Le 5 precauzioni quotidiane per non prendere l'influenza

L'autunno ha ampiamente bussato alle porte lasciando solo un pallido ricordo del caldo afoso che, a tambur battente, si è riproposto ogni giorno per tutta l'estate: con l'inizio della stagione fredda e delle scuole tornano alla carica anche i virus parainfluenzali che quest'inverno colpiranno 8 milioni di persone in Italia. A questi si sommeranno, con l'addentrandosi della stagione invernale, i casi di vera e propria influenza per un totale di 13 milioni di italiani a letto.

Per tutti quelli che non vogliono rientrare nella cerchia di unti e untori per il prossimo inverno , esistono alcune semplici regole giornaliere che possono aiutare a scongiurare le infezioni virali. Lo spiega Fabrizio Pregliasco, dell'Università degli Studi di Milano in una conferenza sul tema che si è tenuta a Milano.

Le cinque precauzioni quotidiane per non prendere l’influenza

  • 14 10 2016

Ecco alcune semplici regole giornaliere per tenersi alla larga dalle infezioni virali

Con l’inizio della stagione fredda tornano alla carica anche i virus parainfluenzali. Ecco alcune semplici regole giornaliere per tenersi alla larga dalle infezioni virali.

Dormire aiuta a sconfiggere i virus

Chi dorme forse non piglierà pesci, ma sicuramente combatte l’influenza. Una bella dormita riposante potrebbe essere una delle raccomandazioni del medico più amate dai pazienti. Durante il sonno, infatti, vengono attivati numerosi processi che favoriscono l’eliminazione delle tossine dall’organismo. Inoltre, recenti studi fanno luce anche sulle vere e proprie proprietà ‘anti-influenzali’ di una lunga e ininterrotta dormita: uno studio su topi pubblicato su Brain, Behaviour and Immunity dimostra che esiste una proteina prodotta nel cervello, l’Acpb, la quale giocherebbe un ruolo chiave nel regolare il sonno, che agisce anche attivando una catena di reazioni che inducono una risposta immunitaria in caso di attacchi da virus e batteri.

Sos luoghi pubblici, correre subito a lavarsi le mani

Autobus, tram, negozi, cinema: durante la stagione influenzale il richio di prendersi un malanno è molto elevato in tutti gli ambienti affollati e senza un buon ricircolo d’aria. I virus viaggiano veloci, 150-200km orari a una distanza di tre metri per l’esattezza, e possono sopravvivere fino a 12 ore nell’ambiente esterno, anche se i primi due minuti sono quelli di massima contagiosità. Ecco perché mettersi una mano davanti alla bocca prima di starnutire non è solo una questione di buone maniere.

Mangiare leggero ci rende più forti

Mangiare troppo e male può facilmente portare ad appesantire l’intestino, determinandone un mal funzionamento: è come prendere un setaccio e cominciare a metterci dentro di tutto, farina, acqua, uova, alla fine le maglie del setaccio si rovinano, in parte si intasano, in parte si allargano e fanno passare tutto. La stessa cosa succede all’intestino quando è intossicato e non riesce più a fare una selezione tra ciò che fa bene e ciò che fa male, determinando un maggior assorbimento delle tossine che ci indeboliscono.

L’intestino svolge anche un’importantissima funzione immunitaria, dunque se non funziona bene perché saturo di schifezze, anche la risposta immunitaria a virus e batteri sarà ridotta.

Sì a sciarpa e cappellino

Può sembrare banale ma non lo è affatto: sciarpa e cappellino sono importanti non solo perché tengono caldo ad aree del corpo “critiche”, ma perché permettono di attenuare i bruschi sbalzi di temperatura che sono i primi responsabili di mal di gola e raffreddori: “il principale meccanismo di purificazione dell’apparato respiratorio, la cosiddetta ‘cleareance mucociliare’, viene interrotta ogni volta che c’è uno sbalzo termico – spiega Pregliasco – in quei momenti si è più vulnerabili e il rischio che virus e batteri arrivino riescono a ‘insediare‘ l’albero respiratorio è maggiore”.

No al mix nonni nipoti

Ci sono occasioni nelle quali il miglior modo di dimostrare amore è proprio stare alla larga dalla persona amata, e se un bambino è troppo piccolo per rendersene conto saranno mamme e nonne prudenti ad evitare quanto più possibile il rischio di contagio.

I bambini sono una fonte inesauribile di virus e batteri, chi ha tanti figli o ci lavora sa bene che avere il raffreddore e il mal di gola è praticamente uno stato di fatto quando si frequentano asili e scuole, ma quello che un corpo sano e giovane sopporta bene può essere, invece, molto pericoloso per una persona anziana, determinando complicazioni respiratorie e cardiache.

Riproduzione riservata