combattere colesterolo alto

Colesterolo alto e berberina: proprietà ed effetti collaterali

  • 11 01 2017

Utilizzata da millenni nella medicina cinese e ayurvedica, questa sostanza di origine vegetale è arrivata nel mondo occidentale con i suoi molti benefici. Ma attenzione alle dosi.

Il benessere del tuo cuore così come la vivacità dell’apparato cardiovascolare sono fattori che vanno tenuti particolarmente in considerazione se si vuole avere una vita lunga e attiva.

Se il nostro organismo necessita di aiuto per mettere a tacere esami sballati e colesterolo alto, la natura mette invece a disposizione sostanze che ci aiutano a ostacolare i processi aterosclerotici e degenerativi delle arterie, regolando così i livelli non solo del colesterolo, ma anche di trigliceridi così come la pressione sanguigna.

Una di queste sostanze è proprio la Berberina: si tratta di un elemento di origine vegetale, utilizzato da millenni nella medicina cinese e ayurvedica, con moltissime implicazioni sul metabolismo, e oggi arrivata nel mondo occidentale per essere conosciuta e utilizzata.

Già nel primo studio sulla Berberina, che risale a più di un decennio fa, e precisamente al 2004, questa sostanza veniva proposta come un nuovo principio attivo in grado di ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. Nel frattempo, l’interesse nei confronti dei suoi effetti metabolici e cardiovascolari è cresciuto e le ricerche svolte da allora dimostrano gli effetti benefici, sia a livello del metabolismo dei carboidrati che dei grassi, della funzione endoteliale così come di quella cardiovascolare. Dati particolarmente incoraggianti, dunque, che in poco tempo hanno portato a dipingere la famigerata Berberina come una possibile, ma reale, alternativa naturale alle statine.

È il crespino (un albero che cresce nei boschi e nelle zone montane) la pianta da cui viene ricavata la Berberina e va detto che, nonostante in commercio siano già apparsi prodotti a base di questa sostanza, spesso associata ad altre sostanze con attività analoga, come il riso rosso fermentato, i policosanoli e la silimarina, prevale un leggero scetticismo nell’utilizzo della Berberina perché, anche se risulta ben tollerata, a dosi elevate può determinare disturbi gastrointestinali, fiato corto, calo pressorio, sintomi simil-influenzali e perfino alterazioni cardiache. La berberina è infatti un alcaloide che in dosi eccessive può risultare dannoso per la salute.

Se utilizzata nelle dosi corrette, però, la berberina è considerata utile per moltissime funzioni: stimola il sistema immunitario, distrugge funghi e parassiti nell’intestino e sulla pelle, regola i problemi intestinali e sarebbe perfino in grado di curare alcuni tipi di diabete.

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