La dieta di settembre per dimagrire dopo l'estate

La dieta di settembre per dimagrire dopo l’estate

Piccoli pasti, frequenti e privi di condimenti eccessivi. Ecco le semplici regole per ritrovare la linea dopo l'estate

Dopo l’estate ci si può ritrovare con una linea appesantita da qualche strappo alimentare di troppo, alcol e dolci compresi. Al ritorno delle vacanze, lo specchio rivela sicuramente un’immagine in forma, ma spesso ingannevole: l’abbronzatura snellisce e lo sguardo riposato “perdona” qualche etto in più . Tuttavia, chiudere a fatica i soliti jeans può rivelarsi un’amara sorpresa. Con una dieta equilibrata e un aumento dell’attività fisica perdere fino a 2 kg in un mese non è un’impresa impossibile.

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Come ridurre le porzioni

Il cibo non va usato come gratificazione ma non può nemmeno essere usato come punizione. Il sistema più pratico per perdere qualche Kg (fino a 7-8 Kg) è dividere mentalmente il piatto in 4 parti e togliere o lasciare da parte un quarto della porzione totale “immaginata” inizialmente. Si tratta di un suggerimento teorico che nella pratica si traduce nella sana abitudine di alzarsi da tavola con un po’ di appetito, non completamente sazi. Un metodo consigliato anche dalle nostre nonne.

Diete iperproteiche: sì o no?

Se troppo sbilanciato verso l’introito delle proteine, il regime dietetico potrebbe sul lungo periodo affaticare fegato e reni. «Nel breve termine, le diete iperproteiche fanno perdere più peso e più velocemente – spiega il dottor Lucio Lucchin, presidente ADI, Associazione Dietetica e Nutrizione – Non sono pericolose se si è in buona salute, si devono perdere fino a 4 chili e si seguono per un massimo di 4 settimane.

La percentuale di proteine è infatti calcolata su un tetto calorico basso, per facilitare la perdita di peso: il 30% di proteine su un totale di 1400 calorie è un conto, altro discorso se le calorie totali salgono a 2000. Allora, il sovraccarico per reni e fegato rischia di essere

Dieta

Meno carboidrati più fibre

I carboidrati rappresentano il carburante del proprio corpo, e privarsene del tutto non è mai una scelta sana, soprattutto se si ha intenzione di aumentare l’attività fisica in vista del dimagrimento. Al posto dei carboidrati semplici, a pranzo e colazione scegli i “glucidi buoni”, come l’avena, le patate dolci, i fagioli e la quinoa. Saziano senza impennare l’indice glicemico.

Un suggerimento utile per ridurre il peso è tenere sotto controllo l’appetito: ciò è possibile assumendo fibre solubili e insolubili, di cui sono ricchi tutti gli alimenti vegetali, cereali compresi. Entrambe servono per ridurre il peso perché le fibre insolubili facilitano il transito intestinale, eliminando scorie e tossine; quelle solubili invece abbassano la glicemia, responsabile tra l’altro degli attacchi di fame verso i cibi calorici. Le fibre solubili sono quelle che si sciolgono in acqua e contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà; mentre le fibre insolubili arrivano integre all’intestino, favorendone lo svuotamento.

Fonti di fibre solubili

Kiwi, mandarini, mele, pere, pesche, prugne fresche e secche, patate dolci, carote, ceci, fagioli, fave secche, lenticchie, piselli, avena, tutti i cereali integrali e derivati, alghe, aglio, cicoria, porro, cipolla, asparagi e carciofi.

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Fonti di fibre insolubili

Biscotti con crusca, biscotti integrali arricchiti con fibra, farina di frumento integrale, segale, farro, grano saraceno, pane integrale, pasta integrale, piselli, carciofi, cavoli di Bruxelles, funghi, semi di zucca, castagne, datteri, fichi secchi, mandorle, arachidi, noci, mele, pere.

No all’acol per tutto settembre

Per il primo mese di detox dopo le vacanze, bisognerebbe evitare l’alcol, se si vuole rientrare nella propria taglia. Il motivo? C’è una spiegazione scientifica all’astinenza dall’acol a fini dietetici: quando si beve, il metabolismo deve “interrompere” la normale attività di bruciare le calorie dell’ultimo pasto, per occuparsi dell’eliminazione dell’alcol dall’organismo. Ecco perché il suggerimento è quello di stare lontani dall’alcol finché non si è raggiunti la linea ideale.

Donna ragazze frullato estate

Mangiare ogni 3-4 ore

Più si fanno pasti abbondanti, più lo stomaco si amplierà, abituandosi a sentirsi pieno solo dopo un grande introito alimentare. Così, la volta successiva, avrà bisogno di un altro pasto abbondante per dire “stop” al cibo. Un trucchetto per ingannarlo? Riabituarlo a piccoli pasti ravvicinati (ogni 3-4 ore) in modo da educarlo ad avvertire nuovamente il senso di pienezza anche se si è introdotti piccole quantità di cibo. Mangia poco e spesso, proprio come dicevano le nonne.

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