Sentirsi di nuovo felice

O si viene lasciate, oppure si lascia. Qualsiasi sia la causa dell'epilogo, la fine dei una relazione d'amore porta con sè una serie di sofferenze, dalla portata drammatica impressionante. Si tratta di una sorta di mix tra l'attitude leopardiana e le scritte strappalacrime sulle carte dei cioccolatini.

Tutti i pianti, i kleenex consumati, gli sfoghi con le amiche e i tentativi di riconciliazione, però, hanno un senso. Infatti la sofferenza, benché sia inevitabile, può essere usata come carburante per una vera e propria catarsi personale. Insomma, come l'araba fenice potete risorgere dalle ceneri.

Ed è probabile che, contrariamente alle vostre pessimistiche previsioni, ben presto vi troviate accanto l'uomo giusto. Oppure, potrebbe succedere che operiate un cambiamento epocale su voi stesse e per un po' vi mettiate al giusto centro dell'attenzione, da single scatenate.

Allora, vi guarderete indietro e, con fare molto saggio, potrete affermare che tutto ha avuto un senso. Ecco alcune dritte per gestire la sofferenza dei primi giorni post-rottura e dirigersi verso orizzonti decisamente più rosei e spensierati.

Delusione d’amore? Torna a splendere

Se un amore finisce, è inevitabile soffrire. Scopri come voltare pagina e sentirti di nuovo felice

Ebbene sì: nell’era 2.0 si può eliminare l’ex anche con l’aiuto di app intelligenti. Scopri come fare buon uso del tuo smartphone

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Non sbirciare sui social, esci di casa

Una vita tra Facebook e Twitter

La tentazione per alcune può essere grande e incontrollabile: andare sul suo profilo Facebook e maledirlo perché è felice oppure sentirsi in colpa perché sembra socialmente disperato e l’hai lasciato tu.

O ancora, e questo è abbastanza grave, scorrere tutte le sue foto soffermandoti su ogni particolare. Anche su quei dettagli che, quando l’amore era vivo, non avevi mai notato. La sofferenza, molto probabilmente, lo farà apparire improvvisamente come l’uomo più bello del mondo. Ma non lo è, è sempre l’uomo con i calzini bucati che sostava sul divano davanti alle partite: togli le lenti falsate della disperazione amorosa.

Di solito, a tutto ciò segue una sorta di stalking alle amiche, in cui si chiedono interpretazioni degli stati social dell’uomo in questione, interpretazioni che le amiche (volendoti bene davvero) faranno volgere sempre a tuo favore.

Se ti trovi immersa in questo devastante loop, esci subito. Primo step: elimina il suddetto dalle cerchie di amici virtuali. Se, nonostante tu l’abbia bannato, la temporanea follia ti riporta a visitare le sue pagine social, chiedi aiuto ad amici e amiche. Esci di casa, sempre.

Ogni volta che il dito è pronto a cliccare lì, esci: pioggia, sole, vento o tempesta di meteoriti, non c’è scusa che tenga. Devi assolutamente staccarti da questo masochismo virtuale. In mezzo alla gente, sotto un cielo azzurro, bagnate dalla pioggia…tutto assume una prospettiva diversa.

Sfogati e poi volta pagina

Sei una drama queen? Non avrai la gastrite

Le tue amiche ti dicono che sei la regina del dramma? I tuoi genitori ti facevano esibire in spettacoli drammaturgici improvvisati davanti ai parenti? Forse la tua è una natura da “drama queen”, ma non è detto che questo sia un male.

Sicuramente, dopo la fine di una storia d’amore (se sei stata lasciata), la prima reazione potrebbe essere una scenata melodrammatica fatta di urla e oggetti volanti. A una prima sceneggiata istintiva, potrebbero seguire numerosi tentativi di voler parlare con l‘ex, inclusiva di telefonate, messaggi e appostamenti sotto casa.

Tutto ciò nei casi più gravi si chiama stalking, ricordalo, ed è perseguibile penalmente. Dunque, datti un minimo di tono e metti un freno al melodramma: ricorda che sei una donna temporaneamente in crisi ma di base equilibrata, almeno un minimo.

Se è opportuno non cedere agli istinti in toto, è comunque sano anche “buttare fuori” tutte le emozioni ed è ancor più salutare, dire all’ex partner tutto quello che ci è rimasto lì, nella gola e nello stomaco. Dire tutto, ma proprio tutto, non è svilirsi ma significa iniziare un processo liberatorio essenziale per voltare pagina. Come dirlo? Con le tue parole spontanee e con il tono di voce che esce al momento.

Questo sfogo, che magari lui non capirà (e sarà un segnale in più per dirgli serenamente addio), ti eviterà disturbi e malanni di origine psicosomatica come emicranie e mal di stomaco.

