Dieta vegana in inverno

Cosa significa essere vegani? La dieta vegana prevede l'eliminazione di tutti i cibi di origine animale. Dunque no a carne e a pesce, ma anche a uova e latticini. Scegliere di diventare vegani è, spesso, il frutto di una decisione etica unita alla motivazione salutistica.

Infatti, è ormai noto che un eccesso di proteine di origine animale (soprattutto se parliamo di carni rosse e lavorate, salumi e formaggi grassi) crea danni alla salute ed è una delle cause di maggior predisposizione a patologie gravi (dalle malattie cardiovascolari sino ai tumori).

Non di rado, però, la dieta vegana è stata posta sotto accusa per eventuali carenze nutrizionali gravi (poche proteine, poco ferro, scarso apporto di vitamine del gruppo B). In realtà, la carenza nutrizionale è possibile soltanto se la dieta vegana è sbilanciata (per esempio, se si mangiano solo frutta e pasta).

Ma questo accade per tutti i tipi di alimentazione. Una dieta vegana equilibrata, varia e studiata a tavolino (magari con l'aiuto di uno specialista in dietologia), non solo non provoca carenze di tipo nutrizionale ma può aiutare a disintossicare a fondo l'organismo e anche a dimagrire.

Dieta vegana in inverno

I menu vegani aiutano a disintossicare l'organismo dopo eccessi e stravizi. Inoltre, sono molto gustosi e salutari. Tra gli effetti collaterali, meno cellulite e meno centimetri sul girovita

 

Seguire un’alimentazione vegana (senza alcuna proteina di origine animale) può essere sia una scelta di tipo etico sia una decisione salutistica. Oppure, entrambe le cose. In ogni caso, una dieta vegana ben impostata (bilanciata ed equilibrata) non causa carenze nutrizionali e aiuta l’organismo a disintossicarsi a fondo, soprattutto in seguito a eccessi di tipo alimentare. Inoltre, i menu veg possono diventare ottimi alleati per perdere peso e liquidi in eccesso. Con conseguenti benefici su silhouette, pelle e livello di energia

Inverno, momento ideale per il detox vegano

Depurati a fondo

La dieta vegana bilanciata, dunque, fa bene alla salute e anche alla linea. Se la seguiamo in inverno, poi, fa ancora meglio. Infatti, soprattutto dopo gli stravizi invernali (eccessi di alcol, zuccheri e grassi animali), i menu veg aiutano non solo a depurare a fondo l’organismo (con grande sollievo per reni, fegato, stomaco e intestino) ma, grazie ai cibi freschi, agli antiossidanti e alle vitamine, contribuiscono anche a rinforzare il nostro sistema immunitario contro gli attacchi di virus e batteri.

Inoltre, la dieta vegana richiede un piccolo sforzo in più in cucina: occuparsi di sé curando l’alimentazione sarà anche un ottimo antidoto contro la tristezza stagionale (depressione, ansia, malumore).

Riscaldati con le zuppe vegane

Un piatto unico amico di salute e linea

Una delle pietanze regine dei menu veg, è il piatto unico. Quest’ultimo è costituito da un tipo (o più d’uno) di cereali (preferibilmente integrali) e da legumi (lenticchie, fagioli, piselli, ceci, fave).

La zuppa ne è un tipico esempio. L’unione di legumi e cereali dà origine ad aminoacidi (proteine) vegetali e nobili, privi di colesterolo (se non si aggiungono grassi “cattivi” al piatto) e ricchi di fibre. Sono proprio le fibre ad aumentare il senso di sazietà, abbassando il livello di grassi cattivi (colesterolo LDL) nel sangue e riducendo anche l‘assorbimento degli zuccheri. In inverno, gustarsi un buon piatto vegano come la zuppa, è ancor più piacevole e aiuta a riscaldare corpo e spirito.

Un tocco salutare in più: aggiungi alla zuppa curcuma, pepe nero e zenzero. Ti depurerai a fondo, consumerai più calorie e terrai lontani virus e stati infiammatori tipici della stagione invernale.

