Mestruazioni: ecco come sopravvivere ai disagi del flusso abbondante

Se convivi con un ciclo abbondante non farti prendere dal malumore e non limitare le tue attività quotidiane. Ecco cosa fare per affrontarlo al meglio

Mestruazioni: cosa fare se hai il flusso abbondante

Il problema del flusso mestruale abbondante interessa ben una donna su cinque. Può essere molto comune durante la pubertà o negli anni che precedono la menopausa, ma interessa anche le donne in piena età fertile.

Si tratta di un disturbo il cui sintomo principale è proprio un flusso abbondante e prolungato. Le cause di questa alterazione  possono essere di varia natura: possono variare da una condizione di stress, stanchezza o cambiamenti nello stile di vita a disturbi ormonali o altro ancora.  Una visita dal tuo ginecologo di fiducia ti aiuterà sicuramente ad individuare la causa  ed eventuali cure, così come potrebbe non essere necessario nessun trattamento affinchè il ciclo si regolarizzi da sè.

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Un ciclo si definisce abbondante quando:

  • il flusso dura più di 7 giorni 
  • quando ci sono coaguli
  • quando il consumo di tamponi e assorbenti è eccessivo

In genere si tratta di una situazione che incide sulla qualità della vita di ogni giorno.  Ecco come sopravvivere ai disagi provocati dal ciclo abbondante.

Sii libera di vestirti come vuoi

Non è necessario usare per forza i pannoloni della nonna e mettersi in tuta. Puoi usare dei tamponi interni formato “maxi” che però dovrai cambiare molto spesso. Cambiali sempre con le mani pulite (se non puoi lavarti le mani tieni sempre in borsa delle salviettine rinfrescanti). Non usare mai gli assorbenti interni di notte. In questo modo puoi metterti vestiti aderenti senza problemi.

Un’altra soluzione – per chi si trova bene a usarla – è la coppetta: non tutti lo sanno ma le coppette mestruali (che pure possono essere di diverse misure), raccolgono mediamente più sangue rispetto a un semplice assorbente.

Mangia alimenti appropriati

Le emoraggie causano una perdita di ferro che va reintegrato con una dieta appropriata. Carne rossa, pesce azzurro (acciughe, sarde, aguglie, sgombro), uova, frutta secca, soia, ortaggi verdi e legumi (fagioli, ceci, fave, piselli) sono l’ideale da portare in tavola. Contro i crampi addominali, invece, sono efficaci i latticini (latte, formaggi, yogurt) e gli alimenti che contengono magnesio (come le banane e la crusca).

Idrata il tuo corpo

Il flusso intenso può provocare spossatezza e cali di pressione. Se poi si suda molto (sotto al sole, in palestra, correndo) può anche capitare di svenire. Per prevenire la pressione sotto i tacchi, bisogna bere almeno due litri d’acqua al giorno e bevande zuccherate.

Fai sport e movimento

Al contrario di quello che dicevano le nostre nonne, fare sport durante il ciclo non fa male. Semmai, in caso di perdite molto abbondanti, evitare le ore più calde e riduci l’intensità dello sforzo, perchè le mestruazioni mettono già a dura prova il tuo corpo. Cerca di ascoltarti e comportati di conseguenza: se è vero che il movimento ti fa bene, se ti senti davvero spossata non ha senso esaurire tutte le energie in palestra. Ricorda poi che dopo l’attività fisica è necessario reintegrare i liquidi persi con la sudorazione con acqua o bevande zuccherate.

Non limitare le tue abitudini sessuali

Altra leggenda da sfatare: niente sesso con il ciclo. Invece, non c’è nessuna controindicazione. Se c’è una buona complicità con il partner, nulla vieta di fare l’amore durante il ciclo in modo soddisfacente, anche se il flusso è abbondante.

Ciclo abbondante: quando preoccuparsi

Se i flussi sono particolarmente abbondanti (superiori agli 80 ml) dal disagio si passa alla patologia: quando cioè le perdite eccessive provocano anemia e astenia (sensazione di affaticamento e debolezza). Tra i disagi più frequenti, capita di macchiare le lenzuola, vestiti e sedie e si deve cambiare l’assorbente ogni due ore. In questi casi, è meglio rivolgersi al ginecologo che saprà consigliarvi la terapia giusta.

in collaborazione con il Buonarroti medical centre e con il SEGI (Società italiana endoscopia e ginecologia)

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