Il linguaggio segreto dei sintomi

Le emozioni, i pensieri, gli stati d’animo possono farti ammalare. Non nella mente ma nel corpo che, misteriosamente, ha un collegamento diretto con la psiche. dice lo psicoterapeuta Marco Pacori, autore di Il linguaggio segreto dei sintomi (Sperling & Kupfer) da pochi giorni in libreria. . Naturalmente tutti i disturbi vanno affrontati e curati dal medico. Ma capire se sono scatenati da un problema psicologico può aiutarti a non ricascarci e a guarire prima e meglio. Per individuare la causa di fondo prova a seguire questa strategia in 4 step.
Per prima cosa cerca di risalire al momento in cui il problema è nato e ripensa ai mesi precedenti. Hai avuto traumi o stress particolari? Poi torna al presente e chiediti se ci sono persone, ambienti o situazioni che peggiorano il tuo disturbo. Nel frattempo prendi nota dei sogni e sottolinea quelli in cui compare il sintomo o qualcosa di simile. Infine abituati a scrivere i tuoi pensieri e le sensazioni, e leggile prima di dedicarti a un’attività rilassante. Favorisce l’elaborazione dell’inconscio.

Il corpo parla: il linguaggio dei sintomi

  • 19 04 2016

Gli esami del sangue “sballati”, una cistite che non passa e perfino il raffreddore da fieno. Molti problemi di salute possono essere scatenati da conflitti interiori. Lo sostiene un nuovo saggio che suggerisce una maniera diversa di curarsi

Un mal di schiena che non passa? Può dipendere da un esagerato senso del dovere. E l’ipertensione? Da un’ansia costante che mantiene in tensione i vasi sanguigni; se è causata dall’ambiente di lavoro può invece rovinarti lo stomaco e causare il reflusso. Dove il medico non ha trovato una causa organica, e i disturbi si cronicizzano, può esserci un problema psicologico. Perché corpo e mente comunicano tra loro molto più di quanto puoi immaginare. Lo dice il libro appena uscito per Sperling & Kupfer Il linguaggio segreto dei sintomi dove lo psicoterapeuta Marco Pacori passa in rassegna i diversi sintomi e i loro legami con l’inconscio.

La cistite per esempio, è un modo per “marcare il territorio” di fronte a un marito soffocante, le caviglie fragili denotano instabilità affettiva. E persino l’impennata di grassi nel sangue ha la sua brava psicospiegazione: il colesterolo si alza perché il fegato ha fatto il pieno di rancori e frustrazioni. Se sei stitica, poi, trattieni ricordi angosciosi, traumi che possono essere all’origine anche della perdita di capelli. Quanto alla rinite allergica, i pollini non spiegano tutto. Può esserci anche un’inibizione degli istinti. Insomma non c’è parte del corpo o disturbo che non rifletta in qualche modo i nostri conflitti interiori, in base alla legge della psicosomatica per cui quando non sappiamo esprimere le nostre emozioni, la parola va al corpo.

Hai il colesterolo alto

Hai il colesterolo alto
Se sei sempre tesa e nervosa il tuo fegato soffre. sottolinea lo psicoterapeuta Marco Pacori. Approfitta della bella stagione per fare lunghe passeggiate nel verde: secondo la medicina cinese tradizionale questa tinta è particolarmente rilassante e benefica proprio per il fegato.

Ti torna sempre la cistite

Ti torna sempre la cistite
Secondo la ginecologia psicosomatica una cistite ricorrente può rivelare che ti senti “invasa nel tuo territorio”. dice la ginecologa Stefania Piloni. Secondo le ricerche almeno la metà dei disturbi pelvici (soprattutto le vaginiti e la sindrome premestruale) ha una componente psicosomatica, e nasce da nodi irrisolti della femminilità o conflitti affettivi. Se  i sintomi non passano dopo due o tre trattamenti farmacologici significa che la causa va cercata altrove.

Hai le caviglie fragili

Hai le caviglie fragili
Ti capita di prendere spesso delle storte? Secondo Jean-Pierre Barral, osteopata autore di Comprendere i messaggi delle nostre articolazioni (Edizioni Il punto d’incontro, 13, 90 euro), la facilità alle distorsioni può essere segno di instabilità psicologica o affettiva, o di un rapporto difficile con la realtà: piedi e caviglie, infatti, sono un po’ come le nostre radici. Se vivi troppo nella mente le perdi. In generale, sostiene Barral la nostra struttura ha i suoi punti deboli, su cui si ripercuotono i traumi, l’usura e le conseguenze di posture sbagliate. Ma siamo noi, con i nostri atteggiamenti inconsci e le emozioni, a spianare la strada a questi eventi. Succede perché il corpo ha una sua memoria, e conserva traccia degli stati d’animo.

