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Le virtù salutari del kamut

  • 17 04 2013

Ricco di preziosi nutrienti per la salute dell'organismo, il kamut contrasta (anche) il rischio cardiovascolare. La scoperta è tutta italiana, merito di uno studio dell'Università di Firenze

Consumare regolarmente prodotti a base di kamut è una buona abitudine salutare. Secondo le ultime ricerche questo prezioso cereale (il cui nome originario è khorasan) può contrastare i fattori di rischio cardiovascolare. Con effetti a breve termine. È sufficiente un mese di assunzione abituale di kamut per vedere ridotto il rischio di ammalarsi di patologie a carico del sistema cardiaco. L’azione del cereale è quella di combattere i processi di ossidazione e infiammazione dei tessuti dell’organismo. A tale conclusione è giunto un recente studio condotto presso il centro interdipartimentale di ricerca sul cibo e la nutrizione presso l’Università di Firenze.

Coltivato nell’antico Egitto sin dal III millennio a.C., il grano khorasan o kamut vanta innumerevoli effetti benefici sulla salute. Lo studio dell’Università di Firenze, condotto da ricercatori italiani, ha analizzato gli effetti dei prodotti a base di kamut sul rischio cardiovascolare.
Alla ricerca hanno partecipato 222 soggetti sani ai quali sono stati somministrati casualmente prodotti a base di kamut oppure di farina integrale per un periodo di 8 settimane.

Dopo aver cambiato le abitudini alimentari dei partecipanti allo studio, i ricercatori hanno potuto osservare che il consumo di kamut determinava un miglioramento di alcuni fattori di rischio cardiovascolare, quali:

– la riduzione livello di colesterolo totale (riduzione media: -8.46 mg/dl; -4%),
– la diminuzione delle lipoproteine a bassa densità (-9.82 mg/dl; -7.8%), cioè quelle che determinano la quantità di colesterolo cattivo  
– l’abbassamento della glicemia.
Anche lo stato ossidativo dell’organismo risultava migliorato nei partecipanti cibatisi di kamut rispetto a quelli destinati alle altre farine.

L’alimentazione a base di kamut determinava, infine, anche in un aumento dei livelli di magnesio e potassio e una riduzione dei livelli di citochine pro-infiammatorie circolanti, responsabili dello stato infiammatorio dell’organismo.

Finora del kamut si era appurata la sua alta digeribilità e il suo maggior contenuto proteico rispetto ai grani comuni, pari al 20-40% più.

Ricco di acidi grassi mono e polinsaturi, il kamut è un alimento prezioso che assicura molta energia all’organismo. È indicato infatti per la dieta degli sportivi (e non solo).
Degno di nota è il contenuto di minerali, soprattutto di magnesio, zinco e selenio. Quest’ultimo è talmente elevato che 2 o 3 porzioni al giorno di un alimento a base di kamut possono fornire il 100% della razione giornaliera raccomandata di selenio, ovvero un oligoelemento necessario per il metabolismo cellulare.
La sua azione riduce la formazione di radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo delle cellule.
Rispetto agli altri grani, il kamut contiene il 30% in più di vitamina E, potente antiossidante.
Poiché contiene glutine non può essere assunto dai celiaci.

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