Lo sapevi che capelli lucidi e forti dipendono anche da ciò che mangi?

Alcune carenze alimentari possono portare ad una caduta eccessiva e ad un impoverimento della fibra capillare

Ecco una guida sui principali alimenti da portare in tavola, per conservare l'aspetto sano (e bello) della chioma.

La dieta per capelli sani e belli

Nutrire i capelli dall'interno è il primo passo per averli sani e integri. Gli esperti ci indicano la dieta giusta per capelli e cuoio capelluto

 

E se la stagione autunnale mette a dura prova i tuoi capelli, un aiuto può arrivare dai preparati cosmetici da applicare sulla cute, per prevenire la caduta dei capelli

Per mantenere la salute e la bellezza dei capelli è importante garantirsi il giusto apporto vitaminico consumando le famose 5 porzioni di frutta e verdura di stagione al giorno.

Carenze di vitamine possono provocare un peggioramento della fisiologica caduta dei capelli (ogni giorno ne perdiamo fino a 100).
Non va sottovalutato nemmeno il repentino cambio di peso dovuto a diete restrittive e poco equilibrate che nelle donne potrebbero provocare uno squilibrio ormonale.

Nelle prossime pagine un vademecum sui principali alimenti da portare in tavola, per garantirci l’integrità dei capelli, tanto più ora che si avvicina l‘autunno, periodo in cui i capelli cadono più frequentemente.

Vitamina B5 o acido pantotenico

È la vitamina principale per la crescita dei capelli, dato che è direttamente coinvolta nella rigenerazione del follicolo pilifero (il bulbo da cui nasce il capello). Questa preziosa vitamina migliora la cute, e di conseguenza aiuta a far crescere i nostri capelli più sani e forti.

Se è carente

“Recenti studi dimostrano che una carenza della Vitamina B5 provoca un’accelerazione dei capelli bianchi e una perdita della peluria” – dice il Dermatologo Daniele Campo, direttore dell’Istituto Ortodermico Italiano.

Fabbisogno giornaliero: tra i 3 e 12 mg. Carenze e iperdosaggi sono teoricamente rari. Eccessi di caffè, fumo, alcol e uso di antibiotici possono provocare un suo malassorbimento.

Dove si trova
In quasi tutti gli alimenti, in quantità variabili, anche se con l’alimentazione odierna i cibi sono spesso manipolati chimicamente e può essere difficile ottenerne la quantità sofficiente.

Presente in abbondanza in: lievito di birra, cereali integrali, fegato di manzo e pollo, noci e uova.

Biotina o Vitamina H

Mantiene integri e sani la pelle e i capelli. “Secondo alcuni studi può contrastare la dermatite seborroica con dosaggi che variano dai 10 ai 20 mg al giorno – prosegue il Dottor Daniele Campo.

Se è carente
Si ha un impoverimento della fibra capillare che diventa più sottile, ma anche dermatite seborroica. Consumi eccessivi di albume d’uovo possono determinare un malassorbimento della vitamina H.

Dove si trova
Tuorlo d’uovo, carne, pesce, frutta secca.

Vitamina B6

Vitamina B6

Inserire nella dieta alimenti contenenti tale vitamina vuol dire prevenire la caduta dei capelli, dato che contrasta l’azione dell’ormone DHT (l’ormone maschile responsabile della caduta).
La vitamina B6 previene inoltre i disturbi della cute e del cuoio capelluto (forfora grassa e secca, sensibilità, untuosità ecc).

Fabbisogno giornaliero: 1,5-3 mg al giorno

Dove si trova
Germe di grano, carne bovina, pesce, latte e uova.

Acidi grassi Omega-3 e Omega-6

Acidi grassi Omega-3 e Omega-6

“Sono fondamentali per la salute dei capelli perchè costituiscono, nel senso di costruire, le membrane biologiche del tessuto epiteliale – continua il nostro tricologo – compongono inoltre il film idrolipidico che mantiene integri e sani la pelle e il cuoio capelluto.

Azioni formidabili

Alcuni studi hanno evidenziato che gli Omega-3 (detti anche acido linolenico) bloccano l‘ormone responsabile della caduta dei capelli, il DHT.

Stimolano inoltre il microcircolo della cute, e conseguentemente aiutano i capelli a crescere forti e resistenti;
concorrono alla produzione di cheratina, la proteina della struttura capillare.

Infine hanno un‘azione vasodilatatoria e antinfiammatoria.

Dove si trovano gli acidi grassi
Nel pesce ‘grasso’: sgombro, aringhe, merluzzo, sardine, tonno, salmone.
Fabbisogno giornaliero
Il rapporto tra Omega-3 e Omega-6 deve essere equilibrato, cioè 1 a 4.
A causa di abitudini alimentari non adeguate e della ridotta presenza di pesce nella dieta, il loro rapporto è diventato squilibrato, a favore degli Omega-6 (cioè 1 a 20). Ciò preclude agli stati infiammatori.

La carenza di Omega-3 è quindi frequente e, se non si introduce nella dieta pesce a sufficienza, è il caso di ricorrere agli integratori.

Sostanze antiossidanti che combattono i radicali liberi

“Alcuni studi hanno dimostrato che i radicali liberi sono in grado di alterare il ciclo normale del capello – spiega il Dottor Campo – in particolare, le proteine destinate alla formazione della cheratina dei capelli possono essere, danneggiate, provocando la crescita di capelli dalla struttura più debole, con un fusto meno resistente e un diametro più piccolo.

Cosa introdurre nella dieta
– Vitamine A, C ed E, dalle note proprietà antiossidanti (frutta e verdura di stagione)
– Zinco, selenio, rame (fagioli secchi, carne, pesce)
– Betacarotene e bioflavonoidi.

In caso di impoverimento della struttura capillare si può ricorrere ad un integratore a base di metionina e l-cisteina, in grado di bloccare i radicali liberi, e di irrobustire la fibra del capello.

Cosa introdurre nella dieta per evitare la caduta dei capelli

Certamente, una dieta equilibrata e corretta migliora la qualità dei capelli, a partire dalla radice.

Inoltre, un integratore alimentare, a cicli di almeno 3 mesi per 2 volte l’anno, ne può stimolare la vitalità.

Le sostanze più benefiche per i capelli sono:

– Vitamine B5 e B6 (lievito di birra, tuorlo d’uovo, latte);
– Vitamine E ed F (olio di girasole, di mais e di soia, frutta secca);
– Oligoelementi come zinco (fagioli secchi, carne, pesce);
– Ferro (carne rossa, spinaci, carciofi, cavolfiori)
Al contrario, diete particolarmente restrittive e squilibrate, o che siano prive di tali sostanze favoriscono la caduta dei capelli.

Si ringrazia la gentile consulenza del Dottor Daniel Campo, dermatologo dell’Istituto Ortodermico Italiano.

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