Insolazione, colpo di calore, esaurimento da calore... Quanta confusione su questi termini! Ciò che li accomuna è che possono insorgere se ci si espone troppo alle alte temperature.I dubbi più comuni chiariti dai medici del  Pronto Soccorso, i quali ci spiegano cosa fare per un primo tempestivo intervento

Insolazione e colpo di calore: come riconoscerli e cosa fare

I medici del Pronto Soccorso ci spiegano i disturbi a cui si può andare incontro se ci si espone troppo alle alte temperature

Alte temperature: cosa potrebbe subire il corpo

Stare per molto tempo in un ambiente surriscaldato può indurre il corpo in un innalzamento della temperatura interna sopra i 40°C. È il rischio che si corre se ci si espone a lungo ad eccessive fonti di calore oppure se si sosta sotto il sole, senza rinfrescarsi o fare qualche pausa all’ombra.

Normalmente la temperatura corporea viene mantenuta costante entro i 37°C grazie a processi fisiologici che contribuiscono ad abbassarla quando supera i livelli normali. Quando la temperatura climatica si impenna, il corpo disperde calore attraverso la sudorazione e l’evaporazione dell’acqua. Tuttavia, a volte la capacità di dispersione del calore da parte del corpo può non essere sufficiente a combattere il caldo.
Ecco che si va incontro ai problemi di ipertermia, cioè da esposizione alle alte temperature, i quali si distinguono in:

– Crampi da calore
– Esaurimento da calore
– Colpo di calore
– Colpo di sole

I crampi da calore

Definizione
Sono spasmi muscolari dolorosi che si verificano durante o in seguito a un’intensa attività fisica svolta in un ambiente particolarmente caldo o non dotato di aria condizionata o ancora umido e poco ventilato. Si tratta della più comune e benigna delle sindromi da ipetermia ambientale.

Insorgono quando non si reintegrano i liquidi persi con i sali minerali, ma solo con acqua ‘semplice’ o non addizionata di sodio e potassio (i sali appunto persi con la sudorazione).

Come si manifestano
Attraverso contrazioni dolorose della muscolatura scheletrica, ad esordio improvviso, localizzate nei muscoli maggiormente affaticati, specialmente al livello dei polpacci, delle cosce e delle spalle.

Cosa fare in caso di crampi da calore
Bere una grossa quantità di acqua in cui è stato disciolto un cucchiaino di sale da cucina. Aggiungere 3 o 4 cucchiai di zucchero e 2 limoni spremuti per fornire il necessario rifornimento energetico e rendere più gradevole la bevanda.

In caso di crampi ripetuti o di mancato miglioramento, rivolgersi al medico.

Esaurimento da calore

Definizione

È una sindrome caratterizzata da:
– profonda stanchezza
– vertigini
– nausea
– cefalea
pressione bassa
– innalzamento della temperatura corporea (può raggiungere i 40°C)
– nei casi più gravi perdita di coscienza, anche di breve durata.

Da cosa dipende

Da un’eccessiva vasodilatazione, dovuta alle alte temperature, unita alla disidratazione e alla carenza di sali minerali. L’esaurimento da calore può avvenire alla fine di un esercizio fisico con collasso e breve perdita di coscienza.

Non appena si trasferisce il paziente in un luogo fresco e ventilato riacquista coscienza in tempi brevi.

Cosa fare in caso di esaurimento da calore

La prima azione che si può fare per soccorrere una persona che è in stato di esaurimento da calore, è trasferirla in un ambiente fresco e all’ombra.
– Distenderla in posizione supina a pancia in su con gli arti inferiori sollevati a 35-40 gradi.
– Reintegrare i liquidi persi attraverso una soluzione composta da acqua, sale da cucina, zucchero e limone (la stessa da somministrare alla persona affetta da crampi di calore).

In casi più gravi, rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso, dove verrà effettuata la terapia idonea e verranno fatti eventualmente alcuni esami diagnostici.

Colpo di sole o insolazione

Si verifica a causa di un’azione diretta dei raggi solari sulla testa, quando il capo e la nuca sono esposti per molto tempo al sole. Se non si provvede a ripararsi dal sole, recandosi all’ombra, appena si comincia ad avvertire malessere, si va incontro ai seguenti disturbi: cefalea, nausea e vomito.

Cosa fare in caso di insolazione
– Allontanare il paziente dalla sorgente di calore e trasportarlo in un luogo fresco e ventilato.

– Applicare una borsa di ghiaccio sul capo.

– Somministrare bevande reidratanti di sali minerali.

In casi gravi, rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso.

Colpo di calore

È una grave sindrome, dovuta all’esposizione ad un’elevata temperatura ambientale, eccessivamente umida e per niente ventilata. Si manifesta quando l’organismo perde la capacità di compensare l’aumento della temperatura corporea attraverso i normali meccanismi di dispersione del calore (sudorazione e evaporazione).
Si tratta di un’emergenza medica che richiede immediatamente l’intervento medico e del Pronto Soccorso.

Come riconoscerlo

– Il primo segnale preoccupante è la riduzione o scomparsa della sudorazione.
– La cute diventa calda e asciutta, di colore rosso scuro e violaceo.
– Subito dopo compaiono cefalea, nausea, vomito, vertigini e agitazione psicomotoria.
– La temperatura diventa molto calda.
– Successivamente compare uno stato confusionale.

Colpo di calore: emergenza medica

Cosa fare prima di rivolgersi al Pronto Soccorso
Si segnala innanzitutto che solo un riconoscimento precoce ed un tempestivo soccorso può migliorare il quadro clinico.
Per non peggiorare il quadro, in attesa del soccorso medico, la prima cosa da fare è cercare di raffreddare il paziente, cercando di abbassare la temperatura corporea.
In seguito:
– Trasportarlo in luogo fresco e ventilato
Togliergli i vestiti che possono indurre ulteriore calore
Bagnarlo con irrigazione di acqua fresca per qualche minuto.

Rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso.

(Fonti: M.G. Balzanelli, Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso)

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