Ma a volte la protezione delle mamme verso i figli diventa iper-protezione, ostacolando la crescita psicologica dei figli, che possono diventare poco autonomi, ben oltre l‘infanzia.
“L’iperprotettività delle madri è un modello educativo di impostazione mediterraneo-latina – spiega l’esperto . Negli ultimi anni però è diventata un modo ossessivo di controllare la loro “angoscia di vivere” (e farcela) nel gestire gestire casa, coppia, figli e lavoro. In questo le donne si sentono sole soprattutto come madri, e paradossalmente amplificano la loro funzione protettiva.
Dal punto di vista psicologico, questa iperprotettività sembra concretizzarsi in una grande illusione reciproca. I figli hanno assorbito inconsciamente il messaggio di potere-dovere dipendere dalle madri vita natural durante. E le madri dal loro canto si illudono inconsciamente di poter controllare perennemente i propri figli – prosegue l’esperto”.
Tutto ciò non giova all’autonomia psicologica dei figli. Si può verificare infatti quella che in psichiatria si chiama la sindrome del nido pieno, che oggi sostituisce la vecchia sindrome del nido vuoto (quando i figli uscivano di casa troppo precocemente).