controlla i tuoi nei

Pensiamo a proteggerci con la crema solare solo nei primi tre giorni di vacanza, poi ce ne scordiamo. Oppure la scegliamo con un fattore basso, perché altrimenti non ci abbronziamo. Sono errori che fanno molte di noi, più o meno sei su dieci. Ma dobbiamo stare più attente. Perché il sole, se preso malamente, aumenta il rischio di melanoma, un tumore della pelle che può essere scambiato per un neo.

«I raggi solari possono danneggiare il Dna delle cellule e, nell’arco di 20-30 anni, portare allo sviluppo di questa forma tumorale» spiega Marcello Monti, direttore della dermatologia dell’ Istituto clinico Humanitas di Milano. «Il dato vale per tutti, compreso chi ha la pelle scura. Gli ultimi studi, infatti, hanno provato che in quattro casi su dieci la malattia può comparire indipendentemente dalla carnagione».

Impara a tenere sotto controllo i tuoi nei

Quelli sospetti si riconoscono facilmente perché hanno caratteristiche ben precise. Qui ti spieghiamo come individuarli e tenerli d'occhio

 

IMPARA A FARE IL CHECK DELLE MACCHIEDiventa skin checker. E fai tu il controllo dei nei ai tuoi cari

IMPARA A FARE IL CHECK DELLE MACCHIE

Diventa skin checker. E fai tu il controllo dei nei ai tuoi cari. Cerca il neo ugly duckling, come dicono i dermatologi inglesi, cioè diverso dagli altri. Se lo trovi, guardalo bene con una lente di ingrandimento, applicando la regola dell’ABCDE. Ha queste caratteristiche? Serve un controllo.

A = ASIMMETRIA  Un neo che non ha una forma rotonda o ovale, con contorni e colore non omogenei.

B = BORDI IRREGOLARI frastagliati, simili a un’isola fotografata dall’alto.

C = COLORE  È nero intenso oppure variegato dal marrone al nero al grigio.

D = DIAMETRO Superiore ai 6 mm.

E = EVOLUZIONE  Il neo cambia velocemente dimensione, forma, spessore, colore.

Diventa il tutor dei tuoi nei

Al momento non è ancora chiaro se, nel caso del melanoma, abbia un ruolo lo stile di vita. In ogni caso, seguire un’alimentazione ricca di frutta e di verdura, fare attività sportiva almeno 30 minuti al giorno e non fumare, sono comportamenti che aiutano le cellule del sistema immunitario a svolgere meglio le loro funzioni. Sono invece più che certe le caratteristiche che assume un neo quando si trasforma in melanoma. E per fortuna. Perché così è possibile scoprirlo presto, con la guarigione garantita nella quasi totalità dei casi.

Ma come ci possiamo organizzare quest’estate? Qui sotto trovi le indicazioni per individuare i nei che richiedono un controllo dal dermatologo. Nelle pagine successive, i consigli del professore Marcello Monti per scegliere come proteggerti al meglio quest’estate.

Le creme solari con il filtro fisico sono più efficaci: vero o falso?

VERO

I solari non hanno tutti lo stesso filtro, che può essere di due tipi diversi: chimico o fisico. Il secondo protegge di più perché contiene ossidi di minerali presenti in natura che non lasciano passare i raggi Uv. «In farmacia è disponibile anche un mix di questi minerali in polvere» dice il professore Marcello Monti. «Lo prescriviamo in particolare a chi ha una pelle molto chiara e con una spiccata tendenza agli eritemi».

La applichi sul corpo come se fosse una cipria, circa mezz’ora prima di andare in spiaggia. E, come nel caso delle creme protettive classiche, devi ripetere l’applicazione ogni due ore circa e dopo i bagni. Unico difetto: la polvere è di colore chiaro e si vede sulla pelle. In alternativa puoi scegliere un solare con i filtri fisici. Tieni presente però che è meno efficace perché gli ossidi di minerale tendono ad agglomerarsi nel prodotto. Il consiglio, quindi, è di agitarlo sempre bene».

Con i prodotti immunostimolanti vai sul sicuro: vero o falso?

FALSO

Le creme di questo tipo contengono sostanze che avrebbero la capacità di sollecitare le cellule del sistema immunitario, rendendole così più agguerrite contro l’azione dei raggi Uv. In realtà non è proprio così.

«Non esistono cosmetici che abbiano un simile effetto» dice l’esperto. «Altrimenti sarebbero farmaci. Proteggono la pelle dai raggi Uv, ma esattamente come tutti gli altri solari».

I tessuti anti-Uv sono uno scudo dai raggi: vero o falso?

VERO

L’abbigliamento che protegge dal sole è sempre più diffuso: trovi dalla maglietta ai pantaloni al cappello. Prima dell’acquisto, però, guarda con attenzione l’etichetta: deve riportare l’immagine di un sole giallo e il fattore di protezione.

«Sono tessuti tecnologici che contengono nelle fibre principi attivi estratti da sostanze quali l’ossido di zinco o il biossido di titanio, che proteggono la pelle dai raggi» chiarisce l’esperto. «L’effetto è reale e dimostrato da molti studi scientifici, tant’è che questi abiti vengono raccomandati anche dalle principali società dermatologiche internazionali». Un consiglio? Preferisci questi indumenti se vai in barca, perché stai molte ore esposta all’azione dei raggi. E sulla terraferma usa un pareo: l’effetto barriera è comunque garantito.

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