pelle dopo il mare

In estate, l'esposizione al sole, vento e salsedine è spesso eccessiva e, dopo una vacanza al mare la pelle può risentirne. La conseguenza immediata è un aumento dello spessore dello strato corneo (il tessuto cutaneo di protezione dall'esterno), che è uno dei sistemi che l'organismo usa per difendersi dalle radiazioni.

Formato da lipidi e lamelle cornee, lo strato corneo regola il passaggio di acqua attraverso l'epidermide, evitando che evapori troppo in fretta. Quando questa naturale barriera si ispessisce, non riesce più a proteggere la pelle al meglio. Il risultato è una cute disidratata dall'interno che si manifesta in modo apparentemente contraddittorio: secchezza e microrugosità da un lato; e lucidità, pori dilatati e microgranulosità dall'altro.

Nelle prossime pagine, scopri come prenderti cura della tua pelle dopo la scorpacciata estiva di raggi UV e acqua di mare.

Come rigenerare la pelle dopo il mare

Se in estate la tua pelle ha fatto il pieno di raggi UV, vento e salsedine, ecco le cure che devi riservarle una volta tornata in città

 

Cure della pelle dopo l'estate

I cosmetici più adatti dopo il mare

È duplice l’obiettivo delle cure cosmetiche dopo l’estate: 1) ridurre lo strato corneo ispessito; 2) ripristinare l’idratazione perduta dal mix di sole, vento e mare.

«Si parte così dalla detersione che non deve essere né troppo aggressiva né troppo delicata: nel primo caso si rischierebbe di asportare il film idrolipidico impoverendo la pelle; se non si attua una corretta igiene, tuttavia, il sebo può accumularsi e appesantire ulteriormente l’epidermide, nonché “legarsi” alle impurità che vengono dall’esterno» – suggerisce il dermatologo Antonino Di Pietro.

«Dopo la pulizia, si suggerisce l’uso di cosmetici a base di urea, acido salicilico o altri acidi della frutta che esfoliano la pelle, assottigliando così lo strato corneo, e stimolano il derma (la parte della pelle che si trova al di sotto dell’epidermide) ad aumentare la produzione di collagene, la fibra che lo sostiene».

A causa del loro potere rigenerante, è bene che questi prodotti siano applicati di notte, perché possono essere fotosensibilizzanti. Di giorno, si consiglia l’uso di idratanti arricchiti da filtri solari UV.

«Le creme idratanti più indicate dopo l’estate sono quelle che stimolano la naturale produzione di acido ialuronico da parte della cute: via libera quindi a formule ricche di fosfolipidi, glucosamina, deltalattone, coenzima Q10, fospidin».

Trattamenti dermatologici dopo l'estate

I trattamenti dermatologici da fare dopo l’estate

Dal dermatologo o presso un buon istituto, poi, si può ricorrere a soluzioni più intense, come i peeling, trattamenti chimici che accelerano e aumentano, anche notevolmente, il naturale processo di rinnovamento della pelle e di eliminazione delle cellule superficiali cheratinizzate, ovvero ormai prive di vita.

Eliminando lo strato epidermico più stressato e ricco di cellule morte, il peeling mette così in corso un rinnovamento della pelle, rendendola non solo molto più luminosa e giovane, ma anche più ricettiva nei confronti dei successivi trattamenti cosmetici.

Quelli più indicati sono a base di acidi della frutta: possono essere in modalità di spennellatura o sotto forma di maschere. Le maschere, da tenere in posa dai 30 ai 40 minuti, sono più pratiche per chi non ha molto tempo o vuole un trattamento meno invasivo, perché, a differenza delle spennellature, veicolano le sostanze all’interno dell’epidermide senza procurare rossori.

Attenuare le macchie dopo l'estate

Macchie scure, efelidi e melasma in bella vista

Se l’estate ha lasciato dei segni visibili sulla pelle del viso, si può ricorrere a creme a base di acidi schiarenti che ripristinino l’omogeneità del colorito. Le sostanze più indicate sono: acido cogico, acido glicolico, acido mandelico e arbutina. Poiché assottigliano lo strato corneo, è bene accompagnarne l’uso da creme con fattore di protezione solare, anche in città.

Se i cosmetici non dovessero bastare a schiarire le macchie, si suggerisce il parere del dermatologo che potrà eseguire dei trattamenti depigmentanti come peeling chimici, luce pulsata o laser. Sarà lo specialista infatti a prescrivere la soluzione più adatta in base alla profondità della macchia e alla sua “anzianità”. Ci sono infatti diverse concentrazioni di acidi indicate per rinnovare l’epidermide e ridurre quindi l’inestetismo. I trattamenti con le luci che bruciano letteralmente i melanociti (responsabili della produzione di melanina che nel caso delle macchie è disomogenea) sono indicati di solito alle cuti che presentano discromie più severe.

L'alimentazione che rende la pelle più elastica

I cibi giusti per una pelle più giovane

Introdurre regolarmente nella propria dieta alimenti ricchi di antiossidanti (sostanze in grado di contrastare la proliferazione dei radicali liberi) è la prima regola di bellezza: soprattutto vitamina E (che si trova negli oli vegetali e nel germe di grano), ma anche vitamina C, licopene (un antiossidante naturale che si trova, per esempio, nei pomodori, nella conserva di pomodoro e nel cocomero) e resveratrolo (presente negli acini dell’uva).

Queste sostanze eliminano le scorie prodotte nel normale metabolismo cellulare, che, se non vengono smaltite bene, si accumulano nelle cellule e le appesantiscono.

Importante anche l’assunzione di salmone, tonno, pesce azzurro (sgombro, sardine, acciughe), ricco di acidi Omega 3, utili per contrastare l’invecchiamento, e di frutti di bosco, il cui contenuto di bioflavonoidi (agenti che mantengono elastici i vasi sanguigni) può aiutare a prevenire la couperose.

Gli integratori per la pelle

Riparare la pelle attraverso gli integratori

Infine, se alimentazione e cosmesi non dovessero bastare a ripristinare le condizioni idrolipidiche della pelle, si suggerisce un ciclo di integratori antiaging. Che avranno una funzione antiossidante e riparatrice.

Le sostanze antiossidanti più efficaci sono: l’acido lipoico, l’emblica, l’L-carnosina, la taurina, il coenzima Q10. Per riparare una pelle provata dal mix di sole e salsedine, è bene integrare la diete da sostanze che diano sostegno al derma, come l’acido jaluronico e gli acidi grassi polinsaturi (omega 3, omega 6).

Quanta acqua bere per una bella pelle

Acqua dall’interno per una pelle più idratata

È di 2 litri la quantità giusta di acqua da bere ogni giorno per mantenere la pelle giovane e per rispondere meglio alle cure anti età che le si dedicano durante l’anno e soprattutto dopo l’estate. Secondo uno studio condotto dallo European Hydration Institute sulle abitudini di vita di donne tra i 38 e i 64 anni, chi beve meno di un litro e mezzo di acqua al giorno non risponde alle cure dermatologiche e ha una pelle più rugosa e disidratata.

D’altra parte, bere troppo è inutile: chi beve 3 litri di acqua al giorno non ha maggiori benefici su pelle mucose rispetto a chi ne beve “solo” 2.

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