Dieta della pasta

1. La pasta non fa ingrassare

2. Troppa carne fa male

3. Mangiare sano previene le malattie

Partendo da queste 3 regole, il dottor Sorrentino ha ideato una dieta della pasta che promette di mantenersi in linea senza troppi sacrifici.

Dieta Sorrentino, l’amica della pasta

  • 14 01 2014

Nell'era delle diete iperproteiche il dottor Sorrentino sdogana il ruolo "ingrassante" della pasta. Intervista al dietologo delle vip, autore di una dieta bilanciata che permette di ritrovare la linea in 30 giorni, senza grosse rinunce

Alcune ricette per seguire una dieta (bilanciata) che non disdegni la pasta!

Per restare in forma non bisogna necessariamente rinunciare al sapore.

Nicola Sorrentino, il dietologo delle vip

Mangiare bene? Oggi lo si apprende andando in libreria. Fresco di stampa – e già best seller – è il libro pubblicato dal dottor Nicola Sorrentino, il dietologo delle vip: un vademecum di consigli alimentari per vivere in buona salute secondo la tradizione mediterranea.

Nell’era delle diete iperproteiche, la Dieta Sorrentino (su inMondadori.it a prezzo scontato) muove da un assunto semi-rivoluzionario, cioè che la pasta non fa ingrassare. Introduce così un regime alimentare che limita i grassi e tiene sotto controllo gli zuccheri. Abbonda con i prodotti ortofrutticoli e gli alimenti ipocalorici, che non mortificano il gusto ma stuzzicano il palato con sapori invitanti, e nello stesso tempo inducono il senso di sazietà. Senza dimenticare che troppa carne fa male alla salute.

Come spuntino e merenda, il dottor Sorrentino introduce spesso la frutta secca perché permette di arrivare ai pasti principali con meno fame.

Grazie alla Dieta Sorrentino, gli amanti della pasta potranno finalmente gustare un piatto di pasta asciutta senza tanti sensi di colpa. “Sì, perché non è la pasta in sé che fa ingrassare, ma ciò con cui è condita – ribadisce il dottor Sorrentino – senza trascurare le quantità, che devono essere bilanciate in base allo stile di vita della persona, più o meno movimentato.”

A propostito di “bilanciamenti”, il nutrizionista ci ricorda che il fabbisogno giornaliero degli elementi nutrititivi indispensabili è ripartito nel seguente modo: Carboidrati 55-60% circa – Proteine 15% circa e Lipidi 25-30%.
Ciò fa comprendere come la pasta non può mancare all’interno di un menu giornaliero, anche perché fa parte di quegli alimenti che danno energia prolungata nel lungo termine, come tutti i carboidrati complessi (pane, riso, prodotti da forno…)

Per dimagrire non si deve digiunare

Associare la pasta a vedure, legumi o sugo di pesce

“Per dimagrire non si deve digiunare – asserisce il dietologo Nicola Sorrentino – la totale rinuncia al cibo potrà
anche essere efficace nel modificare il peso soprattutto nell’immediato; ma non si può pensare di andare avanti con il digiuno per il lungo tempo: non appena si riprende a mangiare, il peso tornerà a salire“.
L’organismo ha bisogno di introdurre buone quantità di cibo, perché in tal modo saziano. E la pasta, una volta
cotta, lo fa al meglio soddisfacendo il palato e la vista, con un limitato apporto energetico.
Come alimento si presta a molteplici ricette che i diversi formati, tradizionali e non, possono ulteriormente arricchire.
Associata ai legumi o a un sugo di pesce è un pasto completo e nutrizionalmente bilanciato.
Cotta insieme alle verdure, è un piatto dietetico e sano.

Secondo il nutrizionista Nicola Sorrentino, si può dimagrire senza soffrire, dunque. Il segreto è non rinunciare a quegli alimenti che piacciono di più, ma condirli con olio extravergine di oliva e sughi leggeri.
“Mangiare la pasta inoltre mette di buonumore perché è digeribile (soprattutto se è al dente), ci dà energia, e contiene il triptofano, un aminoacido che produce serotonina, il neurotrasmettitore ad azione antidepressiva.

Oltre ad avere un potenziale ruolo antidiabetico, i carboidrati complessi (e quindi la pasta) sono indicati anche per chi soffre di pressione alta; l’amido, se abbinato ad alimenti di origine vegetale, apporta un basso introito di sodio.