Secondi vegani

Sfiziosi ma sani

Uno dei tipici errori di chi critica la dieta vegana è che “non si possa mangiare niente”. E un ulteriore errore di chi segue questo tipo di alimentazione, è mangiare solo pasta, pane, riso e altri tipi di zuccheri.

In realtà, informandosi e sperimentando in cucina, è possibile gustarsi ben più di una zuppa e di un piatto di pastasciutta se si è vegani.

I secondi piatti, infatti, non mancano. Quali sono? Spezzatini di soia, arrosti di seitan, tofu alla piastra o marinato. Ma anche polpette e burger veg, a base di cereali, verdure e legumi. Questo tipo di burger si rivela persino un’ottima alternativa al fast food per i bambini. Si realizza con facilità, amalgamando i legumi frullati ai cereali e alle verdure, e ha un gusto eccezionale tutto da provare.

Il tocco salutare in più: prova il veg burger di legumi e cereali (ad esempio, lenticchie e bulgur) racchiuso in un panino integrale con maionese veg e ketchup.

Seitan, la carne vegana

Tante proteine verdi

La dieta vegana non è direttamente correlata a un deficit proteico. Anzi, se si imposta un regime alimentare equilibrato con l’aiuto di uno specialista, si conquista una salute di ferro. Tono muscolare compreso.

Ma come si assumono le proteine se si è vegani? Tra le fonti più comuni, oltre ai legumi (sempre uniti ai cereali), troviamo la soia e il seitan. Con la soia si produce il tofu (il “formaggio” vegano), ma non solo. La soia può diventare anche la materia prima ideale per preparare ottimi ragù e spezzatini.

Il seitan, invece, è puro glutine e si cucina alla piastra, arrosto o marinato. Considerati le origini e il suo processo di derivazione, il seitan non può però essere consumato dai celiaci.

Alternative ai latticini

Le bevande vegetali migliori

La dieta vegana non prevede il consumo di latte e latticini. Quindi, non sono contemplati neppure yogurt e dolci realizzati con burro e latte. Ma le alternative vegetali al latte esistono e sono anche gustose. Stiamo parlando delle bevande vegetali: latte di soia, di riso, di kamut, di mandorla, di avena…

Ormai in commercio si trovano tutte le tipologie di latte vegetale (declinate anche in golose versioni al cioccolato, vaniglia o cappuccino). Allo stesso modo, è possibile acquistare yogurt e budini tutti vegetali ma comunque gustosi e appaganti. Dal punto di vista dell’apporto di calcio, molti di questi prodotti sono addizionati del minerale. Ma è possibile fare il pieno di calcio anche attraverso il consumo di vegetali a foglia verde e semi oleosi (soprattutto i semi di chia e di sesamo).

Attenzione: se non si desidera ingrassare e si ha bisogno di tenere sotto controllo gli zuccheri, è importante scegliere le bevande vegetali senza zucchero aggiunto. O, al massimo, optare per le varianti dolcificate con sciroppo d’acero oppure agave (con indice glicemico più basso). Una delle bevande vegetali più caloriche è il latte di mandorla (buonissimo e ricco di magnesio). La soluzione è sceglierlo nella versione “pura”, senza zucchero tra gli ingredienti.

Vitamina C dagli agrumi

Il pieno di arance, mandarini e limoni

Un’altra critica mossa alla dieta vegana è la sua presunta carenza di ferro. Più che gli alimenti consumati, in questo caso, conta però il corretto assorbimento del ferro. E quest’ultimo viene assorbito dall’organismo solo se accompagnato da vitamina C fresca (per esempio, frutta, verdura o succo di limone appena spremuto).

E questa regola vale anche per l’alimentazione onnivora. In inverno è ancora più facile assorbire il ferro da legumi e verdura a foglia verde, grazie agli agrumi di stagione come arance e mandarini. Inoltre, la vitamina C rinforza il sistema immunitario, è antiossidante, migliora la salute della pelle e il microcircolo (vitamina anticellulite), è antirughe, difende dai danni dell‘inquinamento e aiuta persino a perdere peso più velocemente.

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