Gastrite in menopausa

Durante la menopausa cessano le funzioni legate alla fertilità. È un fenomeno naturale, inevitabile, che porta con sé soprattutto i rischi cardiovascolari e legati all'osteoporosi.

Ma non solo.

Oltre alle classiche vampate di calore, sbalzi umorali e secchezza vaginale, molte donne lamentano un aumento (o una comparsa) di disturbi legati all’apparato digerente e, in particolare, di gastriti.

Come cercare di alleviarli e diminuire i fastidi a essi connessi in modo naturale e non invasivo? Scoprilo nelle prossime pagine.

Gastrite in menopausa

La gastrite è un disturbo abbastanza comune che può accentuarsi con l'arrivo della menopausa. Scopri come alleviarlo, sia attraverso cure dolci che con la giusta alimentazione

La menopausa non è certo un periodo facile per noi donne, sia dal punto di vista psicologico che fisiologico.

In questa delicata fase si modifica l’equilibrio tra la ghiandola ipofisi, contenuta nel cervello, e le ovaie, cosi che la quantità di ormoni estrogeni e progestinici circolanti si riduce a livelli molto bassi; in tal modo non solo la fertilità cessa, ma compaiono tutta una serie di disturbi quali vampate di calore, sbalzi umorali, tachicardia, sudorazione eccessiva e, in alcuni casi, anche disturbi gastrici.

Le gastriti si manifestano con forti dolori allo stomaco, senso di inappetenza, a volte anche nausea e crampi e si possono combattere con un’alimentazione attenta, che bandisca gli alimenti che rallentano la digestione o quelli particolarmente acidi, che elimini del tutto superalcolici e caffeina, e che introduca cibi semplici, poco elaborati e ricchi di antiossidanti, con particolare riferimento a polifenoli e flavonoidi.

Ci si può poi aiutare con infusi di salvia, melissa e anche lo zenzero fresco può essere un ottimo toccasana, soprattutto quando il dolore allo stomaco è accompagnato da nausea.

Un ultimo consiglio: siccome anche lo stress può essere causa di patologie legate all’apparato digestivo, è fondamentale ridurlo al minimo e imparare a gestirlo attraverso, ad esempio, metodi di rilassamento o meditazione.

Cause e sintomatologia

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, ovvero la parete interna dello stomaco a contatto coi cibi. Le cause all’origine di questo disturbo sono diverse e anche le variazioni ormonali tipiche della menopausa possono essere tra queste.

Nel periodo della menopausa si modifica il delicato equilibrio tra la ghiandola ipofisi, contenuta nel cervello, e le ovaie, cosi che la quantità di ormoni estrogeni e progestinici circolanti si riduce a livelli molto bassi. Un certo numero di donne non avverte il benché minimo fastidio e anzi, molte sono sollevate dal suo arrivo, considerando il ciclo mestruale una “seccatura”.

Ma la stragrande maggioranza avverte sensazioni come vampate di calore improvviso, sudorazioni, tachicardia, e disturbi legati all’apparato digerente come meteorismo, reflusso e gastriti, che si manifestano con dolori e bruciori di stomaco, nausea, gonfiore, diminuzione dell’appetito e, a volte, anche vomito.

Da notare inoltre che in diversi studi è stata evidenziata anche un’associazione tra la terapia ormonale sostitutiva e il reflusso gastro-esofageo nelle donne in menopausa.

I rimedi naturali

Tra i rimedi naturali più efficaci vi è sicuramente la salvia, ricca in tannini ad azione eupeptica (in grado di favorire la digestione) e tonificante per lo stomaco. Inoltre ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia del tubo digerente.

Una tisana alla salvia è un toccasana in caso di digestione lenta e difficile, specie se accompagnata a rigurgiti e gonfiore intestinale. La salvia è disponibile in forma di foglie essiccate, bustine di tè, compresse, estratto liquido e spray.

Anche l‘infuso di melissa è ottimo per alleviare i fastidi causati dalla gastrite. Puoi acquistare le tisane alla melissa pronte in erboristeria e berne una tazza subito dopo pranzo, per agevolare il processo digestivo.

Se la gastrite è accompagnata anche da senso di nausea allora prova con lo zenzero: masticarne un pezzetto fresco prima dei pasti, infatti, aiuta a prevenire la gastrite, stimola la digestione e protegge lo stomaco dalle infiammazioni.

Cosa portare in tavola

Essendo un disturbo la cui genesi è fortemente influenzata dallo stile di vita, la gastrite anche in menopausa, può essere calmata o del tutto risolta applicando alcune variazioni nelle abitudini alimentari.

L’alimentazione dovrà basarsi su cibi leggeri e a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri e freschi), evitando di consumare nello stesso pasto fonti proteiche differenti, come uova e carne o legumi o formaggi.

Da prediligere, poi i piatti semplici, poco elaborati privilegiando la bollitura, la saltatura con olio extra vergine di oliva o la cottura alla griglia. Non provocando un aumento dell’acidità gastrica, sono consigliabili anche tutte le verdure fibrose (fagiolini, sedano, lattuga, cavolo, ortiche eccetera).

Ottimi gli alimenti contenenti flavonoidi, come mele, sedano e mirtilli perché possono inibire la crescita di Helicobacter pylori, e quelli ricchi di antiossidanti, come ciliegie e ortaggi.

Per quanto riguarda le bevande meglio i succhi di frutta non acidi, il latte in poca quantità e scremato e lo yogurt da bere, oltre che, ovviamente, tanta acqua.

Cosa limitare

In caso di gastrite la mucosa dello stomaco si trova in uno stato irritato o infiammato perciò è molto importante evitare i cibi che potrebbero causare ulteriori stress.

Una norma generale è di non fare pasti eccessivi e di suddividerli durante la giornata: questo aiuta a mantenere l’acidità gastrica entro limiti ottimali.

Nella fase acuta della gastrite devi poi evitare – o ridurre al minimo – tutti gli alimenti ad alto tenore di grassi che potrebbero aumentare la secrezione di acido da parte dello stomaco (carni rosse, pesci grassi o conservati e formaggi grassi), i condimenti particolarmente speziati contenenti per esempio pepe, aglio e peperoncino, la frutta acidula come limoni, mandarini, arance e i cibi che producono gas come broccoli, cavolo, cipolle, fagioli secchi e piselli.

Cosa eliminare

Devono essere bandite tutte le bevande che possono irritare la mucosa dello stomaco o che possono aumentare la produzione di acido gastrico. Tra queste sicuramente i primi imputati sono gli alcolici e in particolare i superalcolici, che vanno del tutto eliminati dalla dieta.

Stesso discorso vale per il caffè, anche quello decaffeinato, e per tutte le bibite contenenti caffeina.

È consigliabile bere regolarmente acqua durante l’arco della giornata, specie nei casi più gravi in cui sono presenti vomito e diarrea (con relativo problema di disidratazione), ma mai troppo fredda.

Occhio allo stress

Per quanto riguarda l’apparato digerente, anche lo stress ha le sue “colpe”, in quanto aumenta la produzione di acidi gastrici e rallenta la digestione.

Siccome per la maggior parte delle persone, una certa dose di stress è inevitabile, il segreto è imparare a limitarlo e a gestirlo.

Come? Il compito risulta sicuramente più facile se segui una dieta equilibrata, se dormi a sufficienza, se fai esercizio fisico regolare e se riesci a trovare dei modi sani per rilassarti (lettura, hobby, meditazione, yoga…).

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