Cibo scaduto

Ogni anno il 3% del nostro Pil esce dal frigo e finisce nella spazzatura.

Eppure, non sempre la data di scadenza va presa alla lettera. Le alterazioni che subentrano con il passare del tempo possono creare problemi solo se riguardano alcuni alimenti come latte e carne. Per la maggior parte dei cibi, invece, al più può ridursi l’apporto nutrizionale o modificarsi il gusto.

Allora, etichette alla mano, segui queste indicazioni.

Cibo scaduto, lo butto?

No, non farlo. Leggi prima questi consigli. Scoprirai che tanti alimenti sono buonissimi ben oltre la data segnata sulla confezione

La dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” significa che, dopo tale data, il gusto originale non è più garantito.

Carne confezionata

Durata dal confezionamento: una settimana. Ma si prolunga di 2, 3 giorni se usi la borsa frigo per acquisto.

Come regolarti  La polpa diventa scura e il grasso ingiallisce? È al limite e, per non rischiare, cuocila benissimo. Se, inclinando la vaschetta, cola molto liquido, buttala.

Prosciutto cotto sottovuoto

Durata dal confezionamento: sino a tre settimane.

Come regolarti  Se dopo sette giorni o più dalla scadenza profumo e consistenza sono ancora perfetti, gustalo pure.

Pasta e riso

Durata dal confezionamento: Uno, due anni.

Come regolarti  Puoi consumarli anche un anno dopo la data di scadenza, ma solo se non li hai aperti. Altrimenti possono essere contaminati dalle “farfalline” dei cereali.

Latte fresco

Durata dal confezionamento: Cinque giorni.

Come regolarti  Il giorno dopo la scadenza nella maggior parte dei casi il latte è ancora buono, ma inizia già a ospitare batteri che potrebbero creare disturbi gastrointestinali. Per consumarlo in sicurezza, portalo a ebollizione. Se si raggruma, gettalo.

Cioccolato

Durata dal confezionamento: Più di un anno.

Come regolarti  La tavoletta può essere ancora buona mesi dopo la data di scadenza ma va protetta da calore e umidità, altrimenti il burro di cacao affiora in superficie, creando una patina bianca.

Yogurt

Durata dal confezionamento: fino a un mese. La conservazione (insieme ai benefici sulla salute) è garantita dai fermenti lattici che, con il passare dei giorni, diminuiscono.

Come regolarti   Se sigillato e ben conservato, puoi consumarlo fino a 10,15 giorni dopo la scadenza.

Verdure in busta

Durata dal confezionamento: una settimana circa, a seconda del vegetale e del taglio.

Come regolarti  Basta guardarle: se sono ancora belle, puoi ignorare la scadenza. Avranno solo meno vitamine che, comunque, si sono già perse in partenza per l’effetto del taglio che espone più superficie all’azione dell’ossigeno.

Olio extravergine

Durata dal confezionamento: fino a 18 mesi.

Come regolarti  Proteggilo dal calore e dalla luce. Avvolgi la bottiglia con carta stagnola e chiudi bene il tappo. Quando l’odore diventa rancido, buttalo.

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