Dai lo sprint al metabolismo

Quando si è a dieta ferrea e non si perde un grammo, l'umore scende in picchiata e una delle prime reazioni è l'abbandono dei buoni propositi con abbuffata annessa. In realtà, non sempre per dimagrire la soluzione giusta è mangiare molto meno: conta di più come e ogni quanto si mangia.

Infatti, sia la qualità degli alimenti sia il numero dei pasti effettuati in una giornata, giocano un ruolo chiave per il consumo calorico. Allo stesso modo, non va mai trascurata l'importanza dell'attività fisica: non occorre che ci si sfianchi di corse e sessioni in palestra ogni giorno, anche in questo caso contano molto il modo in ci si muove e la costanza con cui si fa sport.

Metabolismo lento: come accelerarlo

Mangi poco e non perdi un etto? Probabilmente il metabolismo si è inceppato, scopri come risvegliarlo dal torpore

 

Cinque pasti al giorno

Attenzione ai digiuni

Saltare la colazione o il pranzo non è una buona idea se si vuol perdere peso. I digiuni, infatti, rallentano il metabolismo e diminuiscono la probabilità che si dimagrisca. Soprattutto eliminare la colazione, è una pessima scelta: Il primo pasto della giornata, infatti, è fondamentale per attivare il meccanismo metabolico dopo il lungo riposo notturno.

Inoltre, se il metabolismo dà segni di inceppamento, è bene mangiare poco ma spesso. I nutrizionisti, di norma, consigliano di consumare cinque pasti al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. In questo modo, non si arriva mai eccessivamente affamate al pasto successivo (scongiurando abbuffate) e si mantiene in costante attività il metabolismo (è come fargli fare continuamente fitness).

Quando suona la sveglia, allenati

Allenati al mattino presto e a circuito

Non può esserci metabolismo attivo se non ci si muove. Questo perché i muscoli consumano molto di più della massa grassa, anche quando siamo a riposo e quindi anche mentre dormiamo. Infatti, anche se il peso sulla bilancia resta uguale, quando si perde massa grassa e si costruisce massa magra, gli abiti entrano meglio e si ha la sensazione concreta di aver perso centimetri di “ciccia”.

Non è necessario distruggersi di fatica, con interminabili sessioni in palestra e non è neppure obbligatorio iscriversi a un centro fitness. Ciò che più conta è muoversi con costanza e farlo bene. Su quest’ultimo punto, è importante soffermarsi: l’ideale è allenarsi al mattino a digiuno (la colazione slitterà al post allenamento), variando sia ritmo sia tipo di attività.

Non vi è, infatti, nulla di più deleterio per il metabolismo dell’abitudine: i muscoli devono variare modo di muoversi e il cuore deve “provare” differenti frequenze. L’ideale per attivare il metabolismo è, quindi, l’allenamento a circuito: esercizi di tonificazione e funzionali, alternati a fasi cardio.

Bevi di più

Attiva la termogenesi

I nutrizionisti concordano: per perdere peso e attivare il metabolismo, è importante bere spesso. L‘acqua infatti, una volta ingerita, aumenta la termogenesi, ovvero la capacità dell’organismo di produrre calore e, quindi, di consumare di più.

L’effetto non dura molto, quindi è fondamentale che si beva spesso e anche quando non si è ancora avvertito lo stimolo della sete (regola fondamentale anche contro il pericolo di disidratazione per bambini e anziani).

Fino a poco tempo fa, la regola erano i canonici 8 bicchieri di acqua al giorno: le nuove linee guida, invece, parlano di 1 ml di acqua ogni caloria ingerita. Dunque, se si consumano 1.500 calorie al giorno è necessario bere almeno 1 litro e mezzo di acqua, dilazionata nell’arco della giornata.

Amico zenzero

Ispirati all’ayurveda

Se il metabolismo sembra addormentato, è importante saperlo svegliare anche con gli alimenti giusti. Esistono, infatti, alcuni “supercibi” in grado si attivare la capacità dell’organismo di bruciare calorie e grassi. Uno di questi è, senza dubbio, lo zenzero.

Questa radice, dal sapore piccante e simile al limone, attiva la termogenesi ovvero aiuta a produrre calore. Inoltre, lo zenzero è un eccezionale antiossidante, è digestivo, anti-nausea ed è, infine, un rimedio strepitoso contro mal di gola e sintomi da raffreddamento.

Come consumarlo? A fettine e puro come aperitivo, per i palati più “strong”, in versione decotto (almeno tre tazze al giorno, di cui una al mattino a digiuno) o aggiunto alle pietanze.

Caffè verde e cioccolato

Acido clorogenico e antiossidanti

Il caffé è in sé una bevanda controversa: “fa male o bene alla salute” è l’eterno dilemma. Tre tazzine di caffé al giorno, se non vi sono controindicazioni particolari (ipertensione, insonnia, ansia, gastrite, gravidanza…) sono un aiuto per attivare il processo di dimagrimento.

Meglio ancora se il caffé il questione è verde: questa varietà di caffè è caratterizzata dal fatto che la caffeina sia legata all‘acido clorogenico. Quest’ultimo è una sostanza chiave nell’attivazione del metabolismo e, in più, la sua azione nel caffè verde viene coadiuvata dai benefici dei polifenoli (antiossidanti).

Sono sempre gli antiossidanti, insieme alla teobromina del cacao, a rendere anche il cioccolato (extra-fondente all’80%) un altro (goloso) alleato per contrastare il metabolismo lento.

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