Colon irritabile, cosa mangiare

La sindrome del colon irritabile si presenta con sintomi tipici quali meteorismo, gonfiore addominale, stipsi o dissenteria. crampi, difficoltà digestive, nausea...Il disagio associato a questo disturbo, in quanto a sintomatologia e relativa intensità, varia a seconda dei differenti casi e dei periodi.

Tra le cause vi possono essere svariati fattori, da quelli ereditari alle variabili di tipo ormonale. Sicuramente un fattore in grado di scatenare i sintomi da colon irritabile, è lo stress eccessivo. Per questo motivo, anche il fattore ansia è da tenere sotto controllo tanto quanto quello prettamente alimentare.

Colon irritabile: cosa mangiare

La sindrome del colon irritabile è piuttosto diffusa tra le donne, soprattutto se giovani. La dieta riveste un ruolo fondamentale per prevenirne i caratteristici sintomi

 

Una dieta personalizzata

Menu su misura

La sindrome del colon irritabile è caratterizzata da sintomi differenti secondo i vari casi, così come da diversi tipi di reazioni all’assunzione di alcuni cibi “a rischio” (vedi alle voci fibre, lattosio, lieviti…).

Per queste ragioni, è importante farsi seguire da un medico specialista sia per quanto riguarda la dieta sia per ciò che concerne il trattamento della sintomatologia (farmaci, integratori). In caso si soffra di sindrome del colon irritabile, non esiste una dieta standard che possa essere adattata a tutti coloro che sono affetti dal disturbo, ma si può far riferimento ad alcuni consigli alimentari che aiutino a orientarsi. Evitando dunque, o diminuendo, il consumo di cibi potenzialmente irritanti.

Probiotici, amici dell'intestino

Una colazione attiva

Tra gli alimenti utili a migliorare la sintomatologia caratteristica della sindrome del colon irritabile, vi sono i probiotici. I lactobacilli sono, infatti, organismi vivi che vanno a riequilibrare l’intestino, favorendo il ripristino di una certa regolarità e l’attenuazione di episodi dolorosi nonché del gonfiore addominale tipicamente associato al disturbo.

Quando consumare i probiotici? L’ideale è assumerli al mattino, nel momento della prima colazione. I probiotici non si trovano solo negli specifici yogurt e preparati, ma spesso vengono aggiunti anche a prodotti veg, come per esempio gli yogurt di soia.

La gomma di Guar

Una fibra speciale

I cibi ricchi di fibre sono tra gli alimenti maggiormente “demonizzati” da chi soffre di sindrome del colon irritabile. In realtà, è bene sapere che vi sono differenti tipi di fibre e che non tutti sortiscono lo stesso effetto su chi è affetto da questo disturbo,

Solitamente la crusca, per esempio, irrita le pareti intestinali. Ma alcune fibre possono anche aiutare a calmare la sintomatologia da colon irritabile. Per esempio, la gomma di Guar idrolizzata è una tipologia di fibra che favorisce il benessere intestinale. La gomma di Guar può essere consumata sia in forma liquida sia in polvere, per essere così aggiunta alle differenti pietanze.  

Infine, la gomma di Guar è anche un ottimo addensante da utilizzare in cucina al posto di gelatine di origine animale.

No a salumi e formaggi molto grassi

Meno grassi

Tra gli alimenti che potrebbero favorire la comparsa dei sintomi legati alla sindrome del colon irritabile, rientrano i salumi, le carni grasse e i formaggi stagionati e con un’alta percentuale di materia grassa.

Meglio preferire la carne bianca (pollo, tacchino) e il pesce (merluzzo, sogliola, branzino) ma, soprattutto, le cotture facilmente digeribili e povere di grassi. Quindi, no alle fritture frequenti e sì, invece, alla cottura al vapore, alla sbollentatura e al forno.

Per quanto riguarda i condimenti, è sempre preferibile utilizzare un filo di olio EVO a crudo sulla pietanza giù cotta, riducendo soffritti o intingoli a base di burro e oli vari.

Verdura e legumi

Verdure con diario alimentare alla mano

Per quanto riguarda il consumo di ortaggi e, soprattutto, di legumi, anche in questo caso le reazioni sono decisamente soggettive e variano, quindi, a seconda delle situazioni.

In linea di massima, la verdura cotta è ben tollerata, con eccezione (ma non vale per tutti) di alcune tipologie ritenute un po’ più a rischio come cipolle, sedano, melanzane, patate, verdure crucifere (cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles), spinaci, carciofi e carote.

La tollerabilità riguardo ai legumi è davvero molto variabile e può cambiare anche nel corso di poche settimane. Sempre in linea generale, solitamente i fagioli possono causare meteorismo e, dunque, scatenare crampi e gonfiore addominali.

Frutta, da non eliminare

Scegli la frutta che non ti irrita

Pensare di eliminare del tutto la frutta dalla dieta, perché fonte di fibra potenzialmente irritante, non è corretto. Anzi, circa 20-30 grammi di fibra al giorno sono consigliati, l’importante è che sia il tipo di fibra giusta.

Anche in questo caso, sarà il medico specialista (a seconda di sintomi e reazioni individuali) a stilare una lista di frutti più o meno adatti alla dieta del singolo. In linea di massima, la buccia e i semi possono concorrere a scatenare la sintomatologia da colon irritabile e, tra la frutta da moderare, potrebbero rientrare albicocche, pere, prugne, uva…

La questione lieviti

Cappuccio e brioche? Dipende

Come abbiamo detto, la soluzione ideale per prevenire e diminuire l’intensità delle crisi da colon irritabile è farsi preparare uno schema alimentare personalizzato dal medico specialista.

Solitamente, ciò avviene considerando ciò che il paziente ha rilevato segnando su un’agenda (diario alimentare) le differenti reazioni all’assunzione di determinati cibi.

Tra questi ultimi, rientrano anche i lieviti (contenuti in prodotti da forno, birra, vino, funghi…). Sempre in linea generale, i cibi come merendine, brioche e biscotti potrebbero accentuare la sintomatologia da colon irritabile.

Conta però molto anche come e quanto siano lievitati questi cibi: pane e pizza lievitati a lungo (la lievitazione lenta aumenta tollerabilità e digeribilità) possono sortire un effetto differente rispetto a croissant surgelati e riscaldati poi in forno.

Attenzione alle bibite gassate

No a dolcificanti, cola, cioccolato

Vi sono alimenti potenzialmente irritanti su un intestino già predisposto, dunque chi soffre di sindrome da colon irritabile dovrebbe evitare di consumare quantità eccessive di caffè, tè, cioccolato e spezie.

Anche i dolcificanti e le bibite gassate sarebbero da evitare o assumere con molta moderazione: i primi causano meteorismo (e aumentano gli attacchi di fame) così come le bibite gassate che, inoltre, hanno anche il difetto di contenere molti zuccheri semplici e altrettante calorie “vuote”.

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