqua del rubinetto sia causa di formazione di calcoli o sabbia nei reni. Tutto ciò è assolutamente falso, certo è che se già si soffre di una qualche patologia renale allora è opportuno affidarsi ai consigli dell’urologo in merito all’acqua migliore da consumare.

Ma in condizioni di normalità, l’acqua “del sindaco”, oltre a essere gratuita e a impatto ambientale nullo, è anche un’ottima fonte di calcio tutta naturale. Infatti, trattasi di acqua dura ovvero di un’acqua ricca di sali minerali (compreso il calcio). Grazie all’elevato contenuto calcareo, l’acqua di falda contribuisce alla salute cardiovascolare dell’organismo proteggendo cuore e arterie.

L’unico inconveniente potrebbe essere il sapore, non gradito a tutti. Per ovviare alla sgradevolezza, è sufficiente far scorrere l’acqua prima di versarla in una bottiglia in vetro o caraffa. E poi lasciarla riposare qualche minuto, meglio se in frigorifero. Poco tempo di refrigerazione, e il sapore sarà immediatamente più gradevole e fresco.

Sesamo, più calcio del latte

Hummus, proteine e ossa resistenti

I semi di sesamo sono molto gustosi e aromatici. Ingredienti top di croccanti e pani speciali (tra cui il nostrano pane siciliano) o insaporitori d’eccezione per ottimi piatti etnici (hummus), i semi di sesamo sono una fonte incredibile di calcio e altri preziosi minerali. Pensiamo soltanto che 100 grammi di semi di sesamo contengono circa 980 mg di calcio (un bicchiere di latte interno ne conta 290 mg circa) e che questi preziosi semini sono anche una fonte insostituibile di zinco.

A cosa serve lo zinco? Questo minerale è fondamentale per il buon funzionamento del nostro sistema immunitario e, inoltre, accresce (unito al calcio) il livello di densità ossea.

Come assumere i semi di sesamo? In insalata e negli impasti per pane, seguendo vie tradizionali oppure preparando ottimi piatti come l’hummus. Pietanza di origine araba, l’hummus è preparato con ceci, limone e salsa tahina. Quest’ultima è una tipica pasta di semi di sesamo, acquistabile sia nei supermercati sia nei numerosi negozi etnici. L’hummus è dunque una buona fonte vegetale di proteine nonché una riserva di calcio naturale.

 Semi di sesamo al posto del sale

Gomasio, dal Giappone un insaporitore-cura

Un’altra originale e sana fonte di calcio è il gomasio: si tratta di un insaporitore di origine asiatica (molto usato nella cucina giapponese) che permette anche di diminuire la quantità di sale aggiunto alle pietanze.

Il gomasio, infatti, è un sapiente mix di sale e semi di sesamo (a volte anche di alghe tritate, ulteriori fonti di calcio) da usare esattamente come il sale tradizionale.Il gomasio è facilmente reperibile nei punti vendita etnici, nella grande distribuzione ma è anche molto semplice da preparare a casa (triturando al mixer semi di sesamo e sale grosso).

Alghe, magre con ossa forti

Iodio più calcio, preziose insalate di mare

La cucina orientale riserva incredibili sorprese, non solo dal punto di vista del gusto ma anche dal lato salutare dell’alimentazione. Infatti, nel menu asiatico per eccellenza, troviamo sempre le alghe: fonti insostituibili di iodio, questi regali del mare sono un aiuto importante per attivare il metabolismo in modo naturale favorendo così il dimagrimento e la perdita di grasso corporeo.

Ma c’è di più: le alghe sono anche un’ottima fonte verde di calcio, ferro e vitamine. Un piatto di insalata di alghe è un pieno di energia per le difese immunitarie e un ottimo modo per depurarsi in vista della bella stagione, nonché un’accertata prevenzione alimentare per vari tipi di tumori.

Bisogna però fare attenzione alla provenienza dell’alga. Dopo il terremoto in Giappone dell’11 marzo 2011, con conseguente disastro nucleare, sarebbe meglio evitare di consumare alghe di origine giapponese (per il rischio di contaminazioni).

Anche se la la Commissione Europea ha emanato regolamenti e normative che prevedono rigidi controlli dei prodotti importati dal Giappone, per quanto riguarda le alghe a oggi è più consigliabile scegliere quelle di varietà atlantica.

Dove si acquistano le alghe? Nei negozi alimentari asiatici ma anche nei supermercati bio o nella grande distribuzione (reparto etnico).

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