Non c’è inoltre una preferenza nel mangiare la pasta a cena o a pranzo. Certo, per restare ancora più leggeri l’ideale sarebbe introdurre i carboidrati integrali che,  rispetto a quelli raffinati, contenendo fibre, inducono un maggiore  senso di sazietà. Oltre ad aiutare la motilità intestinale e la  liberazione delle scorie.

Legumi, alimenti cardini della Dieta Sorrentino
Apportano una quantità sufficiente di tutti gli aminoacidi essenziali, e per questo motivo sono fondamentali per la nostra alimentazione.

Proprio per il ricco apporto di proteine questi prodotti sono chiamati la “carne dei poveri”. L’associazione con i cereali
(per esempio pasta, farro, orzo ecc.) offre al nostro organismo un apporto di proteine pari in termini qualitativi a quello di altre fonti animali.
I legumi sono inoltre ricchi di carboidrati complessi e a bassissimo tenore lipidico, e non contengono colesterolo. Tra i pochi lipidi presenti prevalgono inoltre quelli insaturi.
Sono ricchi di fibra, e contengono buone quantità di fosforo, calcio e ferro, anche se non facilmente
assimilabili, e alcune vitamine del gruppo B (B1, B2 e niacina); i legumi freschi contengono discrete percentuali di vitamina C.

La Dieta Sorrentino pone l’accento sull’importanza degli spuntini, che fanno arrivare ai pasti principali meno affamati.

“In particolare, la frutta secca va rivalutata – sostiene il nutrizionista – È una categoria di alimenti a elevata densità energetica, in particolare quella in guscio (noci, mandorle, nocciole e pistacchi). Suggerisco tuttavia un consumo controllato, dato che in 100 g di prodotto sono presenti mediamente 600 kcal.
Eppure questo potrebbe non avere, come controparte, effetti negativi sul peso. Non possiamo infatti non considerare il valore nutrizionale di questa fonte alimentare: la frutta secca in guscio è ricca di proteine (circa il 18-20% del peso).
I lipidi contenunti nella frutta secca sono grassi benefici senza traccia di colesterolo, che svolgono un’azione protettiva sulle malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
Sembra che i grassi della frutta secca (al pari di quelli dell’olio d’oliva), riducano la risposta glicemica modificando l’assorbimento dei carboidrati.
Oltretutto la frutta secca ha un basso indice glicemico, caratteristica che aumenta il senso di sazietà in quanto diminuisce il tempo di svuotamento gastrico: è ottima quindi come spuntino di metà mattina o come merenda per arrivare meno affamati ai pasti principali, ma in dosi moderate a causa del suo ricco contenuto calorico.

Mangiare non è solo nutrirsi per sopravvivere ma anche assaporare uno dei piaceri della vita. In questo senso, il dottor Sorrentino, focalizza l’attenzione sulla “convivialità”. Convivialità intesa come comunicazione, occasione di stare in compagnia e manifestazione di affetto: allora niente sensi di colpa se ogni tanto mangiamo un alimento non dietetico.
Festeggiare con il cibo saltuariamente non rovina la dieta né vanifica il regime alimentare bilanciato, anche perché è più importante assumere le buoni abiutudini alimentari nel tempo, dato che sono quelle che fanno mantenere la linea e il peso forma; e non rinunciare, controllare, limitarsi per poi ingurgitare tutti gli alimenti proibiti tutti in una volta.
Ben vengano i festeggiamenti conviviali – rassicura il dottor Sorrentino – a patto che non siano gustati tutti i  giorni! Quello che si deve modificare è lo stile di vita e l’approccio  metodologico alla giornata“.

Ritrovare la forma in 30 giorni mangiando quasi tutto

La Dieta Sorrentino, basata sui principi di una sana alimentazione, permette di ritrovare la forma in 30 giorni mangiando quasi tutto, senza dover rinunciare né alla pasta né alla pizza, riducendo, senza demonizzarle, le proteine di origine animale.

Un regime alimentare tendenzialmente vegetariano perché prevede come proteine di origine animale solo lo yogurt, il parmigiano sulla pasta e il pesce, settimanalmente le uova. Raramente un panino con prosciutto o bresaola.

La Dieta Sorrentino è su inMondadori.it a prezzo scontato: completano il libro ricette gustose di facile preparazione, tabelle sull’indice glicemico dei cibi, menu e schemi nutrizionalmente sani e completi.

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