imparare a dire no

Rispetta te stessa: impara a dire no e liberati dai condizionamenti

I sì e i no che diciamo determinano le nostre relazioni e costruiscono la nostra vita attraverso continue scelte. Dire no, però, non sempre è facile: abbiamo chiesto all'esperta come affermare la nostra identità anche attraverso le "negazioni"

 e No sono parole piccolissime, di una sillaba soltanto, ma hanno un grande potere nel determinare la nostra vita.

“Tracciano i confini fisici ed emotivi delle nostre relazioni e sono anche importanti elementi di contrattazione nei rapporti interpersonali”, spiega la psicoterapeuta Barbara Florenzano. “Soprattutto, saper modulare le proprie risposte, è un elemento chiave dell’assertività, cioè la capacità di affermarci come individui attraverso le scelte che facciamo continuamente”.

Ma, paradossalmente, anche se avere un atteggiamento aperto e affermativo è di per sé positivo, “l’assenso può rappresentare un problema quando diventa riflesso condizionato, un’azione automatica, che ci porta a dire Sì… anche quando vorremmo dire No!“.

Per fortuna che si può imparare a dire i No giusti, “per prima cosa, ricordando che abbiamo la possibilità di scegliere tra Sì e No. Sempre. Allora saremmo liberi di fare in tutta consapevolezza le scelte coerenti con la nostra identità e i nostri desideri”, perchè liberare le proprie emozioni fa vivere meglio.

Perché dico sempre di Sì?

“Chi dice sempre sì è una persona che richiama benevolenza, che evita il conflitto, che è sempre disponbile: questo atteggiamento però ha anche dei risvolti oscuri e serve a mascherare la paura di non essere amati, che ci spinge a fare di tutto per essere benvoluti e guadagnarci l’affetto degli altri, anche a discapito di noi stessi”, spiega l’esperta.

Dire sempre sì ci porta ad essere diplomatici, certo, ma anche non prendere posizione, a delegare decisioni e responsabilità, fino a trovarsi in balia dei propri sì, senza avere il controllo sulla propria vita.

Chi dice sempre sì spesso perde il gusto di desiderare, non si chiede più “cosa voglio?” E la vita diventa un automatismo fatto solo di reazioni, per cui in cui la nostra vita viene determinata dalle azioni degli altri, più che dalle nostre.

Inoltre, la frustrazione per tutti i no non detti, presto o tardi troverà modo di esprimersi: ciò che è stato represso alla fine si sfoga, magari anche in modo improvviso e violento.

I vantaggi del dire “No”

“Il primo passo per imparare a dire No, è scoprire che ha dei vantaggi: ad esempio, che ci evita di trovarci in situazioni che non ci piacciono, come una protezione, che i conflitti possono essere costruttivi e che la diversità è uno stimolo, e non un tratto negativo.

Quando accettiamo la nostra unicità e ci comportiamo in modo coerente con noi stessi, ci circondiamo di persone che ci vogliono bene così come siamo e che ci rispettano perché abbiamo il coraggio di esprimerlo”.

Un altro buon motivo per decidere di imparare a dire No, è che gli effetti di questa continua “disponibilità” non sono poi così positivi sulle relazioni, perché “evitare i conflitti spesso non fa altro che gonfiarli e non permette di costruire rapporti autentici e sinceri: prima o poi la maschera crolla e l’altro scopre in realtà non siamo come ci siamo mostrati”, spiega la psicoterapeuta.

Inoltre, “dire sempre Sì blocca lo scambio interpersonale, a poco a poco lo rende sterile, e chi sta vicino a una persona sempre accomodante, che delega le decisioni per paura di creare scontento, è costretto ad assumersi tutte le responsabilità, e di conseguenza la relazione viene permeata da un senso di pesantezza”.

Impariamo a dire No individuando le nostre esigenze

Saper dire di no significa perdere la capacità di essere diplomatici ma anche aggiungere la possibilità di scegliere, così che il dire sì non sia più una risposta obbligata, ma una libera scelta”, sintonizzata sui nostri bisogni e desideri.

Come spiega la psicoterapeuta, “si tratta di essere fedeli all’abitudine di chiedersi: io cosa voglio? Cosa mi piace? Il che non vuol dire per forza ottenerlo, ma almeno ne si impara ad averne consapevolezza”.

Per cambiare i nostri automatismi bisogna fare pratica, iniziando per esempio a dire dei No poco rischiosi: spesso si fantastica immaginando delle catastrofi su cosa potrebbe succedere se dicessimo No e poi ci accorgiamo che il mondo continua a girare.

I No portano al cambiamento

“Dopo aver scoperto che non essere d’accordo non è poi così disastroso, anzi ci permette di vivere in armonia con la nostra identità, si prende coraggio e si iniziano a dire anche dei No più impegnativi, quelli che possono cambiare la qualità del nostro rapporto con noi stessi e con gli altri” spiega la psicoterapeuta.

Il superare gli ostacoli verso un cambiamento interiore spesso porta anche ad un cambiamento nei nostri rapporti con gli altri: se siamo più sinceri con noi stessi, anche gli altri lo saranno con noi, e le relazioni diventeranno più genuine e libere.

Quindi non sentirti in colpa, e tieni presente che il tuo cambiamento ti porterà a fare anche una “pulizia relazionale”: se succederà, le persone che perderai saranno quelle a cui la tua accondiscendenza fa solo comodo e non ti apprezzano per quella che sei davvero.

Vale la pena scontenare qualcuno se in ballo c’è la tua felicità!

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