I 5 segnali per capire se sei stressata

Lavoro o ricerca del lavoro, figli da portare a scuola, genitori e nonni da accudire, fare la spesa, pagare bollette e multe, fare il possibile per rendere la propria casa un ambiente confortevole o almeno praticabile, il tutto allegramente intervellato da incessanti telefonate, sms, email e videochiamate. Ogni mattina una donna si sveglia e sa che dovrà correre contro il tempo per riuscire a fare tutte queste cose, per rispondere a questi 'stimoli esterni', possibilmente con un convincente sorriso stampato in volto. Quello che noi definiamo stress, non è altro che la risposta agli stimoli esterni, ed è qualcosa di positivo perché attiva il corpo, la mente, e permette di portare a termine tutti i compiti che una persona deve svolgere quotidianamente. Lo stress diventa negativo quando c'è uno scarto tra la richiesta dall'esterno e la nostra capacità di farvi fronte, e si verifica soprattutto quando gli eventi si protraggono nel tempo o hanno un effetto che si protrae nel tempo, ad esempio in caso di malattia o perdita di una persona cara, o in seguito a continue ed eccessive richieste lavorative. A parlarne con Donna Moderna è Valentina Roccati, psicologa e psicoterapeuta presso l'Ente Ospedaliero Ospedali Galliera di Genova.  

I 5 segnali per capire se sei stressata

  • 28 10 2015

Lavoro, nonni, figli, casa: ogni mattina una donna si sveglia e sa che che dovrà correre contro il tempo per far fronte a tutti gli impegni, ma quando lo stress è troppo le conseguenze possono essere anche gravi. La psicologa spiega quali sono i segnali dell'eccessivo stress da non sottovalutare.

Il mito della donna tuttofare

L’onnipotente idea che abbiamo di noi stesse è la via che ci conduce all’inevitabile duro scontro con la realtà e al fallimento: non siamo perfette e anche noi donne abbiamo bisogno di tempo per recuperare le forze psico-fisiche. “Nella nostra società vige il mito della resistenza, dell’efficienza, dell’individualismo: pensiamo di dover resistere a ogni costo invece di fermarci, ascoltare quello che sta succedendo e accettarsi. La verità è che non siamo infallibili – afferma la dottoressa Roccati – La donna in questo è favolosa perché a casa e al lavoro pensa sempre di riuscire a fare mille cose insieme, poi si esaurisce e cade in depressione, con il rischio di sviluppare malattie croniche e patologie gravi”. Tuttavia, esistono delle avvisaglie che il nostro corpo ci manda per riconoscere il problema e affrontarlo giocando d’anticipo, prima che possano manifestarsi conseguenze più gravi. Ecco dunque i segnali dello stress da non sottovalutare.

Voglia incontrollata di carboidrati

Quando si innesca uno stato di stress il battito cardiaco accelera, la sudorazione aumenta, il sangue confluisce sui muscoli, la bocca diventa secca, si attiva il metabolismo. “Se il corpo è attivato dall’evento stressante il cervello pensa di aver bisogno di energia e, per farvi fronte, chiede carboidrati, dolci, perché sono quelli più prontamente disponibili all’utilizzo”, spiega Roccati. La fame incontrollata è un elemento tipico di chi è soggetto ad un’attivazione fisiologica e psicologica continua.

Senso di impotenza e dolori psicosomatici

Dal punto di vista psicologico il sentirsi impotenti, come se non si riuscisse ad affrontare niente, è uno stato d’animo tipico di chi è molto stressato, in particolare l’ansia anticipatoria, ovvero la sensazione di non essere in grado di portare a termine compiti che non sono ancora stati intrapresi, è un chiaro segnale d’allarme da eccesso di stress. L’evento stressante può avere un impatto talmente forte a livello psicologico da venire somatizzato dal nostro organismo dando origine a mal di testa, problemi gastrointestinali, colon irritabile, ipertensione, e procurando una reazione opposta a quella fisiologica, ovvero causando una perdita totale dell’appetito: “si stringe lo stomaco e non si riesce più a mangiare perché non si riesce a ‘buttare più niente dentro’: la persona è talmente piena di pensieri che dentro non riesce ad entrare altro”, spiega la psicologa.

Difficoltà a relazionarsi con gli altri

Lo stress si manifesta anche con la perdita del piacere nelle relazioni, nello stare con gli altri, nei rapporti sessuali: “La persona stressata manifesta irritabilità, si innervosisce anche per cose che normalmente tollerava – spiega la dottoressa Roccati – la persona sente di non riuscire più a condividere, si sente sola, impotente, si chiude agli altri, e tutto questo sfocia in forti problemi relazionali.

Eccessivo consumo di alcol

Cercare di rilassarsi con qualche bicchiere di troppo è un atteggiamento sbagliato che purtroppo hanno molte persone che vanno in esaurimento nervoso. A volte è difficile riconoscere questo tipo di problema perché nella società odierna, dove il rito dell’aperitivo è un’abitudine consolidata quasi quanto il pranzo o la cena, a volte è complicato riconoscere il confine tra una quantità di alcol considerata socialmente ‘tollerabile’ e un vero e proprio abuso, proprio per questo motivo non bisogna sottovalutare il problema: “L’uso di sostanze può essere legato a situazioni di stress prolungate – spiega Roccatibere annebbia il cervello, disinibisce e in quel momento la persona pensa di arrivare ad una sensazione di piacere che non ha più nella sua vita quotidiana”.

Difficoltà a dormire e a concentrarsi

Stanchezza cronica e disturbi del sonno e dell’addormentamento, risvegli notturni, accompagnati da pensieri intrusivi, continui, sull’elemento che crea stress, difficoltà di concentrazione su tutte le altre sfere della vita, sono altri sintomi tipici da stress. “La persona rimane attiva anche quando va a letto e non può far nulla perché sente che c’è un problema a cui deve fare fronte e non riesce a rilassarsi – afferma la psicoterapeuta. Il risultato è che ci si sveglia privi di energia e motivazione”.

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