Come difendersi dalla meteoropatia

Cielo grigio, pioggia, nuvoloni…per molti tutto ciò è più di un semplice fastidio, soprattutto se il maltempo si manifesta proprio in estate. La 'bella' stagione con la pioggia, per alcune, è un qualcosa di più che un semplice fastidio.

Infatti, la meteoropatia è un vero e proprio disturbo psicofisico, di cui soffrono soprattutto le donne. A confermarlo è anche lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano e autore del libro 'Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva’: angoscia e depressione sono spesso strettamente correlate al meteo e le reazioni ai cambiamenti climatici sono assolutamente soggettive ma, anche, gestibili efficacemente ricorrendo a comportamenti emotivamente intelligenti.

Cucchi ci spiega anche quali sono le strategie giuste per superare lo stress da maltempo, riaprendo un varco di speranza tra i meteoropatici in preda alla disperazione.

Maltempo e depressione? Ritrova il sorriso!

Pioggia e maltempo possono interferire con il tono dell'umore, ma con alcuni accorgimenti si può riconquistare presto la serenità. Anche senza sole...

 

Depresse se piove? Colpa degli ormoni e dell'umidità

Ipotensione anche se non fa caldo

La pressione bassa, in estate, è spesso correlata al caldo e all’afa, così come l’ansia e l’insonnia viaggiano a braccetto di temperature hot e giornate prolungate. Ma anche la pioggia e il fresco possono metterci KO. E non si tratta di una reazione prettamente psicologica al grigiume o alla mancanza di luce, tantomeno di un semplice ‘capriccio’.

La meteoropatia ha radici biologiche ovvero l’esposizione dell’organismo (e degli ormoni) a climi e temperature differenti, porta a reazioni e stati fisici diversi. In taluni casi, le conseguenze di un meteo non gradito all’organismo, sono cefalee, insonnia, depressioni lievi, irritabilità, ipotensione.

Nello specifico, sembra proprio che a contribuire in modo massiccio all’aumento dell’ansia, secondo lo psichiatra Cucchi, siano gli sbalzi di temperatura. Mentre a provocare depressione e umore cupo sono, invece, le giornate brevi e buie dell’autunno-inverno nonché i giorni estivi in cui il cielo si oscura e piove ininterrottamente.

Svegliarsi presto e non cedere alla pigrizia

Piove ma non aggrapparti al piumone

Tra i consigli dello psichiatra, per superare il malumore dovuto a pioggia e cielo plumbeo, spicca la sveglia presto o, comunque, all’ora in cui siamo soliti destarci.

E se è il weekend a essere piovoso e deprimente, meglio anticipare ancora la sveglia. La tentazione a restare sotto le coperte e a poltrire tutto il giorno, è molto forte quando fuori non c’è il sole.

Ma, in presenza di meteoropatia, questa sensazione non va assecondata perché sarebbe controproducente. Meglio svegliarsi di buon mattino ed essere attive, l’umore piano piano inizierà a salire.

Un buon risveglio, una doccia-benessere e un’ottima prima colazione sono, infatti, l’incipit migliore per iniziare a “sfidare” il maltempo.

Fai sport sempre, anche se piove

Una corsa sotto la pioggia? Perché no!

Quando il tempo è brutto, le energie tendono ad affievolirsi e la voglia di fare sport difetta, soprattutto se si è abituate ad allenarsi all’aperto.

Ma anche per chi va in palestra, il discorso non cambia: letto e divano sembrano essere un richiamo irresistibile, con la convinzione (errata) che oziare tutto il giorno ci porti a recuperare le energie.

Invece, è proprio il moto che innesca nuove energie e libera anche le famose endorfine, sostanze prodotte dal nostro cervello e necessarie al mantenimento del buonumore e al controllo dell’ansia.

Dunque via libera alla palestra e alla piscina, ma non solo. Anche se piove, infatti è possibile uscire a correre o a camminare munite di equipaggiamento adeguato come k-way e calzature adatte. Certamente questo discorso non è valido se fuori a farla da padroni sono fulmini e tuoni, ma il buonsenso saprà guidarvi verso la scelta giusta.

L’importante è fare il primo passo e spezzare la pigrizia, una volta in movimento non vi fermerà più nessuno.

Idratarsi senza bisogno di aver sete

Acqua come se…piovesse

Secondo lo psichiatra Michele Cucchi, un altro step fondamentale per non cedere allo stress da maltempo, è un’idratazione efficace e costante.

Solitamente, in estate beviamo di più perché, sudando, viene naturale attaccarsi alla bottiglietta dell’acqua o sorseggiare un succo di frutta. Sappiamo bene, però, che non è indicato aspettare lo stimolo della sete per bere.

Infatti, una volta che sentiamo la bocca secca e l’arsura in gola, siamo già in fase di disidratazione. E la disidratazione ha, tra le varie conseguenze, anche la facilità alla depressione e all‘ansia, nonché la difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti repentini di clima.

Dunque, anche se fuori piove, è necessario bere molto proprio come quando si è in spiaggia sotto il sole. Naturalmente lacqua è la bevanda migliore, bevuta bene e spesso. Seguono spremute e centrifugati di frutta o verdura.

Ma, se il clima non è caldo, sono perfette anche le tisane e i tè tiepidi: sarà un’occasione per unire all’idratazione anche la cura di linea e benessere.

Trova il tuo clima ideale

Ascoltando il corpo e i cambiamenti d’umore, puoi ritrovare la serenità

Vi sono persone che soffrono moltissimo il buio invernale e la pioggia. Altre, al contrario, cadono in depressione proprio in estate quando, paradossalmente, le giornate sono piene di luce.

Caldo e afa, infatti, portano alcune tipologie di individui a grande insofferenza e tale insofferenza può generare comportamenti aggressivi e irritabilità, oltre che depressione.

Cucchi ci ricorda come sia proprio l’estate la stagione deputata ad atti tragici quali il suicidio ed è sufficiente approcciarsi alle cronache quotidiane per rendersi conto di come, con il caldo, sembra aumentino i casi di violenza e intolleranza.

Per ritrovare l’equilibrio psicofisico, e conservarlo, è fondamentale imparare ad ascoltarsi e a riconoscere ogni segnale inviato dal nostro organismo: in questo modo sarà semplice scoprire il clima e i luoghi a noi più affini ma, soprattutto, sarà risolutivo imparare a gestire bene e con furbizia anche le situazioni climatiche che creano scompensi psicofisici e malumore.

Riproduzione riservata