Ceretta inguine, può dare infiammazione

Prima di capire quali sono i rimedi “no-dol” per un'epilazione più serena una premessa è d'obbligo: secondo la maggior parte degli specialisti sarebbe meglio lasciare l'inguine come mamma lo ha fatto perché lo strappo della ceretta induce infiammazione del follicolo, l'area dove risiede la radice del pelo. I follicoli infiammati diventano “terreno fertile” per batteri come gli stafilococchi e gli streptococchi e, quando vengono infettati, si formano dolorosi e antiestetici foruncoli e pustole la cui rimozione può richiedere anche un'incisione. Quando si parla di ceretta inguinale bisogna anche considerare che questa parte del corpo è ricca di linfonodi, piccoli organi a forma di “fagiolo” distribuiti in diverse aree strategiche del corpo, molto importanti per la difesa dell'organismo in caso di aggressioni esterne. Lo strappo del pelo, inducendo infiammazione, può causare un rigonfiamento dei linfonodi, che possono diventare anche doloranti. Questo succede soprattutto a chi soffre di “linfonodi reattivi”, ovvero  che tendono ad ingrossarsi notevolmente in seguito ad una normale risposta del sistema immunitario. Oltre ai problemi indotti dal trauma dello strappo, ci sono esperti che criticano la rimozione del pelo in quanto struttura che fornisce una protezione meccanica naturale dell'organo genitale femminile. Tuttavia va sottolineato che, in base anche all'etnia, ci sono donne alle quali il pelo nella zona pubica non cresce proprio.

Ceretta all’inguine: cinque trucchi per uno strappo indolore

  • 20 07 2015

La ceretta all'inguine per molte donne è sinonimo di “dolore”, esistono però piccole accortezze che consentono di rendere più sopportabile l'estirpazione del pelo.

La pomata anestetica

A mali estremi estremi rimedi. Per chi proprio non tollera il dolore, applicare una crema anestetica prima dell’epilazione può aiutare. E’ fondamentale ricordarsi che al momento della ceretta la pelle dev’essere totalmente asciutta, per questo motivo la pomata va’ massaggiata sull’area da depilare fino a completo assorbimento, e successivamente bisogna cospargere di borotalco la zona inguinale per evitare che la cera strappi via la pelle ammorbidita.

L'anestetico naturale, il ghiaccio

L’anestetico naturale: il ghiaccio. Addormentare per qualche istante piccole aree del corpo con il ghiaccio è molto semplice. In questo caso è sufficiente avvolgere alcuni cubetti in un panno e appoggiare quest’ultimo sulla zona interessata, poco prima di applicare la cera. In questo modo il ghiaccio agisce da “vasocostrittore” e anestetizza la parte da depilare per pochi secondi, quelli necessari ad effettuare lo strappo. Anche in questo caso la pelle non deve assolutamente essere bagnata.

Epilarsi al momento giusto fa la differenza

Epilarsi al momento giusto fa la differenza. “Durante il flusso le concentrazioni dell’ormone progesterone diminuiscono determinando un rallentamento della crescita del pelo, anche se bisogna sottolineare che si tratta di pochi millimetri”, spiega a Donnamoderna la ginecologa Mariacristina Ferula. Dunque, fare la ceretta in “quei giorni” favorirebbe il mantenimento di risultati più duraturi. In realtà quando la donna ha le mestruazioni soffre di più perché gli sbalzi ormonali inducono una variazione del pH della pelle e la rendono maggiormente sensibile rispetto a quanto non lo sia durante il resto del mese. L’ideale dunque è aspettare un paio di giorni dopo il flusso in modo da coniugare risultati duraturi e meno dolore.

Spuntare i peli, ma non troppo

Le dimensioni contano. Più i peli sono lunghi, più è doloroso rimuoverli con la ceretta. Se invece sono troppo corti il rischio è di non ottenere i risultati desiderati. Il consiglio è dunque quello di tagliarli ad una lunghezza media prima di sottoporsi all’epilazione. Inoltre, il pelo va strappato poco alla volta, dunque l’area inguinale sulla quale effettuare lo strappo non dev’essere mai troppo estesa. Questo consiglio vale per il fai da te, ma anche per chi va dall’estetista: se l’esperta del beauty non segue questa regola diffidate, forse non è poi così esperta.

Quello che metti nel piatto conta

Giocare d’anticipo con l’alimentazione. Benché l’alimentazione quotidiana e la ceretta all’inguine possano sembrare argomenti lontani anni luce, in realtà un nesso esiste eccome. La dieta di tutti giorni svolge un ruolo fondamentale in numerosi processi fisiologici. La sensibilità cutanea e la percezione del dolore sono influenzati da questi processi ed esistono cibi in grado di sensibilizzare la pelle. In particolare gli esperti consigliano di evitare l’assunzione di caffé e alcolici almeno un paio di giorni prima della ceretta. Questi alimenti, infatti, sarebbero in grado di rendere più acido il pH della componente extracellulare dell’organismo umano, con conseguente maggiore suscettibilità della superficie cutanea agli stimoli esterni. E come esistono cibi no, esistono anche cibi si, che svolgono la funzione opposta. In questo caso può essere utile dunque cercare di alcalinizzare e idratare l’organismo bevendo tanta acqua e centrifughe a base, ad esempio, di cetriolo.

Vietata l'aspirina

Non assumere aspirina. C’è chi, in maniera incosciente, la consiglia prima della ceretta per il suo effetto analgesico. In realtà in questo caso il farmaco contribuisce solo a sensibilizzare la pelle suscitando esattamente la reazione opposta a quella desiderata. E’ importante anche non fare di tutta l’erba un fascio, ovvero, il fatto che l’aspirina sia controindicata per questa prescrizione non significa che lo siano tutti gli antidolorifici e antinfiammatori. Infatti l’acido acetilsalicilico, che è il principio attivo dell’aspirina, ha proprietà che altri farmaci analgesici non hanno, come ad esempio quella di indurre vasodilatazione.

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