Lettera numero 1:
«Mi chiamo Wilma, ho 36 anni, e da quando mi sono appassionata a Ruzzle, mi attacco allo smartphone fino a tardi e non dormo più. Il gusto di sfidare degli sconosciuti mi mette addosso tanta di quella adrenalina che non riesco a smettere».
Lettera numero 2:
«Ma è mai possibile che io e mio marito passiamo più tempo online che a ridere tra di noi?» scrive Katia. «La sera chattiamo su Facebook anziché fare l’amore. Così la mattina siamo sempre molto stanchi, nervosi».
Lettera numero 3:
«Se prima di andare a letto non controllo la posta sul tablet e gli ultimi tweet degli amici, sto male» racconta Silvia. «Il risultato è che al risveglio sono distrutta e ho le occhiaie, perché tra una cosa e l’altra va a finire che tiro le tre di notte».
L’autore:
Giampaolo Perna
PSICHIATRA. È direttore scientifico del Centro europeo per i disturbi d’ansia ed emotivi di Milano. I suoi amori? Nietzsche, la mamma (giapponese) e il pollo al curry.