Prima di capire quali sono i rimedi “no-dol” per un'epilazione più serena una premessa è d'obbligo: secondo la maggior parte degli specialisti sarebbe meglio lasciare l'inguine come mamma lo ha fatto perché lo strappo della ceretta induce infiammazione del follicolo, l'area dove risiede la radice del pelo. I follicoli infiammati diventano “terreno fertile” per batteri come gli stafilococchi e gli streptococchi e, quando vengono infettati, si formano dolorosi e antiestetici foruncoli e pustole la cui rimozione può richiedere anche un'incisione. Quando si parla di ceretta inguinale bisogna anche considerare che questa parte del corpo è ricca di linfonodi, piccoli organi a forma di “fagiolo” distribuiti in diverse aree strategiche del corpo, molto importanti per la difesa dell'organismo in caso di aggressioni esterne. Lo strappo del pelo, inducendo infiammazione, può causare un rigonfiamento dei linfonodi, che possono diventare anche doloranti. Questo succede soprattutto a chi soffre di “linfonodi reattivi”, ovvero che tendono ad ingrossarsi notevolmente in seguito ad una normale risposta del sistema immunitario. Oltre ai problemi indotti dal trauma dello strappo, ci sono esperti che criticano la rimozione del pelo in quanto struttura che fornisce una protezione meccanica naturale dell'organo genitale femminile. Tuttavia va sottolineato che, in base anche all'etnia, ci sono donne alle quali il pelo nella zona pubica non cresce proprio.