Terapia cuscino, funziona sempre

Pugni e urla all’amico cuscino, almeno due volte al dì

Hai dentro tantissima rabbia, ti sei già sfogata con lui e non si è placata del tutto. Oppure, sei troppo timida e orgogliosa e hai deciso di non sfogarti con lui. Benissimo, prenditela con il tuo cuscino.

Questa strategia prevede una “prescrizione” fissa di almeno due volte al giorno e somministrazioni al bisogno, qualora il malessere fosse dirompente. La terapia-cuscino implica una serie di pugni e calci, sferrati con forza, al guanciale

E, durante l'”aggressione”, meglio se si utilizza anche la voce, urlando tutto ciò che si sente uscire dal profondo, dalle viscere. Alla fine vi faranno male gli addominali e i vicini si faranno opinioni contrastanti su di voi ma non importa, un po’ del nodo che vi attanagliava si sarà sciolto.

Alcune donne decidono di sostituire il morbido cuscino con un sacco per la boxe appeso in camera da letto, perfetta anche questa soluzione. Anzi, diventerà un allenamento quotidiano che porterà presto risultati visibili in termini di silhouette: niente male per una che è stata appena lasciata.

Uno zaino e via, da sola

Torna adolescente e regalati un’esperienza insolita

La tua storia d’amore è finita, e per una volta vorresti non sentirti dire che il tempo aggiusta tutto, che è questione di mesi, giorni oppure anni. Ti sembra di essere condannata a un’eterna sofferenza, al momento non vedi la luce in fondo al tunnel ma vedi solo una serie di tunnel in cui tu ti aggiri come una specie di zombie.

In questo caso estremo, invece di aspettare che il tempo faccia ciò che deve fare e farlo immobile, prendi lo zaino di quando da adolescente facevi gli Inter Rail e parti.

Non hai mai sperimentato alcunché di simile perché eri una ragazzina tranquilla e giudiziosa? Inizia adesso, ribellati!

La meta puoi deciderla prima oppure affidarti all’energia del momento: ricorda, la tua terapia è il viaggio. Possibilmente, scegli luoghi insoliti e avventurosi, posti che non visiteresti in coppia. Ottime le esperienze di trekking ma anche le esplorazioni improvvisate di città lontane. Dormi negli ostelli e goditi una meritata seconda adolescenza (flirt itineranti inclusi).

Un invito a cena? Di' di sì

Crogiolarsi sì ma con un limite

Pianti sul divano, a letto, sul piatto, sotto la doccia…tutto ciò è fisiologico. Così come sono naturali la sensazione di non riuscire a uscire di casa, la voglia di restare tutto il giorno sotto le coperte, la mancanza di appetito o, al contrario, la tentazione di abbuffarsi e svuotare il frigorifero.

Però c’è una cosa che puoi fare, un regalo a te stessa: stabilire un limite, proprio in senso temporale. E importelo: per esempio “ora mi sfogo ma poi mi faccio la doccia e mi trucco” oppure “voglio stare da sola ma stasera chiamo la mia migliore amica”.

Nella giornata di una donna disperata per amore, ci deve essere infatti sempre un appiglio, un “gancio in mezzo al cielo” (per dirla alla Baglioni) per potere ritornare a vedere la luce.

Capita, poi, che gli amici sfoderino inviti a cena con una frequenza mai vista, proprio quando sanno che tu stai in casa da sola a piangere. Tranquilla, non vogliono sfidare la tua pazienza! L’intento è sicuramente quello di aiutarti a voltare pagina e a distrarti.

Quindi sii clemente con loro, anche se usano mezzi incalzanti da animatori di villaggio turistico. E almeno un invito, accettalo. Preparati con cura e reinserisciti nella convivialità. Non potrà che farti bene.

Solo telefonate felici

Cancella il numero della depressione

Se il tuo ex ti ha lasciata, ti ha fatto del male. Anche involontariamente e senza cattiveria, ma ti ha fatta soffrire. Tutto ciò basterebbe a una mente lucida e razionale per interrompere ogni tipo di contatto con il lui in questione.

Ma, noi donne non siamo celebri per la nostra razionalità selettiva né, in certi momenti, si può pretendere di essere lucide. Dunque, in alcune situazioni disperate, urge un’operazione telefonica di importanza fondamentale: un bel “delete” sul numero dell’ex.

Cancellare il numero “della depressione“, all’inizio vi farà sentire spaesate ma poi proverete una sensazione di incredibile leggerezza, dovuta anche al valore simbolico di questa azione.

Miracolo! Potete comunicare ciò che vi accade anche ad amici e amiche e, anzi, godere dell’energia positiva di chi vi vuol bene.

La strategia post-rottura prevede, infatti, solo telefonate felici fatte di idee, spunti e proposte. Da quanto tempo non vi sentivate trascinate dall’entusiasmo degli amici? Forse eravate “affossate” da un lui che non vi amava abbastanza e da una relazione deprimente. Scoprirete così di essere una donna nuova, pronta a splendere senza paure perché capace di splendere anche da sola.

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