Perdi i capelli

Perdi i capelli
Ai cambi di stagione perdere più capelli del solito è quasi normale. Succede per le variazioni climatiche che comportano uno stress per l’organismo: l’equilibrio ormonale si altera e i capelli, molto sensibili a queste fluttuazioni, ne risentono subito. dice Marco Pacori. .

Ti viene il raffreddore da fieno

Ti viene il raffreddore da fieno
Dietro un problema di rinite allergica non c’è solo l’allergia ai pollini. Secondo alcuni studi certe caratteristiche psicologiche possono aggravare il disturbo. Forse sei una persona inibita, che dipende troppo dal giudizio degli altri. spiega Pacori. Per alleviare una crisi aiutati con le visualizzazioni. Chiudi gli occhi e rilassati, mentre immagini delle bollicine di acqua che danzano davanti al tuo naso, entrano, ti rinfrescano dal bruciore e ripuliscono, assieme alle tossine, tutti i pensieri negativi.

Sei ipertesa

Sei ipertesa
La pressione del sangue è il barometro delle emozioni, per questo non sempre un innalzamento ha origini organiche. dice Barbara Mantellini, <è perché vivi sempre “sulla corda”: l’ansia di tenere tutto sotto controllo mantiene in tensione le pareti dei vasi sanguigni. Una massima elevata, invece, è indice di personalità colleriche: il sangue va subito alla testa>. Yoga e tecniche di rilassamento ti aiutano a staccare dallo stress. Concediti dei piccoli spazi in cui lasciar respirare il tuo spirito. Chiudi gli occhi e crea il tuo mondo immaginario con le cose che ti danno pace: un bel giardino, il mare, un ricordo d’infanzia. Ogni volta che ti senti in tensione rifugiati in questo piccolo paradiso. Pochi minuti al giorno bastano per farti stare meglio.

Soffri di reflusso gastroesofageo

Soffri di reflusso gastroesofageo
La malattia da reflusso, per cui i succhi gastrici risalgono nell’esofago è aumentata di quattro volte in vent’anni. In Italia ne soffrono in prevalenza le donne. Sotto accusa lo stile di vita, i pasti frettolosi e lo stress che spingono la produzione di acido cloridrico dai normali 1-2 ml fino a 50. Uno studio coreano ha dimostrato l’associazione tra ansia e reflusso gastroesofageo. dice Marco Pacori. Un valido rimedio omeopatico per il reflusso e i disturbi digestivi in generale è Nux vomica 5CH. Prendine, con il consiglio del medico, 3 granuli prima di ogni pasto per almeno un mese.

Ti è venuta l’ernia del disco

Ti è venuta l’ernia del disco
Se ti senti attaccata e sotto pressione il riflesso inconscio ti porta a contrarre i muscoli della schiena, la parte del corpo che ha il ruolo di difenderci. spiega Barbara Mantellini. Per alleviare un attacco di mal di schiena a costo zero sperimenta i benefici del respiro profondo. Sdraiati con le gambe piegate e appoggia i palmi delle mani all’altezza del basso ventre. Fai quattro respiri profondi mentre senti l’aria che arriva all’addome e lo gonfia e sgonfia dolcemente. Fai lo stesso ai lati del petto, poi metti i palmi sopra le clavicole e respira di nuovo quattro volte. Ripeti tutto di seguito, ascoltando il respiro che percorre tutto il tuo corpo come un’onda rilassante.

Sei stitica

Sei stitica
Ormai ribattezzato “secondo cervello” l’intestino è uno degli organi più vulnerabili e sensibili. Spiega Marco Pacori: . Per far la pace con la pancia c’è il massaggio giapponese ampuku, una tecnica che viene dallo shiatsu e significa prenditi cura del tuo ventre. Fai questo massaggio al mattino appena sveglia, usando dell’olio di mandorle dolci intiepidito che avrai versato nell’ombelico e fatto fuoriuscire un po’ alla volta. Immagina che sulla tua pancia sia descritto un orologio. Inizia alle ore 12 all’altezza dello stomaco ed esplora tutte le aree con delle pressioni delicate. Prosegui verso sinistra fino a completare il giro.

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