Non tutti conoscono la distinzione fra influenza e sindromi simil influenzali - esordisce il dottor Renato Raimo, farmacista esperto in omeopatia a Pisa

INFLUENZA

È una malattia sistemica acuta, con prevalenti sintomi respiratori, dovuta all’infezione da parte di un virus, che si trasmette per via aerea e con una trasmissione rapida e frequente.

Il contagio è molto veloce, perché avviene attraverso minuscole goccioline di saliva cariche di virus influenzali, che ogni anno cambiano la loro struttura antigenica capsulare, provocando così nuove infezioni.

Influenza KO con i rimedi dolci dell’omeopatia

  • 11 12 2012

Dalla prevenzione alla comparsa dei primi sintomi: cosa fare contro l'influenza. I suggerimenti del farmacista, esperto in omeopatia

SINDROMI SIMIL INFLUENZALI
“Si trasmettono esattamente con la stessa modalità dell’influenza: la differenza è che sono provocate da virus diversi (adenovirus, paramixovirus, rinovirus, coronavirus) presenti tutto l’anno, con un picco di frequenza tra settembre e marzo. – spiega il dottor Renato Raimo –

Il  nome “simil-influenzali” definisce in modo chiaro il senso di queste  sindromi: presentano sintomi simili a quelli dell’influenza, ma sono in  genere meno intensi, si distinguono per una durata più breve e si manifestano in modo più graduale rispetto all’influenza.

La febbre è meno frequente e per lo più sotto i 38 gradi, mentre nell’influenza è solitamente elevata, a rapida insorgenza e accompagnata da brividi.”

Come prevenire l’influenza e le sindromi simili influenzali

Sia in caso di influenza che di sindromi simil-influenzali, fondamentale è la fase della prevenzione, cominciando a mettere in pratica alcune regole di igiene: lavarsi spesso e bene le mani, seguire un’alimentazione sana in cui non manchino frutta di stagione e frutta secca, ricca di sostanze dal potere antiossidante, ripararsi bene dalle prime temperature basse e assumere spesso bevande calde.

Prevenire i mali di stagione con l'omeopatia

Sin dalla fase di prevenzione possono essere d’aiuto i medicinali omeopatici, in particolare Oscillococcinum, la cui assunzione è consigliabile da settembre a marzo, periodo di maggiore esposizione ai virus.  “Molto importante” – sottolinea il dott. Raimo – “è fare attenzione alla posologia: quella corretta in fase preventiva prevede una dose di Oscillococcinum a settimana. La somministrazione è molto semplice: basta versare e sciogliere l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua”.

Inoltre, a partire da ottobre, un altro ottimo supporto naturale è il macerato glicerico di Rosa canina: 15 gocce al giorno diluite in un po’ d’acqua per 3 settimane al mese permettono di aumentare ulteriormente la protezione dall’influenza e dai virus para influenzali.

Se invece i primi sintomi, come malessere diffuso, dolori articolari e muscolari, testa pesante, fastidio alla luce, sensazione di freddo, brividi, sensazione di bruciore faringeo, astenia sono già comparsi, come è possibile intervenire con i medicinali omeopatici?

“Anche in questo caso” – evidenzia il dott. Raimo – “si può assumere Oscillococcinum: se preso tempestivamente, contribuisce a impedire la progressione della malattia verso la sintomatologia conclamata. L’importante è assumere una dose il prima possibile, rinnovando la somministrazione fino a tre volte al giorno, ogni 6 ore.
Un consiglio: ai primi sintomi, Oscillococcinum andrebbe assunto non solo dalla persona malata, ma anche dai suoi familiari, perché il contagio potrebbe essere già avvenuto. Lo stesso medicinale sarà generalmente utile anche in fase di sintomatologia influenzale conclamata: in quest’ultimo caso, occorre una dose due volte al giorno, mattina e sera, per un periodo di 2-3 giorni. Preso in questa fase, Oscillococcinum può aiutare a ridurre l’incidenza di ricadute”.

Nel bambino, la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringo-tracheite e a febbre.

In caso di febbre superiore a 38°, a esordio improvviso, per i bambini come per gli adulti è consigliabile assumere 5 granuli ogni 2 ore di Belladonna 9 CH, mentre in caso di febbre inferiore a 38°, che appare progressivamente, è preferibile somministrare 5 granuli ogni 6-8 ore di Ferrum phosphoricum 9 CH. Qualora la febbre fosse di media entità e associata a problemi gastro-intestinali è preferibile Arsenicum album 15 CH, 1 dose il prima possibile, da ripetere se necessario dopo alcune ore.

E dopo?

Nell’arco di tre – cinque giorni, i sintomi dell’influenza e delle sindromi influenzali solitamente scompaiono, ma durante la convalescenza, può persistere una sensazione di stanchezza e astenia. In questo caso, utili in chiave omeopatica Phosphoricum acidum 15 CH e Kalium phosphoricum 30 CH, 5 granuli di ognuno mattina e sera.  

“In generale, e questo non vale solo per i medicinali omeopatici da assumere in caso di virus influenzali” precisa il dott. Renato Raimo “è importante evitare di bere e mangiare almeno 5 minuti prima o nei successivi 15 minuti all’assunzione del medicinale omeopatico, in quanto questo viene assorbito attraverso la mucosa orale”.

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